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16:46 - Nucleare: Uilm, bene Scajola su rilancio, Ansaldo puo' dare contributo



(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 23 mag - Il segretario
della Uilm di Genova Antonio Apa plaude al ministro dello
Sviluppo economico Claudio Scajola per il suo rilancio del
nucleare. "Il nucleare - afferma in una nota - si puo' e si
deve riprendere, costruendo anche una parte delle nostre
capacita' produttive con l'estero". Secondo Apa "e' necessario
avviare un programma nucleare diffondendo informazioni
tecnicamente accreditate in quanto le argomentazioni in
funzione del nucleare civile dovrebbero essere
un'opportunita' per suscitare una reazione popolare positiva
che restituisca alla politica la sua funzione cioe' la
liberta' di scegliere tutte le infrastrutture indispensabili
allo sviluppo del paese". Il numero uno della Uilm del
capoluogo ligure sottolinea poi l'apporto che "potrebbe dare
l'Ansaldo Nucleare, che ha mantenuto un patrimonio
tecnologico di conoscenza andato perduto dopo il referendum
del 1987. Genova, potrebbe dare un notevole contributo al
rilancio del nucleare, anche perche' l'industria italiana sta
cogliendo dei significativi risultati all'estero e puo'
guardare al futuro, se si apre questa prospettiva, con
speranza e ottimismo".
Com-Zam

(RADIOCOR) 23-05-08 16:46:26 (0264)ene 5 NNNN
 
16:57 - Wall Street: allarga perdite, ancora pesanti Gm (-4,8%) e Ford (-4,3%)



-0,98% per il Dow Jones, -1% il Nasdaq

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 23 mag - Wall Street
amplia le perdite dopo il dato sulla vendita di case
esistenti e i nuovi rialzi del greggio. Il Dow Jones arretra
dello 0,98%, il Nasdaq dell'1%, l'S&P-500 dell'1,12%. Gm la
peggiore del Dow Jones: -4,7% dopo aver stimato in 1,8
miliardi di dollari l'impatto pretasse sul II trimestre
dello sciopero di tre mesi del fornitore American Axle and
Manufacturing. Nel comparto male anche Ford (-4,3%).
Pressione sui bancari: -1,93% Citi, -2% Bank of America,
-5,5% Lehman Brothers.
fon

(RADIOCOR) 23-05-08 16:57:26 (0268) 5 NNNN
 
17:01 - Bollore': nuovo no da assemblea Aegis a nomina consiglieri -2-



(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Londra, 23 mag - In occasione
dell'assemblea che si e' tenuta oggi, i soci di Aegis hanno
respinto le due risoluzioni presentate dal gruppo Bollore'
che puntavano alla designazione in qualita' di amministratori
di Philippe Germond e Roger Hatchuel. In una nota Aegis ha
precisato che le due mozioni sono state bocciate dal "91%
dei soci diversi dal gruppo Bollore'". Il gruppo francese
detiene il 29,9% del capitale di Aegis, appena sotto quindi
la soglia (30%) che impone il lancio di un'Opa sul 100% del
capitale. Dal 2006, tuttavia, la direzione di Aegis si
oppone alla richiesta di ottenere due rappresentanti in cda,
sostenendo che si verificherebbe un conflitto d'interessi in
quanto Vincent Bollore' e' anche presidente e primo azionista
del gruppo Havas, uno dei principali concorrenti della
societa' britannica.
Il gruppo francese resta comunque intenzionato a dare
battaglia: in un comunicato diffuso a Parigi sottolinea che
le due mozioni hanno avuto questa volta 40 milioni di voti
in piu' rispetto all'assemblea dello scorso anno, pari al
42,9% dei voti espressi e che basta lo spostamento del 5,6%
dei voti per fare si' che siano adottate. Il gruppo Bollore',
quindi, "in qualita' di azionista di lungo termine di Aegis,
continuera' a proporre nuovi amministratori al consiglio di
amministrazione".
Red-gli-
 
17:05 - Crisi mercati: Masera, in arrivo seconda fase, ci sara' un credit cruch



Qualche tensione anche per le banche italiane

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 23 mag - "La prima fase
della crisi dei mercati e' superata con 500 miliardi di
dollari di perdite; ora si va verso la seconda e sara' un
credit crunch, non so di che dimensioni, ma ci sara'". Rainer
Masera, banchiere di lungo corso, si riferisce al sistema
bancario internazionale ma ritiene che anche per le banche
italiane "ci sara' qualche tensione", con una stretta al
credito in conseguenza della forte domanda di capitali
attesa nella seconda meta' del 2008 e l'anno prossimo.
Masera, intervenendo ad una tavola rotonda organizzata
dall'Abi in occasione della presentazione del rapporto sulle
semestrali, ha aggiunto che c'e' una minaccia di crisi sul
mercato statunitense molto peggiore di quella dei subprime.
La minaccia e' "che entrino in risonanza le abs sulle carte
di credito". Un mercato, ha spiegato Masera, che vale 6,6
milioni di miliardi di dollari e "fa paura perche' e' molto
piu' ampio del mercato dei subprime". Masera, oggi alto
esponente di Lehman Brothers in Italia, ha quindi ribadito
le sue critiche al sistema del credit rating messo sotto
accusa per gli errori di valutazione emersi con la crisi dei
subprime: "non sta piu' in piedi, va rivisto profondamente".
Ggz

(RADIOCOR) 23-05-08 17:05:16 (0270) 5 NNNN
 
Di seguito riportiamo l’intervista sull’indice S&P/Mib e su alcune delle blue chips quotate a Piazza Affari, con domande rivolte all’Analista Nicolas Listorti, socio fondatore e senior strategist di www.totalfinanza.it


Nelle ultime giornate abbiamo assistito al ritorno delle vendite sui mercati azionari, il cui recupero ha subito per ora una battuta d’arresto. Si tratta solo di una pausa prima di una ripresa del cammino rialzista? Quali le attese per l’S&P/Mib che si è riportato nell’area dei 33.000 punti da lei indicata nell’ultimo intervento?
Innanzitutto saluto i tanti lettori con un ben ritrovati, contando e confidando che le curiosità operative indicate nell’ultimo intervento siano state di aiuto per sviluppare la propria strategia d’investimento.
Il mercato oggi è diventato molto difficile da interpretare e vivere in tendenza, siamo nel bel mezzo di un movimento zigzagante, troppo tenero ancora per essere orso, troppo lontano da livelli delle resistenze che contano, per essere un vitellino aspirante a toro. Diamogli allora un altro animale, diverso da quelli usuali, io direi un mercato Panda, sempre della famiglia degli orsi, meno aggressivo, più piccolo e molto più mobile del suo parente stretto, che si muove con molta facilità nelle foreste e nei tronchi che la abitano. In questo caso, i tronchi sono il laterale con top la resistenza più volte indicata a 34500 circa e supporto a 31800/31500 circa.
La cosa che mi preme indicare è che il mercato, in questo momento, è diventato molto più difficile del solito, fatto di giornate al rialzo senza motivi specifici e di altrettanti ribassi anche essi senza molta argomentazione precisa. Questo a mio avviso è normale poiché il terreno nel quale ci si muove, ovvero il ciclo macroeconomico, è diventatomolto vulnerabile e, cosa che non mi trova molto d’accordo, influenzato da politiche economiche e monetarie che tendono a spostare i normali movimenti. D’accordo sugli interventi a salvaguardare il sistema ed a sostegno del sistema stesso, meno sugli interventi ad ogni costo perché, da economista vecchia scuola, sostengo che i cicli possono essere modificati per brevi periodi, ammortizzando gli effetti. Non si può pretendere di modificarli radicalmente con misure che tendano ad alterare gli stessi, pena gli effetti devastanti una volta svaniti gli eccessi e le politiche a sostegno.
Rientro nel cuore della sua domanda e le dico che a mio avviso le attese per il nostro indice sono sempre le stesse, laterale ed ancora laterale con eventuale fuoriuscita, se si verificasse, dalla parte alta del canale, non tanto per meriti propri quanto per effetti di politiche di sostegno non condivisibili nel lungo periodo.

Complici soprattutto gli elevati prezzi del petrolio, tanto in Europa quanto in America è scattato un nuovo allarme sull’inflazione. Quanto potranno pesare questi timori sui mercati azionari e quali impatti potrebbero avere sulla futura politica monetaria della Fed e della BCE?
E direi finalmente è scattato qualche allarme altrimenti, sembrava di vivere in un mondo assolutamente fatto solo da dati molto distanti dalla realtà. Oggi personalmente continuo ad essere sorpreso dai dati cpi soprattutto in USA, l’unica giustificazione che trovo realistica è l’ammortizzatore che si è creato in Cina ed India, dove le aziende USA hanno trovato modo di ottimizzare i costi di produzione con manodopera a basso costo: diversamente oggi il tasso d’inflazione sarebbe diventato fuori controllo.
Altra osservazione: non sono assolutamente d’accordo nel continuare a focalizzarsi ed intraprendere misure in materiadi politica monetaria in funzione del dato core (ovvero l’indice depurato da cibo ed energia). Questo tipo di misurazione fu creato negli anni 70/80 quando la volatilità su dette derrate era molto violenta e le stesse modificavano le loro valutazioni nell’arco di qualche bimestre, inducendo all’epoca le autorità monetarie a prendere decisioni che poi sarebbero state messe in discussione qualche mese dopo. Oggi non è più così, cibo ed energia sono tra gli elementi componenti dei prezzi con meno volatilità in assoluto, in trend rialzista costante da almeno un biennio, trovate volatile questo? Proviamo a vivere senza cibo ed energia?
Come vede, le misure prese in funzione di questo non sono assolutamente concordi alla realtà della dinamica dei prezzi, questo nel medio periodo rischia di diventare esplosivo per le autorità monetarie. Sono d’accordo con la politica della BCE, anche se con notevole sacrificio per l’area di applicazione, molto meno con quella della FED che è concentrata solo sulla sostenibilità del sistema e della liquidità ad ogni costo. Questo porta però ad accumulare pressione su altri fronti che rischiano di diventare fuori controllo, uno su tutti, il deficit Pubblico USA che è a livelli di rapporto deficit-pil davvero allarmante, da mettere sotto osservazione persino il rating sovrano anche se, come credo, questo non accadrà mai per ovvi motivi di conflitto d’interesse.

I petroliferi continuano a guadagnare terreno a Piazza Affari sulla scia dei continui rialzi del prezzo del greggio. Ci sono ancora margini di salita nel breve? Come valuta in particolare l’impostazione di titoli come ENI e Saipem e quali strategie ci può suggerire in merito?
Personale parere, rispondo con due parole, bolla epocale, ritengo il settore, le società e gli investimenti in energia tradizionale nel bel mezzodi una bolla colossale, dalle proporzioni enormi, nella quale, tanti centri di potere trovano modo di fare i propri interessi, fine della mia opinione sull’argomento, a buon intenditore lascio le considerazioni del caso.

Finmeccanica è stata penalizzata dalle vendite dopo l’annuncio dell’acquisizione di Drs, mentre Fiat è riuscita a riportarsi al di sopra dei 15 euro. Quali sono le sue attese su questi due titoli e quali i livelli da seguire ora con attenzione?
Si certo, Finmeccanica è stata fortemente penalizzata perché ritenuto troppo alto il prezzo pagato. Purtroppo il mercato fa i conti nel breve periodo ed il management nel lungo periodo, nella creazione in larga scala di nuovi mercati e sinergie in aree strategiche che oggi rappresentano una solida occasione di sviluppo per la società guidata dal AD Guarguaglini, tra i manager più capaci a mio avviso.
È anche da considerare che l’acquisto avviene si ad un prezzo superiore alla media delle valutazioni del settore però dobbiamo prendere anche in considerazione che queste scelte possono avere delle caratteristiche epocali poiché sfruttano in questo caso una debolezza del dollaro che difficilmente nei prossimi anni si ripeterà. Dal punto di vista strettamente tecnico, è anche probabile un ritorno in area 18/18.5 euro per azione, area questa che ritengo una occasione di acquisto per target di nuovo sopra 20.50 e 22.50 per azione entro la fine dell’anno.

Per quanto riguarda Fiat, a mio avviso continuerà nel suo lungo laterale 15.80 sopra e 13.40 sotto con possibilità di rompere al ribasso il supporto ed affondare alla ricerca del supporto fondamentale in area 12.50/12, da dove ritengo possano ripartire gli acquisti.
Il settore degli editoriali e dei media sta vivendo una fase di perdurante debolezza, in linea con la tendenza già evidenziata nel primo trimestre dell’anno. Ci sono le condizioni per assistere ad un riscatto nelle prossime settimane?
Su quali titoli consiglierebbe in particolare di puntare?
Onestamente questa debolezza non era nelle mie previsioni, credevo il settore uno dei principali beneficiari in caso di rotazione settoriale in funzione della uscita quasi coatta dal settore finanziario ed assicurativo, così non è stato, e credo non cambierà nel breve. Certo che Mediaset e Mondadori, la stessa RCS e VIVENDI Universal nell’ambito continentale, il tutto in funzione di un sovrappeso di tipo tattico-speculativo, possono essere inserite nei portafogli di largo respiro sia temporale che settoriale.
Come sempre, e per concludere, suggerisco di prendere in considerazione il presente commento, frutto delle mie analisi e personale parere, come spunto riflessivo da affiancare alle proprie strategie d’investimento, le quali, devono essere frutto della propria convinzione e dei consigli operativi dei propri strategist e professionisti di fiducia. Grazie dello spazio ed alla prossima occasione.
 
17:17 - Farmaci: inchiesta Aifa, indagato ammette regalie -2-



(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 23 mag - Quello di
Rossi e' solo il primo degli interrogatori degli arrestati
nell'ambito dell'inchiesta in programma oggi alla Procura di
Roma, alla quale i colleghi di Torino hanno inviato per
competenza territoriale gran parte del fascicolo (15 faldoni
riguardanti 23 dei trenta indagati). Il filone romano
dell'inchiesta e' stato affidato al pm Roberto Felici, del
pool "Reati contro la Pubblica amministrazione".
Gli interrogatori, per la conferma degli arresti, si
svolgono alla presenza, oltre che del gip Recchione, anche
del procuratore aggiunto di Torino, Raffaele Guariniello, e
dei sostituti Sara Panelli e Gianfranco Colace, titolari
dell'indagine. Assistito dall'avvocato Alessandro Benedetti,
Rossi, ha ammesso di avere ricevuto in regalo da
rappresentanti di aziende farmaceutiche, in cambio di
informazioni, viaggi e mobili e finestre per la sua nuova
casa per un valore stimato dal suo legale in circa 20mila
euro. Rossi ha tuttavia tenuto a precisare di non avere mai
avuto poteri decisionali in seno all'Emea, la commissione
europea che valuta la possibile nocivita' dei farmaci.
L'avvocato Benedetti ha chiesto per il suo assistito istanza
di scarcerazione o, in subordine, gli arresti domiciliari.
Rossi e' uno dei sette arrestati (tre in carcere e quattro ai
domiciliari), tutti accusati di corruzione, nell'ambito
dell'inchiesta. Gli interrogatori proseguiranno oggi con le
audizioni di Matteo Mantovani (al momento in carcere),
procuratore di una societa' di servizi indagato per uno degli
ipotizzati episodi di corruzione nei confronti di Rossi,
Sante di Renzo, editore e promoter farmaceutico (anche lui
in carcere) e Antonella Bove (funzionario dell'Aifa ai
domiciliari). Si sono invece avvalsi della facolta' di non
rispondere due dipendenti di aziende farmaceutiche, Mario
Umbri e Francesca Fiorenza, entrambi ai domiciliari. La
settima arrestata, Piera Campanella, anche lei dipendente di
un'azienda farmaceutica, e' agli arresti domiciliari a Milano
e domani sara' sentita dagli inquirenti a Torino.
L'inchiesta avviata dalla Procura di Torino riguarda le
procedure (secondo gli inquirenti sono irregolari) con cui
l'Aifa classifica e cataloga i medicinali da immettere sul
mercato.
Dlu-


(RADIOCOR) 23-05-08 17:17:43 (0279) 5 NNNN
 
17:25 - General Motors: sciopero fornitore pesera' per 1,8mld$ su secondo trimestre



Perdita di produzione di casa Usa pari a 230mila unita'

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Detroit, 23 mag - Lo sciopero
di American Axle durato quasi tre mesi pesera' per circa 1,8
miliardi di dollari sull'utile ante imposte del secondo
trimestre di General Motors. Cosi' la casa americana, che ha
previsto di produrre 230mila vetture in meno nel periodo a
causa dello sciopero del fornitore, che gli ha bloccato
l'assemblaggio di Suv e pickup e che dovrebbe riprendere l'
attivita' dalla prossima settimana. Gm prevede "di riuscire
a recuperare solo una parte della produzione persa". La casa
Usa ha concesso 200 milioni ad American Axle per contribuire
ai piani di dimissioni incentivate e prepensionamenti
previsti dalla societa' e porre cosi' fine allo sciopero.
American Axle produce assali, alberi motori e sospensioni e
Gm copre circa l'80% del suo fatturato.
Red-pal

(RADIOCOR) 23-05-08 17:25:58 (0287) 5 NNNN
 
17:41 - Finmeccanica: Tesoro conferma Guarguaglini presidente (RCO)



(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 23 mag - Pier Francesco
Guarguaglini presidente. E' il primo nome della lista che il
ministero dell'Economia presenta per il rinnovo del cda di
Finmeccanica all'assemblea del 5 giugno (6 giugno,
eventualmente, in seconda convocazione).
Zam-y-

(RADIOCOR) 23-05-08 17:41:30 (0299)news,sms 3 NNNN
 
17:31 - RADIOCOR: SELEZIONE NOTIZIE QUOTIDIANE



(aggiornamento alle ore 17,30 di venerdi' 23 mag)
--
(E11) Francia: -0,8% spese per i consumi in aprile, sotto attese
(E11) Bilancia commerciale extra Ue: Istat, ad aprile deficit a 1,782mld
(E11) E15: Pmi servizi maggio sceso a 50,6 punti, manifatturiero a 50,5
(E11) Gb: +0,4% pil primo trimestre, +2,5% su anno
(E11) Pil: Istat, +0,4% nel I trimestre 2008, +0,2% tendenziale

(ECO) Energia:Antitrust verso no impegni societa' su pubblicita' scorrette
(ECO) Pil: I trimestre non illude gli economisti, 2008 crescita zero-FOCUS
(ECO) Pil: Giovannini (Ocse), attesa stagnazione nei prossimi trimestri
(ECO) Fs: Moretti, prima dell'estate la gara per i treni ad alta velocita'

(FIN) Antonveneta: Antonio Fazio rinviato a giudizio al 23 ottobre
(FIN) Generali: Agrusti, su assicurazioni Rbs andiamo avanti
(FIN) Edison: Quadrino, per nucleare si dovrebbe puntare a 10-15mila Mw
(FIN) Eni: Antitrust, si' separazione rete se gestione a societa' europea
(FIN) Crisi mercati: 10 proposte Ue per rafforzare azione Comitati
vigilanza
(FIN) Unicredit: Morgan Stanley al 2,043% del capitale (Consob)
(FIN) Atlantia: Morgan Stanley al 4,456%, poi riduce entro il 2% (Consob)
(FIN) Parmalat: Ubs al 3,3% e Goldman al 2,02%, Fir Tree sotto il 2%
(FIN) Juventus: sonda Cr.Sportivo, Unicredit e B.Popolare per nuovo stadio
(FIN) Bologna calcio: fondo Tag pronto a rilevare l'80%, Tacopina partner

(PUE) Eurozona:rischi per la crescita, ma e' presto per fasciarsi la testa
- LETTERA DA BRUXELLES

(STA) Usa: -1% annuo a 4,89 mln vendita case esistenti aprile

(RADIOCOR) 23-05-08 17:31:16 (0290) NNNN
 
17:54 - Borsa: finale in rosso per il Mibtel, pesa caro-petrolio -2-



(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 23 mag - Le Borse
europee sono state oggetto dei realizzi sin dalle prime
battute, accelerando verso il basso nel pomeriggio, complice
l'andatura di Wall Street, che non ha aiutato. Del resto gli
investitori Usa hanno preferito sposare un atteggiamento
cauto, in vista del ponte di questo week-end. Cosi' anche il
dato Usa sulle vendite di case esistenti e' passato
inosservato, a dispetto del fatto che fosse migliore delle
attese: le vendite di case esistenti sono calate dell'1% ad
aprile, rispetto al mese precedente.
L'elevato prezzo del greggio, che proprio ieri ha segnato
nuovi record, continua a destare preoccupazioni. Cosi' gli
investitori hanno preferito alleggerire i portafogli delle
azioni delle societa' piu' legate al ciclo. Ma non solo.
Sono stati venduti anche i titoli del settore petrolifero,
visto che gli analisti sono convinti che le attuali
quotazioni dell'oro nero siano gonfiate dalla speculazioni e
possano a breve precipitare violentemente.
A Milano sono andate male le Eni (-1,97%) e le Saipem
(-3,47%), insieme al settore petrolifero. Sono inoltre
scivolate ancora le Fiat (-2,1%), in calo da tre sedute
consecutive (da martedi' scorso i titoli sono arretrati
complessivamente dell'8,7%).
Per contro si sono distinte le Fonsai (+1%). Forse grazie
al fatto che non sono state declassate ieri da Merrill
Lynch, che in un report sul settore ha consigliato invece di
vendere Generali (-0,57%), Alleanza (-0,3%) e Mediolanum
(-1,39%). Sono inoltre salite le Atlantia (+0,3%), ancora
nell'attesa dell'approvazione della convenzione tra
Autostrade per L'Italia e Anas: martedi' prossimo ci sara'
il voto in aula sugli emendamenti al decreto
salva-infrazioni. Le Enel (-0,7%), dopo esser state
gettonate in mattinata, hanno ripiegato, mentre il mercato
si interroga sull'impatto sui conti del gruppo di un
eventuale ritorno al nucleare, prospettato ieri sia dal
governo che dalla neo-presidente di Confindustria, Emma
Mercegaglia.
Emi-

(RADIOCOR) 23-05-08 17:54:51 (0311) 5 NNNN
 

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