IPO IPO Borsa Italiana 2006

Ipo, Servizi Italia punta ad Expandi in novembre con Eidos e Ubm
martedì, 19 settembre 2006 1


MILANO, 19 settembre (Reuters) - Servizi Italia spa, che si occupa di noleggio e sterilizzazione di biancheria e strumentazione per gli ospedali, punta a sbarcare all'Expandi a fine novembre, autorità permettendo.

Lo dice a Reuters una fonte finanziaria, aggiungendo che Eidos Partners è advisor dell'emittente mentre Ubm è listing partner e global coordinator.

"Il filing è stato consegnato alle autorità il 7 novembre, tra due settimane ci sarà l'incontro con gli analisti (del consorzio) e a ruota dovrebbe iniziare il premarketing", dice la fonte.

"L'Opvs potrebbe svolgersi verso metà o fine novembre.

Al momento "è presto" per parlare di equity value della società che nel 2005 ha generato 125,5 milioni di ricavi con un'Ebitda di 34 milioni, in forte crescita anno/anno (+14%).

Certo è che "il controllo rimarrà a Coopservice", cui fa capo direttamente il 60% del capitale.

Il resto è detenuto da 300 soci della stessa Coopservice, attraverso nella First Service Holding. E "potrebbe essere questo 40% ad essere messo in vendita".

Una nota della società si limita a ricordare che "nei giorni scorsi è stata presentata istanza per l'ammissione a quotazione".

Al servizio dell'operazione, l'assemblea dell'emittente ha varato un aumento di capitale che coinvolgerà al massimo 6 milioni di azioni del valore nominale di 1 euro.
 
Ferretti: ok assemblea a progetto quotazione in borsa

Ferretti: ok assemblea a progetto quotazione in borsa

L'Assemblea degli azionisti di Ferretti, società attiva nel settore nautico, ha deliberato di procedere alla richiesta di ammissione a quotazione delle azioni ordinarie della società sul Mercato Telematico Azionario (MTA) di Borsa Italiana.
La quotazione è prevista per la fine dell'anno.
L'assemblea ha anche deliberato un aumento di capitale fino a 45 milioni di titoli, al servizio dell'operazione.
 
Ipo, equity Elica (cappe cucine) valorizzato 325-400 mln -studio



MILANO, 4 ottobre (Reuters) - Elica, società marchigiana attesa per il prossimo mese al segmento Star, viene valorizzata sui 325-400 milioni a livello di equity, con un enterprise value di 370-445 milioni.

Lo si legge in una nota di ricerca preparata per il premarketing da Jp Morgan, global coordinator dell'Ipo insieme ad Ubm, resa disponibile a Reuters da fonti di mercato.

Il range è stato calcolato con il metodo dei flussi di cassa e con i multipli, confrontando la società specializzata in cappe per cucine con un ampio paniere di aziende tra cui anche le italiane De Longhi (DLG.MI: Quotazione, Profilo) e Indesit (IND.MI: Quotazione, Profilo).

La stima, si legge, è basata sulle proiezioni per il prossimo anno, quando la società non avrà ancora concluso il piano di espansione, e "non tiene conto dei potenziali di lungo periodo".

L'analisi del p/e (price/earnings), precisa ancora lo studio, indicherebbe un minimo del range più basso, di 215 milioni.

Sotto il profilo industriale, la strategia di espansione della società - che non esclude acquisizioni e vuole entrare nel mercato Nord americano - "potrebbe non dare i risultati sperati" e al limite costituire un rischio per i potenziali investitori.

La concentrazione dei ricavi (più di un terzo derivano dai primi tre clienti) non dovrebbe invece essere una particolare area di incertezza, visto che gli accordi di fornitura "durano tre/cinque anni e garantiscono una cerca visibilità dei ricavi", almeno nel medio termine.

Potenziale minaccia, sottolinea ancora l'analista, è la concorrenza asiatica, soprattutto per le cappe da cucina di fascia bassa.

I proventi dell'Ipo, come aveva dichiarato lo stesso AD Francesco Casoli, andranno anche a finanziare l'investimento in Messico e in Polonia: secondo la ricerca, nei prossimi tre anni su questi progetti verrannno investiti 26 milioni.

L'operazione dovrebbe essere un'Opvs. Post Ipo, sul mercato andrà il 35% crica.

La famiglia dell'AD, che attualmente possiede circa il 74%, manterrà il controllo mentre la partecipazione di Interbanca (7,3%) è destinata ad assottigliarsi notevolmente.
 
Sigaro Toscano punta a fatturato 2010 di 80 mln, non esclude Ipo
giovedì, 12 ottobre 2006

MILANO, 12 ottobre (Reuters) - Manifatture Sigaro Toscano, società che ha acquisito da British American Tobacco (BATS.L: Quotazione, Profilo) Italia per 95 milioni di euro il marchio del famoso sigaro, punta ad aumentare il fatturato a 80 milioni di euro nel 2010 da 60 milioni dell'anno scorso, portando l'Ebitda al 22-24% del fatturato dall'attuale 15-16%, e non esclude l'approdo in Borsa.

Lo ha detto Gaetano Maccaferri, vice presidente di Seci, la holding del Gruppo Maccaferri, che ha acquisito il marchio.

Nel capitale di Italiana Tabacchi, la holding che controlla Manifatture Sigaro Toscano, sono presenti Piero Gnudi e Luca Cordero di Montezemolo, con il 20% a testa.

Raccontando le ragioni dell'acquisizione da parte di una conglomerata che nel 2005 ha fatturato 921 milioni di euro (al netto del settore energia, dove ha degli accordi con Falck ed Edison (EDN.MI: Quotazione, Profilo)), Maccaferri ha sottolineato la necessità di "disinvestire nel settore agroalimentare" a causa dei limiti Ue sulla produzione di zucchero.

Al gruppo, infatti, fa capo Eridania Sadam, primo produttore italiano di zucchero. Così, forte di nuove risorse, Maccaferri è stato contattato da Bat Italia, per la quale il Toscano rappresentava un business marginale.

Sugli obiettivi di crescita della società, Maccaferri mette al primo posto "aumentare la quota di export sul fatturato, attualmente pari al 3%", mentre sul mercato italiano il Toscano vanta una quota dell'85%.

"Vogliamo tornare nei duty free", ha aggiunto il presidente di Manifatture Sigaro Toscano, rimarcando che, in una prima fase, gli investimenti saranno soprattutto di natura commerciale, per rilanciare il Toscano come marchio "dell'italian style".

In futuro, Manifatture Sigaro Toscano potrebbe quotarsi a Piazza Affari. "Potrebbe essere uno sbocco. La Borsa è un'ipotesi, ma non abbiamo un piano in questo senso", ha affermato Maccaferri, che non ha escluso l'apertura del capitale ad altri investitori, come fondi di private equity, "quando valuteremo le prospettive di crescita".

L'Ipo potrebbe essere uno sbocco più concreto e vicino per Officine Maccaferri, una delle società operative del gruppo, che, con un fatturato di circa 250 milioni, "ha dimensioni e struttura per puntare alla Borsa".
 
equity value Poltrona Frau visto a 260-300 mln da Ubm-studio
lunedì, 16 ottobre 2006

MILANO, 16 ottobre (Reuters) - In vista della quotazione allo Star, Poltrona Frau è stata valorizzata da Ubm 260-300 milioni a livello di equity, prima dell'aumento di capitale.

Lo si legge in una nota di ricerca resa disponibile a Reuters da fonti di mercato e preparata per il premarketing dalla banca d'affari, global coordinator insieme a Merrill Lynch.

Quest'ipotesi di valorizzazione "lascia spazio ad un ritorno del 10-20% in un anno e del 20-25% nel giro di due anni", calcola l'analista nella nota di ricerca.

I numeri, basati su multipli 2007 del settore arredamento e del settore lusso, sono supportati anche dal metodo dei flussi di cassa, che porterebbe a un'ipotesi di fair value di 267-300 milioni, prosegue. In base agli stessi calcoli, che implicano un P/E 2007 di 17,4-20 volte e un Ev/ebitda di 8,2-9,1 volte, emerge un EV fair di 370-410 milioni, per il gruppo specializzato in mobili d'alta gamma.

I multipli 2007 ipotizzati si collocano "nella fascia alta rispetto ai comparable dell'arredamento e nella parte bassa rispetto a quelli lusso", come scrive l'analista.

Per i primi è stato considerato un paniere molto ampio, che comprende colossi come Leggett & Platt (LEG.N: Quotazione, Profilo) e Steelcase (SCS.N: Quotazione, Profilo) ma anche gruppi più piccoli in termini di ricavi, come BoConcept (BOCONb.CO: Quotazione, Profilo) e Colefax (CFX.L: Quotazione, Profilo).

Tra i gruppi del lusso sono stati scelti invece Antichi Pellettieri (AP.MI: Quotazione, Profilo), Burberry (BRBY.L: Quotazione, Profilo), Coach (COH.N: Quotazione, Profilo), Geox (GEO.MI: Quotazione, Profilo), Hermes (HRMS.PA: Quotazione, Profilo), LVMH (LVMH.PA: Quotazione, Profilo), Tod's (TOD.MI: Quotazione, Profilo) e Bang&Olufsen (BOb.CO: Quotazione, Profilo).

CONTROLLO RESTA A CHARME

La quotazione non segnerà un passaggio di mano. "Il fondo Charme, che nel corso del 2006 è arrivato a possedere il 75% del capitale, manterrà più del 50% anche dopo la quotazione", scrive l'analista.

Ad oggi, un altro 23% è posseduto dal presidente del gruppo, Franco Moschini, mentre l'AD Giuliano Mosconi ha il 2% circa.

"Il flottante sarà di oltre il 35%, per consentire l'ingresso allo Star".

FORTE CRESCITA ATTESA, ANCHE CON INTERNAZIONALIZZAZIONE

Secondo le stime di Ubm, i ricavi potrebbero passare dai 278 milioni attesi per il 2006 a quasi 355 nel 2008, con Ebitda di 34 milioni quest'anno e appena meno di 60 tra due anni.

L'utile netto è visto in forte crescita: da 7,8 milioni nel 2006, a 22,5 nel 2008.

Il debito, balzato - dopo l'acquisizione di Cassina - dai 7,2 milioni del 2004 ad oltre 95 milioni, dovrebbe scendere a partire dall'anno prossimo, arrivando a 76 milioni nel 2008.

Gli introiti dell'operazione serviranno a "rafforzare la struttura patrimoniale e a sostenere la riorganizzazione del gruppo e i suoi piani di espansione all'estero".

Per il brand principale, però, l'accento sarà anche sul territorio italiano. "Sono previsti investimenti per potenziare la rete distributiva locale del marchio Poltrona Frau, che nel 2008 potrebbe coprire quasi la metà del fatturato consolidato", si legge infatti nella ricerca.

"I negozi monobrand in Italia dovrebbero raddoppiare, da 36 a 60-70, nel giro dei prossimi due anni".

Soprattutto sviluppo all'estero per Cassina ed Alias, quest'ultima concentrata in Asia; meno dinamici i piani per Cappellini, che "necessita di una razionalizzazione" in termini di offerta.

In generale, oggi il 39,5% del fatturato consolidato deriva dall'Italia, ma il peso del nostro Paese scenderà al 36% nel 2008. Un 40% del giro d'affari verrà generato in altri Paesi europei ed un altro 13% in Asia. Le Americhe contribuiranno per l'11% circa, dall'attuale 12%.
 
Poltrona Frau riceve via libera di Borsa Italiana
lunedì, 23 ottobre 2006


MILANO, 23 ottobre (Reuters) - Poltrona Frau ha ricevuto il via libera di Borsa Italiana, che ha disposto l'ammissione alle negoziazioni sul mercato telematico azionario. Lo dice una fonte vicina alla società.

I global coordinator dell'operazione, che porterà il gruppo di arredamento allo Star, sono Ubm e Merrill Lynch.

Il fondo Charme, che ad oggi possiede il 75% del capitale, manterrà più del 50% anche dopo la quotazione.

Ad oggi, un altro 23% è posseduto dal presidente del gruppo, Franco Moschini, mentre l'AD Giuliano Mosconi possiede il 2% circa.
 
Banca Generali ammessa a negoziazioni su Mta - Borsa spa
lunedì, 23 ottobre 2006


MILANO, 23 ottobre (Reuters) - Banca Generali è stata ammessa alle negoziazioni di Borsa sull'Mta.

Lo rende noto Borsa spa in un avviso aggiungendo che la data di inizio delle negoziazioni sarà stabilita con successivo provvedimento.

Gli sponsor dell'operazione sono Mediobanca e Banca Akros, si legge nell'avviso. Mediobanca è anche global coordinator dell'ipo insieme a Goldman Sachs.

Secondo uno studio preparato per il pre-marketing e ottenuto da Reuters qualche giorno fa, la valutazione della società del gruppo Generali (GASI.MI: Quotazione, Profilo) si aggira intorno a 1-1,2 miliardi di euro.
 
RDB sceglie Caboto e BNP come global coordinator
lunedì, 23 ottobre 2006

MILANO, 23 ottobre (Reuters) - Rdb, gruppo specializzato in prefabbricati e componenti per l'edilizia residenziale, ha scelto Caboto e BNP Paribas come co-global coordinator e sponsor dell'Ipo che la porterà allo Star.

Lo ha detto il presidente Giampio Bracchi, a margine della presentazione dei dati AIFI sul primo semestre.

Bracchi, che presiede anche l'associazione del private equity, ha dichiarato che "l'Ipo è prevista prima di maggio" e che RDB è "attualmente impegnata in una campagna acquisizioni", ma non ha fornito ulteriori dettagli.
 
Elica ammessa a negoziazioni su Mta - avviso Borsa Italiana
lunedì, 23 ottobre 2006


MILANO, 23 ottobre (Reuters) - Elica, società marchigiana specializzata in cappe per cucina, è stata ammessa alle negoziazioni di Borsa sull'Mta.

Lo si legge in un avviso di Borsa Italiana.

Co-global coordinator dell'Ipo, che dovrebbe portare la società sul segmento Star a novembre, sono Ubm e JP Morgan.

Secondo una ricerca della stessa JP Morgan, circolata in fase di premarketing e resa disponibile a Reuters da fonti di mercato qualche giorno fa, la società è stata valorizzata indicativamente 325-400 milioni a livello di equity.
 
equity Gas Plus valorizzato da Caboto 295-335 mln - studio
martedì, 7 novembre 2006


MILANO, 7 novembre (Reuters) - Gas Plus viene valorizzata da Caboto, global coordinator dell'Ops insieme a Merrill Lynch, 295-335 milioni a livello di equity, prima dell'aumento di capitale.

Lo si legge nella ricerca che la banca ha preparato per il premarketing, resa disponibile a Reuters da fonti di mercato.

Caboto ha lavorato sia col metodo dei flussi di cassa sia con i multipli, confrontando la matricola con colossi di medio-grandi dimensioni come Repsol (REP.MC: Quotazione, Profilo) o Statoil (STL.OL: Quotazione, Profilo) e con società decisamente più piccole, come Forest Oil (FST.N: Quotazione, Profilo) o Cabot Oil (COG.N: Quotazione, Profilo).

Come vantaggio competitivo, la banca sottolinea l'elevata generazione di cash flow, mentre come area di debolezza emergono "le dimensioni limitate dal punto di vista dei volumi, che rendono più difficile il processo negoziale".

Nel periodo 2006-2009, si legge ancora, la società prevede di investire circa 160 milioni, di cui "70 per l'attività di esplorazione e produzione, 82 per i siti di stoccaggio (...) e il resto per la distribuzione".

Ancora, coi proventi dell'Ipo la società "investirà in attività di ricerca idrocarburi in Italia, UK ed Albania".

Gas Plus ha depositato il filing per la quotazione lo scorso 4 agosto. Secondo quanto aveva dichiarato in estate una fonte vicina alla società, l'aumento di capitale dovrebbe essere "intorno al 25% del valore attuale".

L'Ipo, dice una fonte finanziaria, "è attesa alla fine di novembre, autorità permettendo".
 

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