Il mercato ha buone probabilità di riprendere la via del rialzo...
DI SEGUITO RIPORTIAMO IL NOSTRO INTERVENTO SU TREND-ONLINE DEL 06/06:
Nelle ultime due settimane, salvo qualche sporadico tentativo di rimbalzo, i mercati azionari hanno continuato a perdere posizioni. In particolare l’indice S&P/Mib è scivolato in area 32.500, violata peraltro nella seduta di ieri. A questo punto ritiene che la discesa sia destinata a proseguire nel breve? Come valuta in generale lo scenario di mercato?
Vorrei iniziare a risponderle dall’ultima parte della domanda, come valuto in generale lo scenario di mercato, a mio avviso siamo sempre inseriti nel laterale sfiancante che, in base ai nostri modelli di analisi prospettica esclude l’incursione a ritoccare i minimi già fatti segnare nel primo trimestre dell’anno così come si prospetta un’area al momento inviolabile per il resto dell’anno in area 37.000 circa, in sostanza e per poi entrare nello specifico della prima parte della sua domanda, il mercato sta lavorando ai fianchi dei gestori e degli investitori, con remote possibilità di rivedere i minimi per il resto dell’anno e con più ampie possibilità di risalire, non con poche difficoltà, i livelli di prezzi che comprometterebbero il bear market in atto. I lati di questo laterale sono 31800 in basso e 37000 punti in alto, con pivot centrale a 34500 circa, di conseguenza, le posizioni lunghe con ottica di medio periodo già troverebbero in questa fase una collocazione di tipo strategico con potenziale rischio-rendimento che inizia a diventare interessante. La liquidità ancora nel sistema è tanta però riallocata in maniera molto diversa dal recente passato, con spread interbancari ancora elevati e questo dovrebbe in teoria dare una mano all’azionario poiché permetterebbe ai gestori di essere dinamici, con posizioni in trend secondario e cercando di cogliere il massimo rendimento nel minor rapporto di tempo. In sostanza, chi ha la possibilità di essere attivo trova davanti un mercato ricco di occasioni, molto zigzagante, erratico, con tendenza secondaria al rialzo.
Nelle ultime giornate è ritornata in primo piano la paura per la crisi del credito, mettendo sotto pressione il settore finanziario. Possiamo dire che il peggio sia ormai alle spalle o dobbiamo mettere in conto ancora sorprese negative?
Mi viene una battuta che al peggio non c’è mai fine, salvo la fine stessa, tralasciando questo discorso generale, che il peggio nell’intero settore sia alla spalle credo che sia quasi inevitabile, certo, all’interno dell’intero settore ci sono delle realtà che già vedono la luce ed altre che sono nel mezzo della tempesta e dalla quale difficilmente ne usciranno con tutti i pezzi. Ci sono nel mirino, nomi illustri del sistema, con delle situazioni patrimoniali ancora molto incerte, quindi, se guardiamo l’intero settore possiamo dire che il peggio è alle spalle, se guardiamo all’interno, direi che per tanti ancora il peggio deve arrivare. Ricordiamo che, in passato, mai lo stesso settore che ha trascinato i mercati alla crisi è stato lo stesso a risollevarne le sorti, quindi suggerirei di lasciare per il momento il settore e concentrarsi su altri argomenti molto tralasciati negli ultimi tempi.
Il settore assicurativo continua a vivere una fase di debolezza a Piazza Affari. Ci sono le condizioni per sfruttare il momento attuale per nuovi acquisti? Su quali titoli consiglierebbe in particolare di puntare?
Non sono positivo sul settore, a mio avviso da sottopesare nei portafogli degli investitori. In passato per esempio, un titolo come Generali che era nella nostra focus list, ha disatteso le nostre aspettative ed oggi, a distanza di qualche mese, è per i nostri sistemi sotto attenta osservazione nella lista dei titoli a maggior capitalizzazione da utilizzare in modalità short, preferendo nel settore stesso realtà molto più dinamiche e con minore stress di controllo. La battaglia intestina, non dichiarata al momento, all’interno del gruppo assicurativo di Trieste, comporterà dei notevoli danni alle quotazioni che per noi sono attese, diventando attraenti in quel caso, in area 20.50/21 euro per azione.
Qual è il suo giudizio sul settore delle utilities? Alla luce delle performance registrate di recente ritiene che il comparto possa offrire spunti positivi? Quale strategia in particolare ci può indicare per titoli come Enel, Terna e A2A?
Ecco questo si è un settore che da qui alla fine dell’anno potrebbe prendere la staffetta per cercare di trascinare gli indici fuori dalla forte negatività attuale e riportarli sul piano della neutralità negativa. Nel nostro paniere contiamo di titoli capaci di fare la differenza. Enel a nostro avviso ha le capacità di crescere e diventare un colosso continentale, soffrendo nel breve l’incorporazione di Endesa che però potrebbe dare, anche nel medio periodo, la marcia in più necessaria per essere leader nell’area del Mediterraneo con potenzialità di espansione molto interessanti nel NordAfrica. Il target per Enel è tra 8.20 e 8.45 euro per azione già per la seconda parte dell’anno. Per Terna e A2A le prospettive diventano ancora più interessanti perché sono realtà molto di dimensioni decisamente inferiori e di conseguenza molto più reattive alle diverse fasi di mercato. Per Terna una rottura della resistenza posta in area 2.98/3.02 proietta le quotazioni a ridosso dell’area 3.50/3.65, nel caso di A2A, il quadro tecnico non è così pulito come per Terna, e delimita al momento i prezzi nel range 2.25 e 2.75. Una rottura di quest’ultimo livello riporterebbe i prezzi in area 3.02, possibilità remota al momento. Da monitorare attentamente la tenuta di 2.25 euro.
In caso di ulteriori flessioni del mercato, su quali titoli sarebbe meglio posizionarsi? A quali invece si dovrebbe guardare se l’S&P/Mib dovesse realizzare un recupero nel breve?
Ci sono diverse realtà e di settori diversi, elencherò quelle che per i nostri sistemi di analisi prospettica dimostrano una forza o debolezza relativa con spread superiore al 15% rispetto al paniere di riferimento. In maniera positiva, ovvero con forza relativa superiore, segnaliamo il Titolo TENARIS, che potrebbe sorprendere con quotazioni in forte aumento nei prossimi mesi, MEDIASET dimostra forza al momento, PIRELLI, FINMECCANICA, IMPREGILO e ATLANTIA. In senso contrario, ovvero con debolezza marcata nei confronti del paniere di riferimento, segnaliamo GENERALI, UNICREDITO, ALLENZA, SEAT PAGINE GIALLE. Il resto dei titoli del nostro paniere SPMIB40 non presenta al momento segnali leading, di conseguenza lo stock picking, anche stretto, diventa la parola d’ordine in queste fasi di mercato.
Come sempre, e per concludere, suggerisco di prendere in considerazione il presente commento, frutto delle mie analisi e personale parere, come spunto riflessivo da affiancare alle proprie strategie d’investimento, le quali, devono essere frutto della propria convinzione e dei consigli operativi dei propri strategist e professionisti di fiducia. Grazie dello spazio ed alla prossima occasione.
