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Pensioni, l?allarme di Mastrapasqua: se lo Stato non paga, Inps a rischio - Il Fatto Quotidiano
Pensioni, l’allarme di Mastrapasqua: se lo Stato non paga, Inps a rischio
Non ci sono solo i debiti verso le imprese. Per molti anni, la pubblica amministrazione non ha versato i contributi previdenziali all'Inpdap, con un buco stimato in 30 miliardi. Che ora, dopo la fusione, si riversa sulla previdenza dei lavoratori del settore privato. La lettera del presidente ai ministri Fornero e Grilli
.................Noi ci eravamo opposti fin da subito all’integrazione tra i due maggiori enti previdenziali”, dicono i sindacalisti dell’Usb, “perché è funzionale al disegno di smantellamento del sistema previdenziale pubblico, avviato con la riforma Dini del 1995 e perfezionato nel tempo, da ultimo con la riforma delle pensioni targata Monti-Fornero”. Per l’Unione sindacale di base, che sta pensando a uno sciopero per denunciare la situazione drammatica dell’ente previdenziale, la faccenda è molto semplice: “La fusione Inps-Inpdap non è utile a rilanciare la previdenza pubblica, ma ad affossarla: hanno semplicemente voluto scaricare sull’Inps (che gestisce i contributi dei lavoratori del privato, ndr) i debiti delle amministrazioni statali”. Chissà se stavolta il ministro Fornero potrà ripetere la secca risposta che diede a ottobre: “La fusione non determina nessun problema sui conti Inps. I dati erano conosciuti”.
Pensioni, l?allarme di Mastrapasqua: se lo Stato non paga, Inps a rischio - Il Fatto Quotidiano
Pensioni, l’allarme di Mastrapasqua: se lo Stato non paga, Inps a rischio
Non ci sono solo i debiti verso le imprese. Per molti anni, la pubblica amministrazione non ha versato i contributi previdenziali all'Inpdap, con un buco stimato in 30 miliardi. Che ora, dopo la fusione, si riversa sulla previdenza dei lavoratori del settore privato. La lettera del presidente ai ministri Fornero e Grilli
.................Noi ci eravamo opposti fin da subito all’integrazione tra i due maggiori enti previdenziali”, dicono i sindacalisti dell’Usb, “perché è funzionale al disegno di smantellamento del sistema previdenziale pubblico, avviato con la riforma Dini del 1995 e perfezionato nel tempo, da ultimo con la riforma delle pensioni targata Monti-Fornero”. Per l’Unione sindacale di base, che sta pensando a uno sciopero per denunciare la situazione drammatica dell’ente previdenziale, la faccenda è molto semplice: “La fusione Inps-Inpdap non è utile a rilanciare la previdenza pubblica, ma ad affossarla: hanno semplicemente voluto scaricare sull’Inps (che gestisce i contributi dei lavoratori del privato, ndr) i debiti delle amministrazioni statali”. Chissà se stavolta il ministro Fornero potrà ripetere la secca risposta che diede a ottobre: “La fusione non determina nessun problema sui conti Inps. I dati erano conosciuti”.
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