negusneg ha scritto:
Riesumo questo 3D per rispondere ad un quesito di Researcher (segnalatomi da i98mark) perchè è uno dei pochi dove abbiamo discusso di temi macroeconomici.
negusneg 3/5/08
Ero curioso di verificare, a quattro mesi e mezzo di distanza, che effetto mi avrebbe fatto rileggere questo "vecchio" post.
Devo dire che pensavo molto peggio, nel complesso l'impianto del ragionamento tiene molto di più di quel che mi sarei aspettato.
Nonostante la fase che abbiamo passato, che solo un mese e mezzo fa lasciava pensare che la fine del mondo fosse ormai vicina.
Confesso però che ero più stupito che spaventato da quello che ho visto (e vissuto). Un'atmosfera così cupa non l'avevo mai vista, neanche nel 1987, neppure dopo il crollo delle torri gemelle. Forse perchè nel '29 i miei erano troppo giovani persino per immaginare che un giorno avrebbero avuto dei figli, e di quell'evento non ho nessuna memoria, diretta o indiretta.
Era come una specie di REVIVAL DEL '29, quasi che fossimo vogliosi di vivere la stessa atmosfera, pur non essendoci nessuno degli ingredienti che portò a quel triste periodo storico: niente file di disoccupati e senzatetto agli angoli delle strade, niente fallimenti di grandi banche e file di correntisti agli sportelli, niente suicidi di broker che si lanciano dai grattacieli, niente dittature che prendono piede e preparano la guerra...
Ci sarà da riflettere su questa cosa, come ho già segnalato precedentemente c'è stato un momento che la capitalizzazione di borsa ed il controvalore delle emissioni obbligazionarie del settore finanziario (banche, assicurazioni, etc.) eccedeva di quasi dieci volte il volume totale delle perdite previste (svalutazioni, insoluti, etc.) dalle più pessimistiche previsioni (quelle che alla fine verranno ridicolizzate dalla storia, e i cui autori, giustamente, finiranno nel dimenticatoio).
Credo che molto sia dovuto a questa inarrestabile tendenza al moltiplicarsi delle fonti di informazioni. Cosa estremamente positiva di per sè, resa possibile dal facile e gratuito accesso garantito da internet, ma che porta inevitabilmente alla ricerca delle tesi ad effetto, per distinguersi dal mucchio ed allargare lo share.
Un po' come la storia del "riscaldamento globale", o quella della "siccità", che in una primavera fredda e piovosa suonano particolarmente strane, quando vengono strillate sulle prime pagine dei giornali, o un fenomeno come quello di Beppe Grillo, che partendo da considerazioni condividibilissime sulla casta che ci governa, arriva a sentenziare sulla finanza in Italia, applauditissimo da folle entusiaste di "italiani medi", che avendo notoriamente una cultura finanziaria preconciliare ("il denaro è lo sterco del diavolo") o neoGrundrissiana (la finanza è il cuore cattivo del capitalismo che ci sfrutta e ci tarocca la vita), crede di riconoscere nelle colossali bufale che gli vengono propinate le "prove" dell'esistenza del Male.
Temo purtroppo che dovremo farci il callo, selezionando rigorosamente nel flusso di informazioni che quotidianamente riceviamo, e imparando se possibile ancor più di prima a mantenerci "distanti" e a non farci coinvolgere emotivamente dal rumore assordante che ormai avvolge qualsiasi avvenimento.
Quello che però forse mi ha stupito più di tutto è stato constatare che questo clima così negativo ha finito per coinvolgere tutti gli attori coinvolti nel processo, dagli operatori ai controllori, dai politici ai banchieri (centrali e non), dai piccoli investitori ai grandi gestori di patrimoni, con pochissime eccezioni.
Certo non credo che la storia sia finita qui, e d'altrronde per avere un responso ufficiale ci toccherà aspettare almeno fino a questo autunno, quando verranno rilasciati i dati ufficiali sull'andamento del PIL, che spesso in passato sono stati rivisti anche significativamente rispetto alle stime iniziali.
E comunque il mercato interbancario segnala che ancora le tensioni sono lontane dall'essere risolte (a beneficio di quanti hanno seguito il consiglio di spostarsi dai CCT ad altre forme di indicizzazione
![Big Grin :D :D](https://cdn.jsdelivr.net/joypixels/assets/8.0/png/unicode/64/1f600.png)
).
Ma sostanzialmente resto convinto di quanto avevo affermato qualche mese fa, che stiamo attraversando un periodo di straordinarie opportunità. Ricco anche di insidie e di rischi, ma che finalmente vengono remunerati ad un livello decisamente interessante.