Incisioni antiche e moderne: Galleria di immagini

Pablo PICASSO: Il pittore davanti al quadro, acquaforte mm.278x194,1927.
Pubblicata nel 1931 da Ambroise Vollard ad illustrazione del libro Le chef d'oeuvre inconnu (di Balzac).
Delle tredici acqueforti contenute nel libro, questa ha la particolarità di essere l'unica in verticale.

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Pablo PICASSO: Faune dévoilant une femme, Suite Vollard, tavola 27, 1936.
L'alone sulla sinistra è dovuto alla difficoltà di scannerizzare l'immagine, tratta dal catalogo della mostra Picasso - 200 capolavori dal 1898 al 1972, Milano Palazzo Reale 2001.

Vollard Suite - Wikipedia

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Picasso morì nel 1973 all'età di 91 anni lavorando fin quasi alla fine dei suoi giorni.
Questa sua incisione è del 1968.
Homme pensif chez une femme,avec la Celestine, acquatinta a zucchero, brunitoio e puntasecca su rame, 14,8 x 20,8 cm.

PICASSO08.jpg
 
Anche questa settimana la passeremo in compagnia di PICASSO, e precisamente di dieci acquetinte (di cui tre anche a puntasecca) che fece nel 1966 per illustrare il libro Sables mouvants di Pierre Reverdy. Misure di ciascuna secondo il catalogo: 38 x 37,5 probabilmente sbagliate visto che le incisioni risultano verticali (forse 38 x 27,5 ?).
Ecco comunque le prime due.

img771.jpg
 
Mah, che ti devo dire ...
Picasso ha qualità
ma non mi "commuove"
nel senso che non mi "riguarda".
Io sto altrove.
 
Mah, che ti devo dire ...
Picasso ha qualità
ma non mi "commuove"
nel senso che non mi "riguarda".
Io sto altrove.
Per esempio qui, se ho capito bene: Francisco GOYA (1746-1828) - Il sonno della ragione genera mostri (Capriccio 43), 1797-98, acquaforte e acquatinta, 21,6x15,2 cm.
Incisione famosissima, tratta da una pubblicazione della Taschen così come le altre che pubblicherò nei prossimi giorni (dai Capricci, dai Disastri della guerra e altro ancora).

Nell'autunno del1792 Goya cadde ammalato mentre si trovava nel sud della Spagna. Trascorse la convalescenza in casa dell'amico Sebastian Martinez a Cadice. Nel gennaio 1794 egli annunciò al vicedirettore dell'Accademia Reale di avere terminato una serie di nuovi lavori. Questi, tenne a sottolineare, erano molto diversi dal consueto e rappresentavano "osservazioni di solito impossibili nei lavori su committenza, che non lasciano alcuna libertà al capriccio e all'invenzione". (...) Negli anni successivi l'artista dipinse poco, ma andò alla ricerca di quelle forme che potessero liberarlo dalle immagini della sua mente. (...) L'artista si concentrò sull'incisione. Era affascinato dalle possibilità espressive di quella che per lui era una tecnica nuova, qualcosa che poteva praticare accanto agli incarichi su commissione e che gli offriva il mezzo per raggiungere un ampio pubblico attraverso varie edizioni di stampe di piccole dimensioni. (...) Le 80 tavole dei Caprichos sono edite nel1799, il termine implica una fantasia molto personale, forse addirittura ghiribizzi che nessuno deve prendere sul serio. Un annuncio di pubblicazione della serie, riportato nel Diario de Madrid, prometteva inoltre "la censura degli errori e dei vizi umani" e delle "stravaganze e follie comuni a tutte le società civili".

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