IO MI ACCONTENTO DI ESSERE SERENA NEL TEMPO. LA FELICITA' SONO ATTIMI E, QUANDO ARRIVANO, (1 Viewer)

Val

Torniamo alla LIRA
Questi fanno il bello ed il brutto a .azzi loro. Questa è la verità e se ne fregano di una legge.
Poverini. Lavorare d'estate........vallo a dire agli operai al forno di fusione.............

La riforma voluta dal governo Renzi con il dl n. 134/2014 che ha ridotto a 30 giorni il periodo di sospensione feriale dei termini processuali
- fissandolo dal 1° al 31 agosto di ogni anno - nonchè il periodo di ferie dei magistrati ordinari, amministrativi, contabili e militari, degli avvocati e procuratori dello Stato
si è rivelata inefficace.

Così l'Aiga, l'Associazione dei giovani avvocati, dopo la recente delibera con cui il Csm ha introdotto il cosiddetto "periodo cuscinetto" per i giudici,
con la previsione che non si terranno udienze ordinarie nei 10 giorni antecedenti e nei 5 successivi al periodo di ferie, salvo per gli affari urgenti e indifferibili.

Quella che "indebitamente era definita dal mondo politico 'la chiusura delle aule giudiziarie' nata con lo scopo di consentire ad avvocati e procuratori
un periodo di effettivo riposo nel periodo feriale" si legge nella nota a firma del presidente dei giovani avvocati, Alberto Vermiglio, "non ha portato i vantaggi sperati".

Fin dalla sua entrata in vigore, infatti, l'Aiga ha denunciato le lacune della riforma:
"aumento dei disagi per gli avvocati che, a fronte della riduzione dei termini di sospensione feriale, si sono visti costretti a far fronte alle tante scadenze nel ristretto periodo estivo,
senza godere di alcun reale vantaggio, con una prevedibile e pericolosa compressione del diritto di difesa nei confronti dei loro assistiti".

Ad "aggravare un quadro così disastroso interviene la carenza di organico nei Tribunali di tutta Italia che, ancora oggi,
fa registrare continue battute d'arresto del sistema Giustizia" aggiunge la rappresentante della conferenza degli Eletti Aiga, Simona Tarantino.

"La mole di lavoro per gli operatori di giustizia e, di conseguenza, la durata dei processi, nonostante la modifica del periodo di sospensione feriale dei termini processuali
- prosegue - non ha subito alcuna riduzione, a fronte di risorse umane limitate su tutto il territorio nazionale".

Reintrodurre sospensione feriale fino al 15 settembre
La delibera che ha aumentato le "ferie" per giudici, inoltre, sostiene il presidente Aiga, non comporta certamente
"un nuovo periodo di vacanza per gli avvocati", così come sostenuto da molti organi di stampa, poiché "non sospende alcuno dei termini al cui rispetto noi legali siamo tenuti".

Da qui la necessità, conclude Vermiglio, "di ritornare al passato e reintrodurre, quindi la sospensione feriale sino al 15 settembre, per garantire le parti processuali ed i loro difensori».
 

Val

Torniamo alla LIRA
Domanda. Ma la collega, se stava lavorando, come ha fatto a sentire il contenuto della telefonata ?
......ah sì.....sono lavorigliando........

Chi effettua sul posto di lavoro telefonate dal contenuto erotico sessuale in presenza di una collega merita il licenziamento.

In questo caso specifico dalle deposizioni dei testi, non dettate da motivi di rancore pregressi nei confronti del funzionario,
è emerso che lo stesso, una volta giunto presso il suo nuovo ufficio, in presenza di una collega di lavoro, con la quale non era in confidenza,
utilizzando i mezzi aziendali e per ben due volte, proferiva espressioni erotiche sessuali,
incurante di poter urtare la sensibilità e la sfera dei valori della stessa, come persona e come donna
.
Tale condotta è stata giudicata dalla Corte come non rientrante tra quelle punibili con la sanzione conservativa previste dall'art. 39 del contratto collettivo,
prevista nei casi in cui il dipendente utilizzi in modo improprio i mezzi aziendali o nel caso in cui commetta gravi mancanze in grado di recare pregiudizio alla persona, alla morale, alla disciplina e all'igiene.

Deve quindi concludersi che, non sussistendo "le due condizioni previste dal comma 4 art. 18 della legge n. 300 del 1970
ha correttamente applicato il regime generale.
 

tatteo

Forumer storico
La Cassazione rammenta che anche il pedone è tenuto a comportarsi con diligenza e prudenza e a rispettare l'art. 190 del Codice della Strada per evitare intralcio e pericolo alla circolazione stradale

Nella sua motivazione, la Corte d'Appello ha ritenuto "pacifico" che la vittima aveva attraversato la strada fuori dalle strisce pedonali
e che, come desunto dai fotogrammi dei filmati estratti dalle videocamere presenti in loco, prima di essere investita
non aveva prestato alcuna attenzione al sopraggiungere di eventuali veicoli sulla corsia che si trovava a impegnare.

I giudici di merito, con una motivazione ritenuta puntuale, coerente e priva di discrasie concettuali,
hanno rammentato che anche il comportamento dei pedoni deve considerarsi soggetto alle comuni regole di diligenza e prudenza,
nonché alla disposizione dell'art. 190 del Codice della Strada, dettata dal precipuo fine di evitare che i pedoni determino intralcio e,
più in generale, situazioni di pericolo per la circolazione stradale, tali da mettere a repentaglio l'incolumità propria o degli altri utenti della strada.

La condotta del pedone, sotto questo profilo, considerate l'ora serale e la densità del traffico, si è quindi appalesata come non del tutto prudente e conforme a diligenza.

La Corte d'Appello ha ritenuto la dinamica del sinistro "assolutamente chiara", così come la conseguente responsabilità della vittima nella causazione dello stesso incidente.
corretto. Qua a Torino non è raro che vengano multati i pedoni che attraversano fuori dalle striscie in caso di incidenti. Quindi resta il concorso di colpa.
 

Val

Torniamo alla LIRA
Secondo la rilevazione fatta da Swg in esclusiva per La7, il partito del vice premier sarebbe addirittura accreditato al 36,5%.

Un risultato storico per il partito di Salvini. E a chi pensa che non è possibile che vada oltre a quel risultato,
i sondaggisti di Swg fanno notare che in soli otto giorni ha guadagnato un altro 2,2% attestandosi così al 36,5%.

In questo panorama politico, estremamente fluido, a crescere ulteriormente sarebbero anche il Partito democratico che potrebbe arrivare al 23,5%
e lo stesso Movimento 5 Stelle che, pur avendo definitivamente passato ai dem lo scettro del gradino d'argento, può contare su un 17,5% di preferenze.
Seguono, quindi, Forza Italia che potrebbe attestarsi intorno al 6,9%
e Fratelli d'Italia che arriverebbe invece al 6,6%.
 

Val

Torniamo alla LIRA
Come deve essere dura sentirsi tirare la giacchetta ad ogni respiro .....

Sull’onda della vittoria alle primarie il gradimento nei confronti del governo dell’attuale segretario del Pd è cresciuto di quasi sei punti percentuali rispetto allo scorso anno,
ma deve comunque accontentarsi della nona posizione, dietro non solo ai colleghi del nord come Zaia, Fedriga, Fontana e Toti,
ma anche a quelli di Abruzzo, Sardegna, Emilia Romagna e Toscana.

Forse proprio per questo il leader dei democratici ha deciso di interrogare i cittadini del Lazio per conoscere il livello di gradimento del suo operato da governatore.

Un’operazione di marketing che verrà affidata a specialisti del settore, forse perché gli impegni alla Pisana e al Nazareno lo costringono a stare lontano dai cittadini,
ma soprattutto che costerà oltre 200mila euro.

Il problema è che la “ricerca di mercato” per il “restyling” del segretario del Pd la pagherà la Regione.

Anche per la cura dell’immagine, insomma, a sborsare sono i contribuenti.
 

Val

Torniamo alla LIRA
Caro mio. Le regole vanno rispettate. E tu migri dove c'è un paese che possa accoglierti dandoti - prima di tutto - un lavoro.
Ma se il lavoro non c'è. Perchè ci sono già gli "indigeni" disoccupati, tu resti a casa tua...........Rivolgiti al TUO governo per avere un lavoro.
Da quando in qua "emigrare" è un diritto ????????

La nuova sortita, questa volta più culturale che politica:

secondo Orlando, il termine migranti andrebbe messo da parte per evitare ulteriori discriminazioni e per considerare le persone alla stessa maniera.

Un appello rivolto in primis agli operatori dell'informazione e volto a non nominare più il termine migranti,
al pari di come si cerca da anni di togliere dal gergo giornalistico anche la parola clandestini.

“È molto importante eliminare la parola migranti considerando i migranti delle persone che sentono il diritto di vivere in luogo diverso da quello in cui sono nati."
 

Val

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Ma come ? Se da tutti i tg sentiamo dire che siamo nella merda ?????? Gli avvoltoi digiunano ??????


A maggio l’indice dei direttori acquisti (Pmi) che monitora l’attività manifatturiera è risalito a sorpresa in Italia a 49,7 punti
dai 49,1 del mese prima
, pur restando sotto la soglia di 50 che che fa da spartiacque tra l’espansione e la contrazione.

Le previsioni degli analisti indicavano un calo ulteriore a 48,5.
Male invece la Germania, dove l’indice Pmi manifatturiero è stabile a 44,3 continuando a segnalare contrazione dell’attività.
Il Pmi manifatturiero francese è stabile a 50,6,
quello spagnolo scende a 50,1 da 51,8.

Per il complesso dell’Eurozona, secondo i dati elaborati da Ihs Markit, nella lettura finale di maggio l’indice Pmi
manifatturiero si è attestato a 47,7 punti, in linea con la lettura flash ma in calo rispetto ai 47,9 punti di aprile.

“Il settore manifatturiero italiano ha registrato la contrazione più debole da settembre 2018,
con gli indici anticipatori delle tendenze che suggeriscono aspettative più ottimistiche con l’approccio dell’estate
– ha commentato Amritpal Virdee, economista di Ihs Markit -. I fattori più incoraggianti sono le tendenze al rialzo della produzione e dei nuovi ordini.
Entrambi gli indici hanno riportato contrazioni marginali, con tassi di declino rispettivamente ai livelli più lenti in sette e otto mesi”

. I dati di maggio, prosegue Virdee, hanno inoltre segnalato un rallentamento delle pressioni inflazionistiche,
perché sia i costi di acquisto che quelli di vendita hanno riportato l’inflazione più bassa in quattro mesi
. L’economista sottolinea inoltre che “le imprese manifatturiere hanno espresso una fiducia maggiore circa un maggiore livello della domanda per il prossimo anno, r
egistrando infatti il livello di ottimismo futuro più alto in otto mesi“.
 

Val

Torniamo alla LIRA
Il Governo Conte è agli sgoccioli?
Appena dodici mesi sono passati dal suo insediamento, eppure la crisi dell’esecutivo è a un passo.
Il premier che ieri sera ha parlato alla nazione (o, meglio, ha parlato ai suoi due “vice” fingendo di parlare agli italiani)
era molto diverso da quello che, un anno fa, si presentava con umiltà e positività, come l’”avvocato del popolo”.
Conte, apparso ieri tirato e severo, sa che quel Governo che per molti rappresentava una speranza, oggi è una speranza tradita.
E non per colpa sua, ma di una campagna elettorale permanente, irresponsabilmente trascinata
dalla bulimia da social network degli esponenti dei partiti di maggioranza. Una bulimia che, purtroppo,
data l’odierna tirannia della comunicazione, è, a dire il vero, anche difficilmente evitabile.

Eppure chi parla di elezioni anticipate e di crisi dell’esecutivo dimentica un fattore banale e rozzo,
che però è il principale elemento di cui tenere conto: l’attaccamento alla poltrona.

Certo, in altri tempi si sarebbero forse potuti fare discorsi diversi.
Ma, in un’epoca di assoluta crisi valoriale, di certo non ci si può attendere che schiere di parlamentari grillini mollino il seggiolino
(un seggiolino che, date le percentuali attuali, difficilmente confermerebbero) e lo stipendio e la visibilità politica correlati solo per questioni di principio…

Dunque, se Conte potrebbe anche dimettersi (dopotutto lui non ha certo bisogno dell’incarico da premier per tirare avanti…),
altrettanto non si può dire dei parlamentari pentastellati, che oggi dispongono della truppa più numerosa a Montecitorio e Palazzo Madama.

Truppa che potrebbe facilmente essere impiegata, qualora i rapporti con la Lega dovessero ulteriormente deteriorarsi,
per un esecutivo “tecnico” o “di responsabilità”, supportato dal presidente Mattarella e in collaborazione con alleati diversi dagli attuali.

Le solite formule, insomma, utilizzate in passato per imporre agli italiani personaggi impopolari come il professor Mario Monti.

E, guarda caso, il tecnico ex Fondo Monetario Internazionale Carlo Cottarelli, che già il Capo dello Stato
aveva cercato di “imporre” come presidente del Consiglio prima del “contratto“ giallo-verde
continua a imperversare e a “scaldarsi” nelle trasmissioni televisive.

Qualcuno, dopotutto, ce l’avrà pur mandato…
 

Val

Torniamo alla LIRA
Garantito al 100%. Mattarella come i predecessori non ci farà votare.
La magggioranza? La trovano. Pd, traditori di 5s e fi.
Non c’è problema. Una cosa che da noi non manca mai sono i traditori.

In Italia il mandato è di cinque anni ed il PdR ha l'obbligo costituzionale
di verificare l'esistenza di possibili maggioranze prima di indire nuove elezioni.

...e quale miglior maggioranza di un governo "camuffato" 5stelle - pd - con l'appoggio di fi ?
 

Val

Torniamo alla LIRA
Dimissioni irrevocabili dell’intero Csm. Non c’è altro da fare.

Se l’organo di autogoverno della magistratura, nel suo insieme, vuol togliersi d’impaccio
e dare un segnale di serietà agli italiani che leggono con crescente disgusto dei “veleni” della vicenda Palamara altro non ha da fare.

La gravità del racconto è chiara.

E non sta certo nelle pretese egemoniche delle diverse correnti dei giudici che si danno battaglia all’interno del Csm.
Da sempre quelli cercano di mettere cappello sulle poltrone più ambite (Procure): gioco noto e comprensibile.

Quel che è inconcepibile, quel che è davvero grave in tutto il sommarsi e dipanarsi di indagini e ipotesi, accuse e indiscrezioni,
sono l’emergere di frequentazioni continuative con pezzi della politica e quelle, ancor più censurabili, con certi personaggi borderline,
faccendieri emersi dal nulla (altro che porto delle nebbie!) e che però appaiono in grado di dettare e orientare, di fare e disfare a piacimento.

Ecco perché il Consiglio Superiore della Magistratura non crediamo abbia altra strada che presentare, subito e nel suo insieme, le irrevocabili dimissioni.
Controproducenti e inutili apparirebbero, infatti, agli occhi della pubblica opinione (parecchio nauseata) palliativi o furbate.

Come la autosospensione dalle funzioni annunciata da tre suoi componenti.
Non si tratta di prendere tempo e cincischiare, ma di mettere un punto e andare a capo.

È già dura da spiegare al comune cittadino come mai, sulla stregua delle accuse formulate nelle inchieste in corso,
gli indagati siano ancora bellamente a piede libero. Trattamento che a chiunque altro mortale, non magistrato, sarebbe negato.
Impossibile trastullarsi, accomodandosi in panchina e aspettando che la bufera passi. Ne va di una credibilità già residua.
Ci dicono sempre che i magistrati non devono solo essere, ma anche apparire imparziali.

In questo caso sembra che invece qualcuno abbia pensato di essere tanto intoccabile quanto onnipotente.
Ecco, adesso e subito!, rammentando la lezione di Calamandrei, è cosa buona e giusta che l’intero Csm rassegni nelle mani del Capo dello Stato le sue dimissioni. Irrevocabili.
 

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