IN QUESTO PERIODO HO LE MANI TALMENTE PULITE, CHE SE DO UNO SCHIAFFO A QUALCUNO LO STERILIZZO!

Borghi parte secco con i dati di morte, fisica ed economica, che sono il risultato del governo Conte:


  • 1360 morti per milioni di abitanti, Svezia 1019, Brasile 984 (Bolsonaro ci batte alla stragrande), la Grecia 525;

  • – 10 % di crescita, con una moria di imprese, di artigiani, di ristoratori, l’Euro Area -7%, gli USA di Trump -3%;

Il Recovery Fund ?

Non abbiamo ottenuto nulla e non sarà nulla , come del resto sanno gli economisti.

Sono solo illusioni, niente.


Quando se ne andrà Conte?

Quando avrà distrutto tutto, come fanno gli squatter nelle case occupate,
e magari avrà perfino defecato nella stessa, lasciando una montagna di guano enorme.


Cosa succederà ?

Ci sono 130 miliardi di garanzie ad aziende che falliranno,

ci sono miliardi di credito d’imposta che arriveranno,

ci sono 30 milioni di cartelle esattoriali.


Quando se ne andrà lascerà una distruzione globale.


 
Nel suo lungo viaggio intrapreso da vent'anni a questa parte.....ha trovato la "luce".

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Ora facciamo imbronciare un po’ il senatore a vita Mario Monti.

Secondo quanto riportato da Reuters, Kristalina Georgieva, CEO del Fondo Monetario Internazionale,
dovrebbero spingere maggiormente sul pedale della spesa pubblica
se vogliono rilanciare le proprie economie in questo momento non brillanti.


Queste affermazioni sono state fatte durante il Forum Economico internazionale a Gaidar, in Russia.


La responsabile del FMI non ha voluto sbilanciarsi in previsioni sull crescita, che, evidentemente, non devono essere rosee,
ma ha affermato chiaramente che il FMI desidera un aumento sincronizzato della spesa pubblica per un rilancio dello sviluppo a livello mondiale.


Naturalmente questa inclinazione “Keynesiana” del FMI viene un po’ a stupire,
dopo anni a spingere per politiche di austerità, di riduzione del debito e di contenimento della spesa.

Significa che, alla fine, il lato “Tecnico” del fondo è prevalso su quello “Politico”, dominato dai soliti pessimi economisti nord europei.


Questa anomalia è stata notata perfino dalla stessa Georgieva:

“A partire da marzo ho iniziato a fare una cosa molto strana per il FMI: andavo in giro a dire a tutti “Per favore, spendete di più!!””.

“Comunque in questo momento stiamo sostenendo una politica fiscale e monetaria di carattere accomodante
per proteggere il sistema economico dal collasso, dato che stiamo limitando in modo intenzionale sia la produzione sia il consumo”.


La Georgieva ha elogiato la risposta sincronizzata della Russia alle sfide economiche create dalla pandemia COVID-19,
menzionando sia l’allentamento monetario della banca centrale sia lo stimolo fiscale del ministero delle finanze.


Questo appello è venuto dopo uno molto simile dell’OSCE.

Per l’Europa abbiamo però tre problemi:


  • il fatto che le istituzioni europee appaiano completamente incapaci
  • di superare i vincoli dei vecchi e superati derivanti sia di trattati originali,
  • come ad esempio il divieto di finanziamento diretto da parte della banca centrale,
  • sia dai vari accordi Two Pack, e Six Pack che, anche se temporaneamente sospesi, hanno lasciato un’impronta mentale restrittiva;

  • nonostante la politica monetaria espansiva e l’appoggio della BCE
  • rimane sempre all’orizzonte il tema del ritorno in effetto delle sopraccitate norme.
  • Nessuno ha il coraggio di modificarle, tutti sanno che sono, e saranno, inapplicabili a molti paesi,
  • soprattutto del Sud Europa, Restano però come una sorta di spada di Damocle
  • che impedisce vere e proprie politiche fiscali espansive.
  • Prima o poi torneranno in azione e per certi paesi, Italia in testa, si dovrà scegliere fra la povertà eterna e l’estinzione, o l’uscita dalla UE;

  • L’incapacità operativa di molti paesi che uniscono i vincoli di spesa europei,
  • cristallizzati nelle legislazioni interne, con l’incapacità operativa della propria classe di governo attuale.

La Geogieva fa bene a spingere la spesa, ma si scontrerà con il fallimento politico e amministrativo in atto in diversi stati.
 
Nel suo lungo viaggio intrapreso da vent'anni a questa parte.....ha trovato la "luce".

Vedi l'allegato 588598
ex sindacalista ex presidente regione lazio che alle 02 di notte sperperò milioni pubblici prima che monti bloccava vitaliziagli agli assessori regionali:mad:

la domanda è: perchè?
dietro di lei..chi tira i fili?........... se è in fi.....la risposta è evidente: berlusconi
 
Buffoni, straccivendoli e voltagabbana.....tutti a palazzo. Presenti.


Ottenuto ieri con 321 sì il disco verde, oggi a Palazzo Madama per il premier si profila il passaggio più delicato. Al Senato si prevede una vera e propria maratona con avvio alle 9,30 con le comunicazioni del capo dell’esecutivo. Previste due pause con la replica del premier alle 17.30 e la prima chiama intorno alle 19.30. Il responso più atteso è previsto per le 20.30.

Ore 16.20
Ora Salvini fotografa l’assembramento al banco del governo per un suo tweet:
«Perché loro in 17 e noi al ristorante al massimo in 4?»


Ore 16.16
Conte impassibile, curvo sul cellulare, manda whatsapp a due mani con rapidità da adolescente


Ore 16.15
Il biker Centinaio non delude mai: «Alura! Alura! Vogliamo dare una linea a questo Paese? Alura!»


Ore 16.06
Saccone migliore in campo: «Noi siamo quelli che non hanno paura delle elezioni! Noi siamo l’Udc!»

Ore 16.05
Il sen. Saccone (Udc) non delude le attese:
"direttore Mentana, lei ha detto che il Paese pende dalle labbra del nostro segretario Cesa.
Io le dico: magari, direttore Mentana, il Paese avesse tanti democratici cristiani come Cesa...”


Ore 15.44
Isabella Rauti, incontentabile: «L’Italia merita un governo patriottico e forte, ma non vedo in lei presidente Conte il passo dei nostri gloriosi bersaglieri…»


Ore 15.36
La Bellanova conferma l’astensione di Italia viva, con curiosa motivazione:
«Non volevamo mettere in discussione il perimetro della maggioranza».
Non sarà che il voto contrario avrebbe spaccato il partito?


Ore 15.31
Conte preoccupato leva il capo verso il sen. Perilli (5 stelle) che lo avvisa:
«In tanti hanno detto ‘Conte deve morire’... l’hanno detto non solo qui dentro, ma anche in vari comparti di interessi...»


Ore 15.28
Comunque questo l’ultimo appunto trafugato a palazzo Madama:

SI’
M5S 92
PD 35
MISTO - VARI 5
Di Marzio, Lonardo, De Falco, Cerno, Ciampolillo
MISTO - LEU 7
(con Ruotolo e Fattori)
MISTO - MAIE 5
Fantetti, Cario, Merlo, De Bonis Buccarella
SENATORI A VITA 3
Monti, Segre, Cattaneo
AUTONOMIE 7 compresi Casini e Durwalder

TOTALE 154 (contando Castiello negativizzato)

NO
FORZA ITALIA 51
(compresi 3 Udc, esclusi Casellati che non vota, Sciascia assente, Biasotti lutto grave).
LEGA 62 (senza Bossi)
FRATELLI D’ITALIA 19
MISTO CAMBIAMO 3
Romani, Quagliarello, Berruti
MISTO VARI 5
Martelli, Paragone, Pacifico, Giarrusso, Drago.
MISTO AZIONE /+ EUROPA: 2
Bonino Richetti

TOT.142

ASTENSIONI
ITALIA VIVA 17 (Manca un senatore con Covid)


Ore 15.16
Il sen. Dal Mas rivelazione della giornata:
«Tra Conte e Renzi è una disfida di Barletta? O una disfida di burletta?» (gli levano il microfono)


Ore 15.14
Il sen. Dal Mas oltre ogni limite: «Forza Italia ha in Tajani un pezzo di storia dell’Europa!»


Ore 15.02
Il solenne monito di Alessandrina Mastella - «la Meloni? Ma ci faccia il piacere!» - è già virale in rete


Ore 14.38
Scoppia il caso del senatore Castiello, 5 stelle, un voto in più per il governo, dato in avvicinamento al Palazzo.
«Vogliono farlo entrare, ma ha il Covid!» «Cosa dite, si è negativizzato!»


Ore 14.28
Gasparri scatenato rinfaccia al povero Conte pure la crisi del Monte dei Paschi,
la vendita dell’Iveco e «la mancata tutela della vita nascente» .


Ore 14.27
Il sen. Arnaldo Lomuti, 5 stelle: «Ogni parola detta oggi in quest’aula sarà un pezzo di cultura del Paese!».
Una prospettiva abbastanza spaventosa.


Ore 14.15
Alessandrina Lonardo in Mastella detta Sandra, insomma la moglie, ha letto il suo discorso tutto d’un fiato:
«Non sono mai esistite le Mastella airlines! Sono esistite le linee aeree Scilipoti, su cui volava la Meloni!
La Meloni è stata ministra grazie a Scilipoti!» (qui le tolgono la parola)


Ore 14.02
La differenza, rispetto al dibattito sulle due cadute di Prodi (1998 e 2008), è che in aula stavolta manca il muro rosa.
La Gazzetta dello Sport resta la lettura più gettonata, ma su telefonini e i-pad.


Ore 13.59
Minniti avverte: «In questi casi può succedere di tutto, ricordo quando per la fiducia a Prodi aspettavamo la Pivetti che non arrivò mai...».


Ore 13.07
Il viceministro alla Salute Sileri, che è medico, mette ordine nei capannelli:
«Un quarto d’ora. Massimo un quarto d’ora. Dopo un quarto d’ora il capannello è a rischio».


Ore 13.05
Mentre il leggendario Scilipoti, che se ne intende, prevede che alla fine i sì saranno 159.
Renzi lo incrocia fuori dall’Aula.
«A te oggi in tanti dovrebbero chiedere scusa. A te ti dovrebbero dare un ministero...».


Ore 12.42
La pausa per la sanificazione dell’aula è l’occasione per notare che mai finora
si è sentito parlare di vaccini, contagi, lavoro, quello insomma di cui parla la gente fuori di qui.
E gli unici numeri di cui si discute nei corridoi non sono quelli del Recovery ma dei voti di fiducia.


Ore 12.41
Primo Di Nicola, 5 Stelle, con notevole sprezzo del ridicolo: «Avanti presidente, come Churchill sotto le bombe naziste».


Ore 12.35
Il sottosegretario agli Esteri Ricardo Merlo, argentino di Buenos Aires, sulla cui spalla riposava il ministro Manfredi,
è quello che alla domanda: «Responsabile, costruttore, volenteroso? Lei come si sente?»,
ha risposto: «Io mi sento bene, grazie».


Ore 12.19
Emma Bonino, seduta accanto a Liliana Segre, rimprovera a Conte l’annuncio della riforma proporzionale.
Che però è utilissima sia ad attrarre i centristi nella maggioranza, sia a prendere mesi e mesi di tempo.


Ore 12.18
Ci sono 52 iscritti a parlare ma all’undicesimo Conte ne ha già legittimamente le scatole piene.
Fulvia Caligiuri si sbraccia: «Presidente tocca a me, presidente sono qui!».


Ore 12.10
Alessandra Maiorino vola altissimo e cita il Poeta:
«Noi 5 Stelle siamo l’anello che non tiene. Siamo il filo da disbrogliare che finalmente ci mette nel mezzo di una verità...»
 
Pensate che in questi ultimi 4 giorni di rilevamento,
la Lombardia è a 56,8 contagi ogni 100.000 abitanti.

La provincia di Bergamo è la migliore : 20,1 ogni 100.000 abitanti
candidata la zona bianca se le divisioni fossero provinciali.

D'altra parte la provincia di Bergamo conta 1.108.126 abitanti
più del Trentino Alto Adige.
 
ex sindacalista ex presidente regione lazio che alle 02 di notte sperperò milioni pubblici prima che monti bloccava vitaliziagli agli assessori regionali:mad:

la domanda è: perchè?
dietro di lei..chi tira i fili?........... se è in fi.....la risposta è evidente: berlusconi
Ennesima dimostrazione di giochi di potere dove l'opposizione mette unain pezza,,, segnali di interessi celati, alla faccia della coerenza....

 
A Lecco, per una trentina di voti che hanno fatto la differenza, dati dai cattocomunisti praticanti gli oratori,
abbiamo un sindaco pd - anomalo - che di professione era direttore dell'Api Lecco............

Mi rilascia un'intervista ad un giornale locale.

Gli ho risposto così :

Buongiorno, poichè la Lombardia ha più di 10.000.000 di abitanti
e dato che la seconda e terza regione ne hanno solo 5.700.000 si parla di una divisione in zone provinciali.

Leggo che il nostro Signor Sindaco rilascia questa dichiarazione :

“Se ci fosse una divisione in aree e noi non fossimo per esempio con Milano,
chi rimane a Lecco potrebbe giovarne, a scapito però di chi lavora fuori.
E poi, visto l’andamento dei contagi sarebbe meglio per noi finire con la provincia di Sondrio“ dice sorridendo il sindaco.

Signor Sindaco, ma Lei - o qualcuno del Suo ufficio - i dati che vengono pubblicati dalla Regione li leggete e li aggregate in una tabella ?

Io sì. Glieli espongo.

Sono i dati dei primi 4 giorni da sabato ad ieri :

Provincia di Milano - media 13.2 casi per 100.000 abitanti

Provincia di Monza - media 8,6 casi per 100.000 abitanti

Provincia di Lecco - media 8,9 casi per 100.000 abitanti

Provincia di Sondrio - media 25,1 casi per 100.000

Mi scusi Signor Sindaco, aggregarsi con Sondrio ? ....mi ricordo Totò.... Ma mi faccia il piacere.
 

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