Incisioni antiche e moderne: Galleria di immagini

Per esempio qui, se ho capito bene: Francisco GOYA (1746-1828) - Il sonno della ragione genera mostri (Capriccio 43), 1797-98, acquaforte e acquatinta, 21,6x15,2 cm.
Incisione famosissima, tratta da una pubblicazione della Taschen così come le altre che pubblicherò nei prossimi giorni (dai Capricci, dai Disastri della guerra e altro ancora).

Nell'autunno del1792 Goya cadde ammalato mentre si trovava nel sud della Spagna. Trascorse la convalescenza in casa dell'amico Sebastian Martinez a Cadice. Nel gennaio 1794 egli annunciò al vicedirettore dell'Accademia Reale di avere terminato una serie di nuovi lavori. Questi, tenne a sottolineare, erano molto diversi dal consueto e rappresentavano "osservazioni di solito impossibili nei lavori su committenza, che non lasciano alcuna libertà al capriccio e all'invenzione". (...) Negli anni successivi l'artista dipinse poco, ma andò alla ricerca di quelle forme che potessero liberarlo dalle immagini della sua mente. (...) L'artista si concentrò sull'incisione. Era affascinato dalle possibilità espressive di quella che per lui era una tecnica nuova, qualcosa che poteva praticare accanto agli incarichi su commissione e che gli offriva il mezzo per raggiungere un ampio pubblico attraverso varie edizioni di stampe di piccole dimensioni. (...) Le 80 tavole dei Caprichos sono edite nel1799, il termine implica una fantasia molto personale, forse addirittura ghiribizzi che nessuno deve prendere sul serio. Un annuncio di pubblicazione della serie, riportato nel Diario de Madrid, prometteva inoltre "la censura degli errori e dei vizi umani" e delle "stravaganze e follie comuni a tutte le società civili".
Conferma di quanto spesso ripeto: che l'artista, quando si applica ad una tecnica che lo porterà a contatto di un vasto pubblico, si impegna di più, e non di meno.
Non solo: per arrivare a creare una grafica, l'artista deve sapere bene "chi è" e cosa vuole, sennò i problemi tecnici lo travolgono.

(in effetti Goya mi è molto più vicino. Ho più di 10 Capricci di varie edizioni (3 e 5), uno anche della prima edizione)
 
Proseguiamo con altre due incisioni di GOYA.
1. L'hanno portata via (Capricho 8), acquaforte e acquatinta, 1797-98, cm.21,7x15,2.
"Uno dei più forti atti di accusa contro la violenza sulle donne. I colpevoli rimangono anonimi; quello sul fondo indossa un abito da monaco. Soltanto la testa della donna è resa in modo dettagliato".
2. Non c'era rimedio (Capricho 24), acquaforte e acquatinta, 1797-98, cm.21,7x15,2.
"Chi era condannato dall'Inquisizione veniva fatto sfilare pubblicamente con un cappello a cono riconoscibile, che ne denunciava l'infamia".

goya_c2.jpg
 
Proseguiamo con altre due incisioni di GOYA.
1. L'hanno portata via (Capricho 8), acquaforte e acquatinta, 1797-98, cm.21,7x15,2.
"Uno dei più forti atti di accusa contro la violenza sulle donne. I colpevoli rimangono anonimi; quello sul fondo indossa un abito da monaco. Soltanto la testa della donna è resa in modo dettagliato".
2. Non c'era rimedio (Capricho 24), acquaforte e acquatinta, 1797-98, cm.21,7x15,2.
"Chi era condannato dall'Inquisizione veniva fatto sfilare pubblicamente con un cappello a cono riconoscibile, che ne denunciava l'infamia".

Vedi l'allegato 402408
Piccola nota tecnica: si tratta (lo si vede) di esemplari della prima edizione, nei quali tutte le sfumature volute dall'artista rendono esattamente come dovrebbero. Già a partire dalla seconda edizione quei grigi morbidi del fondo, come nella seconda, Non c'era rimedio, tendono ad appiattirsi, e poi ad indebolirsi. Succede pure che i neri della prima, L'hanno portata via, ugualmente perdano profondità e divengano meno intensi.
Non si tratta di fisime da specialisti, basta un confronto tra una prima, una terza e una settima edizione per capire quanto l'opera perda man mano. Poi, per paradosso, la dodicesima ed ultima è una delle migliori, immagino che sia perché stampata con eccezionale cura.
 
Conferma di quanto spesso ripeto: che l'artista, quando si applica ad una tecnica che lo porterà a contatto di un vasto pubblico, si impegna di più, e non di meno.
Non solo: per arrivare a creare una grafica, l'artista deve sapere bene "chi è" e cosa vuole, sennò i problemi tecnici lo travolgono.

(in effetti Goya mi è molto più vicino. Ho più di 10 Capricci di varie edizioni (3 e 5), uno anche della prima edizione)

Riesci a farcene vedere qualcuno?
 
Ancora dai Capricci di Goya:
Risalendo a suo nonno (Capricho 39), datazione e misure come i precedenti.

"G. mette in caricatura l'orgoglio degli hidalgos. Circa 500.000 spagnoli su una popolazione di 10 milioni di persone si consideravano la discendenza di questo ramo minore della nobiltà. Dato che ritenevano il lavoro indegno del loro stato, molti si erano impoveriti e potevano vantare solo una lunga linea di antenati".

goya_c4.jpg
 
Ho fatto le foto. Mi sono accorto che di Goya (capricci) ne ho 21 :confused:

Tuttavia uno solo della prima tiratura e ... indovina ... proprio quello che hai appena postato :wall:

Lo riproduco egualmente, insieme a due della ancor buona terza tiratura, dove già si vede il fondo, che nella prima edizione era abbastanza simile a quello della copia sorella, diventare di un grigio meno variato, causa l'usura della lastra.

goya 1 2d.JPG
Goya 3.1.JPG
Goya 3.2.JPG
Il primo e il terzo sono tra i miei preferiti. Del terzo ho preferito, un po' a scapito della qualità dell'immagine, lasciar vedere tutta la spiegazione a matita fatta dal (noto) commerciante francese, e cioè: il n° del catalogo Louis Delteil e quello dello Harris. Tecnica (carente) e titolo, specifica dell'edizione, la terza del 1868 avant les biseaux du cuivre, cioè prima che i bordi venissero smussati (per non tagliare la carta)
 
Ora invece alcuni Caprichos della quinta tiratura.
Si può anche qui fare un confronto con quanto hai postato in precedenza.

Goya 5.1.JPG
Goya 5.2.JPG
Goya 5.3.JPG
Goya 5.4.JPG
Goya 5.5.JPG
Goya gruppo 5a.JPG
 
Faccio i complimenti a Gino e per parte mia chiudo la serie dei Capricci di GOYA con questo, il n.61 della serie, dal titolo "Andato per sempre".

goya_c5.jpg
 
Prima di passare all'altra grande serie di incisioni goyesche (i Disastri della guerra) concediamoci un intermezzo con qualche incisione della serie della Tauromaquia. GOYA, che aveva una grande passione per le corride, pubblicò questa serie di 33 acquetinte nel 1816.
Eccone una: Il coraggio di Martincho nell'arena di Saragozza (Tauromaquia 18), 1815-16, acquaforte e acquatinta, 24,5 x 35,5 cm.

goya_t1.jpg
 

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