Perché i mercati reagiscono male al piano Geithner?
11/02/2009
I mercati continuano a reagire male al piano Geithner. Il piano di stabilizzazione del sistema bancario da 2.000 miliardi di dollari, illustrato ieri dal Segretario al Tesoro americano,
Tim Geithner, non è d'altra parte piaciuto agli investitori, che hanno lamentato l’assenza di dettagli operativi sull’implementazione del piano.
"Questo ha delineato in modo generale il quadro degli interventi previsti, ma non ha fornito le informazioni che gli investitori si attendevano anche per le aspettative create dal Presidente Obama un paio di giorni prima", sottolinea Luca Comi, responsabile dell'ufficio studi di Centrosim.
"Il piano di acquisto di titoli tossici dovrebbe fare ricorso a fondi privati, in aggiunta a capitali pubblici, ma non è stato specificato ancora attraverso quali canali verranno reperite le risorse e quali criteri verranno seguiti nella valutazione di tali distressed asset", prosegue l'analisi dell'esperto.
L'adozione di criteri "generosi" andrebbe a carico dei contribuenti; la scelta di misure rigorose e severe non risolverebbe i problemi del capital deficit delle banche, mantenendo un clima di sfiducia presso gli investitori. "Inoltre il progetto di ristrutturazione dei mutui immobiliari delle famiglie non è stato illustrato in modo puntuale, rimandando di alcune settimane la comunicazione dei dettagli", conclude Luca Comi.
Quindi, anche se la nuova amministrazione Usa si sta muovendo nella giusta direzione, "i mercati avranno bisogno di vedere passi più concreti prima di tornare a credere in un cambiamento", sottolinea anche Marco Annunziata, chief economist di
Unicredit Mib.
"Credo che la delusione dei mercati sia eccessiva", ha affermato, spiegando che "riflette attese pretenziose" che si erano create attorno al piano "piuttosto che una debolezza della strategia. L'analisi generale di Geithner sulla gravità della situazione è stata realistica, la strategia è solida, la determinazione del Governo ispira fiducia e l'impegno alla trasparenza e il sostegno diretto alle famiglie e alle imprese dovrebbero garantire il supporto pubblico e politico".
Il punto è che "l'immediata reazione del mercato ha paradossalmente confermato" proprio ciò che Geithner asseriva: gli investitori hanno perso la fiducia e hanno bisogno di misure concrete. "Probabilmente sarebbe stato meglio aspettare che il piano fosse più dettagliato" prima di renderlo noto ma, secondo Annunziata, "politicamente non sarebbe stato fattibile nè saggio".