IN OGNI ATTIVITA' LA PASSIONE TOGLIE GRAN PARTE DELLA DIFFICOLTA'

Immaginate un disegno di legge il cui primo articolo reciti così:

“Per ‘virus’ si intende un agente patogeno infettivo”.

Oppure così:

“Per ‘mano’ si intende l’estremità dell’arto anteriore di una persona munita di cinque dita”.

O, ancora, così:

“Per ghiaccio si intende l’acqua allo stato solido”.


Vi verrebbe da ridere?

Be’, sappiate che non c’è nulla da ridere.

Il disegno di legge Zan recita infatti:

“Per sesso si intende il sesso biologico o anagrafico”.


Non fa ridere perché quando l’assurdo prende le forme del reale

e il grottesco quelle del diritto positivo,

allora è giunto davvero il momento di interrogarsi.



Perché siamo giunti al punto di aver bisogno di una legge che ci dica cosa è il sesso?

Vale a dire, una delle nozioni più ovvie ed elementari?

Risposta:

perché il sesso deve smetterla di essere un fattore identitario.



E infatti la legge si premura di “confinarlo” etichettandolo con due aggettivi: “biologico” e “anagrafico”.


Quindi, esiste qualcosa di diverso dal sesso che però a quest’ultimo è strettamente imparentato: il “genere”.

Non a caso, il genere viene definito al punto b) dell’articolo 1 come

“qualunque (si badi bene: “qualunque”) manifestazione esteriore di una persona che sia conforme o contrastante con le aspettative sociali connesse al sesso”.



Curioso come – in un’epoca ossessionata dalla verità, dalla scienza e dal fact-checking –
venga licenziata una legge tutta basata sul cangiante, mutevole, soggettivo concetto di “percezione”.


Eppure, il punto d) dell’articolo 1 ci dice proprio questo spiegandoci finalmente cosa sia il genere:

“Per identità di genere si intende l’identificazione percepita e manifestata di sé in relazione al gener
e”.


In pratica, si tratta delle demolizione, per via normativa, della verità “biologica” sul sesso:

d’ora in poi, ci dice il legislatore, sarete maschi o femmine

non in ragione del patrimonio genetico deciso dalla natura e constatato dalla scienza,

ma così, a capocchia, in base a come vi “percepite”.


E ciò in virtù dell’operazione di alchimia semantica di un legislatore il quale ha deciso che c’è il “sesso” e c’è il “genere”.


Una sottigliezza sociologica tradotta in norma.


Quantomeno sorprendente, in un contesto in cui chi non dice la “verità” e non si adegua alla “scienza”

rischia (per ora) la censura e forse (un domani) la galera.



Ma questo sarebbe anche il meno.

Il più, e il peggio, è che il DDL in questione vi ritaglia un piccolo spazio di libertà,

con l’articolo 4, facendo salva la “libera espressione di convincimenti ed espressioni”

(l’articolo 21 della Suprema Carta ringrazia per la menzione d’onore)

“purchè non idonee a determinare il concreto pericolo di atti discriminatori e violenti”.


Capite quanto “concreto” diventa il rischio di finire incriminati con una clausola di salvezza di così perfida e ambigua vaghezza?



Per fortuna siamo un popolo che “ha fiducia nella magistratura”.

Per concludere, da qualsiasi parte lo si guardi
(persino dalla parte di chi conduce sacrosante battaglie contro le discriminazioni omofobiche),
questo testo di legge somiglia un sacco alla filosofia del diritto di Orwell 1984.

Quella dove il Grande Fratello decide che “guerra è pace” e “schiavitù è libertà”.


Un altro passo verso la distruzione dei fattori di identità individuale (dopo quello nazionale e quello religioso).

Un altro passo verso la irreggimentazione in chiave penale del pensiero:
persino di quello concepito e palesato intorno a elementari verità biologiche e naturali.



Il trionfo della società della “emozione” sulla civiltà della “ragione”.

I cattivi maestri del totalitarismo d’antan festeggerebbero a caviale e champagne.


E avrebbero pronto anche un bello slogan:

“Puoi ‘sentirti’ ciò che vuoi, ma devi ‘pensare’ come vogliamo noi”.
 
prima il virus..........ora il razzo...........ma che azzo fa la ue?

Razzo cinese, dove e quando cade: Lazio tra le regioni a rischio. Tutte le notizie
Si attende il rientro incontrollato del lanciatore spaziale cinese‘Lunga marcia 5B’ nelle prossime ore. La caduta libera è prevista per le ore 2.24 di domenica 9 maggio ma l’orario è da considerarsi suscettibile a una variazione di più o meno 6 ore.“

 
Alla fine è abbastanza facile seminare il caos nei mass media guidati dall’esterno e fondamentalmente falsi.

Basta chiamare un esperto che non si omogenea alle parole degli altri intervistati.


Questo è stato il caso del professor Paolo Bellavite, che insegna all’università di Verona
ed è specializzato nel trattamento degli Stati infiammatori.


A La7 ha detto, papale, che se gli italiani hanno paura dei vaccini hanno ragione.


Il fatto è che i dati sugli effetti collaterali completi non sono pari a 40 su 100 mila vaccinazioni,
ma 4000 su 100 mila, quindi del 4%, che non è poco.


Quindi il professore ha fatto vaccinare i genitori anziani, ma sui giovani ha dei dubbi.

Quella che mancherebbe sarebbe una seria e completa valutazione del rapporto costi-benefici.


Piccola Curiosità: il prof. Bellavite non è radiato ed è iscritto, ma, chissà come mai,
guardate che bello scherzetto che fa Google quando cercate il suo nome:



bellavita-radiato.png




Naturalmente a La7 è partito il panico totale.

Basta così poco.
 
Mi dispiace, ma non riesco a fidarmi di Speranza.

Non mi fido delle sue parole, del suo atteggiamento che appare sempre doppio,
della sua capacità di fare gli interessi dello Stato e del Popolo italiano nei confronti della potentissima burocrazia del Ministero della Sanità.


Quando il ministero raggiunge degli accordi con i già opachi giganti del web,
e questi accordi non sono pubblici e trasparenti, non mi piace.

Per raggiungere il loro obiettivo lo Stato, la teorica lotta contro le fake news,
Google e le piattaforme social veicolano dallo scoppio dell’ epidemia solo le notizie gradite, facenti parti di un’unica narrazione possibile.


Proprio la nascita di questo accordo fra Google e ministero potrebbero aver scaturito gli episodi di censura,
anche nei nostri confronti, che si sono registrati nel web in tutti questi mesi.

“Ci tolgono soldi per far figurare solo le loro notizie. E non le altre. Ecco dov’è la censura. È confessata”:

questa la reazione di Fabio Duranti, che ha portato in diretta il patto siglato oltre un anno fa.


Ecco il suo intervento ai microfoni di Francesco Vergovich a “Un giorno speciale”.

“Direttamente dal sito del Ministero della Salute noi scopriamo qualcosa che ci fa cadere dalla sedia. "
Che cosa scrive il ministro Speranza, che era già lui?

Leggiamo:

‘In queste ore non facili è importante la corretta informazione.
Google, con le sue ricerche, e YouTube, con i suoi video, possono far emergere notizie affidabili.
Per questo è utile l’accordo fatto con il Ministero della Salute:
ora le due piattaforme indirizzeranno verso il nostro sito tutti gli utenti che cercheranno notizie sul coronavirus’.


Queste le parole del ministro della Salute, Roberto Speranza.

Quindi Google e Youtube faranno i portatori d’acqua solo per la fonte ministeriale?

E gli altri?

Tutti al diavolo e “Demonetizzati”.
 
Nel 2015, gli scienziati militari cinesi hanno discusso su come armare i coronavirus della SARS,
cinque anni prima che la pandemia COVID-19 emergesse a Wuhan, in Cina
.

Questo emerge da un documento di 263 pagine, scritto da scienziati dell’Esercito popolare di liberazione
e da alti funzionari della sanità pubblica cinese e ottenuto dal Dipartimento di Stato degli Stati Uniti durante la sua indagine sulle origini del COVID-19.


Gli scienziati del PLA notano come un’improvvisa ondata di pazienti che necessitano di ricovero in ospedale
durante un attacco con armi biologiche “potrebbe causare il collasso del sistema medico del nemico”,
secondo The Weekend Australian .

Più o meno quello che è successo, o ha rischiato di succedere, in molti sistemi sanitari occidentali.


Il rapporto suggerisce quindi che i coronavirus della SARS potrebbero annunciare
una “nuova era di armi genetiche” e ha osservato che possono essere
“manipolati artificialmente in un virus affetto da malattie umane emergenti, quindi utilizzati come armi e scatenati in un modo mai visto prima”.


I presidenti dei comitati per gli affari esteri e di intelligence britannici e australiani,
Tom Tugendhat e James Paterson, affermano che il documento
solleva grandi preoccupazioni sulla mancanza di trasparenza della Cina sulle origini del COVID-19.


“A seguito degli sviluppi in altri campi scientifici, ci sono stati importanti progressi nella fornitura di agenti biologici”, afferma.

“Ad esempio, la capacità di congelare i microrganismi ha reso possibile immagazzinare agenti biologici e aerosolizzarli durante gli attacchi”.


Dieci degli autori del rapporto sono scienziati ed esperti di armi affiliati alla Air Force Medical University di Xi’an,
istituzione classificata come “ad alto rischio” per il suo livello di ricerca sulla difesa,
compreso il suo lavoro sulle scienze mediche e psicologiche, secondo quanto scoperto da Australian Strategic Policy Institute’s Defence Universities Tracker


L’Air Force Medical University, conosciuta anche come la Quarta Università di Medicina,
è stata messa sotto il controllo della PLA, le forze armate, durante le riforme del presidente Xi Jinping nel 2017.

Comunque l’istituzione già rispondeva al controllo dello stato maggiore della difesa cinese durante l’epidemia SARS del 2003


“Siamo stati in grado di verificare la sua autenticità come un documento scritto dai ricercatori e scienziati del PLA”,
secondo Robert Potter, uno specialista di digital forensics che ha lavorato per i governi degli Stati Uniti, australiano e canadese
e che ha precedentemente analizzato documenti del governo cinese trapelati , secondo il rapporto.

“Siamo stati in grado d’individuare la sua genesi sull’Internet cinese”.


L’ex segretario di Stato americano Mike Pompeo e il suo capo consigliere per la Cina, Miles Yu,
hanno già fatto riferimento indiretto al documento in un editoriale di febbraio sul Wall Street Journal,
scrivendo che

“Uno studio del 2015 PLA ha trattato l’epidemia di coronavirus della SARS del 2003 come un ‘arma genetica contemporanea ‘lanciato da forze straniere “.


Questa notizia, già di per se molto preoccupante, deve essere affiancata ad altre uscite in questi giorni,
come quella uscita qualche giorno fa ad opera di Nicholas Wade nel Bulletin of the Atomic Scientists,
che richiama la possibilità di origine artificiale del virus

metodi più recenti, chiamati approcci” no-see-um “o” senza soluzione di continuità “,
non lasciano segni distintivi. Nemmeno altri metodi per manipolare virus come il passaggio seriale,
il trasferimento ripetuto di virus da una coltura di cellule a un’altra.
Se un virus è stato manipolato, sia con un metodo senza interruzioni che con un passaggio seriale, non c’è modo di riconoscerlo
“.


La risposta era abbastanza ovvia e fra di noi, alla fine.

Le società High Tech e di controllo dei social hanno cercato di nasconderla in ogni modo,
anche grazie all’aiuto di politici piegati alla lobby di Pechino.


Ora però The Bulletin Of Atomic Scientists ha osato aprire il “vaso di Pandora” del virus Wuhan …
 
Lo zelo eccessivo delle autorità contro la Torteria di Rosanna a Chivasso

rischia di far partire una sorta di piccola, ma non per questo meno aspra,

guerra civile fra la maggioranza della gente che non vuole più la segregazione ed il coprifuoco

ed una parte del potere che sembra piuttosto cieco e sordo, accompagnato da uno zelo che,

in casi come questo, rischia di essere benzina gettata sul fuoco.




La Torteria di Rosanna è stata chiusa e perfino sequestrata
(anche se in questo caso i sequestri hanno una base giuridica per lo meno dubbia)
per “Non aver rispettato le normative covid-19”,
perché ha tentato di stare aperta durante il lockdown più stretto,
come tanti altri in Italia, messi di fronte al bivio fra chiusura o fallimento.

Chi in Italia non solo dà le multe, ma effettua un sequestro, compie peggio di un delitto,
un errore, perché mette forzatamente fuori legge delle persone oneste.

In Italia il motto attribuito a Talleyrant “Sourtout Pas trop de Zèle”
dovrebbe essere scritto a lettere cubitali in ogni ufficio pubblico,
perché i risultati dell’aver ignorato queste semplici parole è la distruzione della base democratica dello Stato.


La sua chiusura ha suscitato un movimento di simpatia
che ha portato ieri in piazza a Chivasso centinaia di persone, come potete vedere dalle seguenti immagini





Le forze dell’ordine sono intervenute elevando 165 multe che, quasi sicuramente,
diventeranno 165 ricorsi prima al Prefetto poi al giudice di pace.

Siamo sicuri che sia questa la strada giusta per creare un rapporto corretto con i cittadini?


Anche Vittorio Sgarbi è intervenuto sulla materia.









Ieri fare 165 multe alle persone in pazza sarà stato legittimo dallo stretto punto di vista,
ma socialmente e politicamente è un disastro.

Si cerca il divorzio, se non lo scontro, fra il popolo e le autorità, come se questo non fosse già maturato a sufficienza.

Mi chiedo se colui che ha mandato carabinieri, vigili e guardia di finanza in piazza
non abbia come finalità proprio quella di alimentare la tensione.


Oppure non è abbastanza acuto da comprendere ciò che faceva
e, ripetendo le parole di Fouché, che di polizia se ne intendeva,

“E’ peggio di un crimine, è un errore”.
 
Leggete cosa scrive un coglione della stampa.

Ignorante. Non è negazionismo.

E' tutela delle libertà sancite nella Costituzione.

Studia ignorante. Studia.


La solidarietà di no mask, no vax e negazionisti del Covid
al locale che organizzava gli aperitivi disobbedienti durante la zona rossa.
Tra di loro anche un consigliere comunale .

Centinaia di persone si sono radunate nel pomeriggio di sabato davanti alla Torteria di Chivasso
per sostenere la battaglia ideologica di Rosanna Spatari,
la titolare da mesi al centro di una lotta con lo Stato per aver organizzato aperitivi disobbedienti quando il Piemonte era in zona rossa.


Una solidarietà iniziata giovedì, dopo che i carabinieri avevano eseguito l’ordinanza di chiusura del locale
firmata dal tribunale di Ivrea a seguito delle continue violazioni delle norme anti Covid
e del mancato rispetto dell’ordinanza del prefetto Claudio Palomba.


I partecipanti all’aperitivo disobbediente provengono un po’ da tutto il Piemonte, ovviamente tutti senza mascherina.

A garantire l’ordine pubblico sono intervenuti i carabinieri della Compagnia di Chivasso,
il reparto mobile della Questura, la guardia di Finanza e la polizia locale.

Nel corso delle ore la folla è andata aumentando in maniera esponenziale.

Al termine della manifestazione le forze dell’ordine hanno elevato 165 multe
per violazione delle norme anti Covid per un totale di 66.000 euro.

Di queste, 140 sono state elevate dai carabinieri di Chivasso,
20 dalla Guardia di Finanza e dalla Polizia locale.
 
Questi i commenti dei poveri derelitti che leggono la stampa........ahahahahahah
radical chic di sinistra. Poverini. Non conosco il significato della parola "libertà".
Lobotomizzati dal potere.

"I cretini non si possono eradicare, ma si possono gestire"

"Adesso il problema sarà incassarle, le multe.....sarebbe meglio come hanno sperimentato in alcuni paesi,
caricarle sulle utenze elettriche....se non paghi quelle, stai al buio....comunque, idranti a gogò, caricati con liquami suini.... "

" Forza con gli idranti.. Una bella. Scarica d'acqua fresca magari si risvegliano..
Ste capre ignoranti. E magari una visita ai conti correnti se insistono a NON pagare le sanzioni "

"Purtroppo gli imbecilli non mancano in Italia"

" Le multe servono a poco. Contro queste persone così ignoranti, l’unica cosa da fare,
così con chi trasgredisce le regole, addebitare qualsiasi spesa medica.
Accesso con carta di credito. Poi vediamo se continuano a disobbedire.
Il loro stupido comportamento danneggia tutti quelli che si attengono scrupolosamente alle regole. "

"Ci sarebbe a questo punto da chiederci perché questa ignoranza diffusa
sia più sensibile agli argomenti dell'estrema destra che a quelli dei progressisti,
che, per ciò che attiene alla pandemia, non richiedono una particolare cultura o livello intellettivo,
ma un ragionamento piuttosto banale. Il fatto è che, più che di bieca ignoranza,
credo si tratti di puro egoismo civile. Invocare "libertà! libertà!" con 300 morti al giorno, mi sembra quanto meno improprio.
P.S. Ma se i muri sono puliti, non significa che il popolo sia muto, ma solo educato."
 
Con questo chiudiamo la triologia su DogECoin, la moneta nata per scherzo
e che, per scherzo, è stata stangata da quello che l’aveva rilanciata al punto da essere definito “Il Papà di DogECoin”.


Musk è andato al Saturday Night Live e l’ha definita, ufficialmente, “A Hustle”,
che non è proprio un buon termine e che, tradotto in italiano, è un termine che significa crescita rapidissima,
ma anche il far apparire qualcosa che non è (“The Hustler” era anche il titolo del famoso film con Paul Newman, tradotto in italiano come “Lo Spaccone”),


ELON MUSK: “DOGECOIN TO THE MOON” #dogecoin #doge #DogecoinToTheMoon pic.twitter.com/KbqUL6lulm
— Andrea Poci (@TheRealPoci) May 9, 2021




Se si voleva far cadere DogECoin, be lo si è fatto in modo veramente spettacolare.

Non ha sicuramente aiutato lo sketch comico legato a Space X ed alla colonizzazione di Marte.



You're a hero, Chad pic.twitter.com/dQ3G4ffk0j
— Saturday Night Live – SNL (@nbcsnl) May 9, 2021







Comunque il risultato è stato un calo di oltre il 25% di DogECoin nell’arco di secondi, caduta poi addolcita al 22%:


doge-09-05.png







Una moneta nata per scherzo viene colpita da uno scherzo.

Mi auguro che nessuno di voi abbia investito, e soprattutto investito molto, negli ultimi giorni.

Il misterioso miliardario con il wallet da 24 miliardi ne ha persi circa cinque nelll’arco di minuti,
ma lui ha anche comprato DOGE quando valeva pochissimo, nel 2019, per cui comunque ci ha guadagnato.


Spero che tutti voi siate stati ugualmente fortunati.
 
In una giornata che sta vedendo i massimi per DogEcoin, prima delle rivelazioni di Elon Musk al Saturday Night Live,
abbiamo una persona che possiede un singolo wallet del valore di…. 24 miliardi di dollari!


Screenshot_20210508-2114552.png




Il wallet è stato aperto il 6 febbraio 2019 con soli 100 DogEcoin
ma il giorno 12 iniziò a ricevere il primo trasferimento corposo di oltre un miliardo di token.

Questo wallet è stato piuttosto movimentato da quel momento, con versamenti molto frequenti e qualche prelievo.


Ora un breve: Questa persona è veramente ricca?

Apparentemente possiede un bene che vale, a prezzi attuali di mercato, 24 miliardi di dollari.

Però, nello stesso tempo, è praticamente impossibile vendere una quantità così grande di token sul mercato senza provocarne la caduta.

Quindi i 24 miliardi sono…. Teorici e possono essere goduti solo in minima parte.

Però è come la storia Mark Twain “La banconota da un milione di sterline”.


Per avere tutto, o molto, non è necessario spenderla, basta possederla.
 

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