ETF Ishares Msci Turkey (1 Viewer)

IlPorcospino

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Forex Pros – Le Borse asiatiche hanno registrato forti cali nella giornata di giovedì, a causa della probabile speculazione che potrebbe derivare dalle misure di inasprimento monetario previste dalla Cina; i gruppi finanziari giapponesi vanno a picco in seguito ai deludenti rapporti degli utili rilasciati da Goldman Sachs.
Durante la fase finale degli scambi asiatici, l’indice Hang Seng di Hong Kong è crollato dell’1,82%, il Kospi Composite della Corea del Sud perde lo 0,43%, mentre l’indice giapponese Nikkei 225 crolla dell’1,13%.
I dati ufficiali mostrano che il prodotto interno lordo della Cina è aumentato del 9,8% nel quarto trimestre, superando le aspettative di crescita del 9,3%. Una relazione specifica ha mostrato che l'inflazione è aumentata del 4,6% a dicembre, alimentando la speculazione che potrebbe derivare dalle manovre per combattere l'inflazione e raffreddare l'economia.
Nel frattempo, le quote degli istituti di credito giapponesi hanno avuto scarsi risultati, in seguito alla comunicazione di utili inferiore al previsto del gruppo Goldman Sachs.
Le azioni del principale finanziatore Mitsubishi UFJ sono scese dell’1,09%, il rivale Mizuho Financial Group ha visto le azioni crollare dell’1,74%, mentre le quote della seconda banca Sumitomo Mitsui Financial Group sono crollato 1,64%.
Nel frattempo, le azioni del settore delle materie prime sono scese sull’onda del ritiro dei prezzi di petrolio w metalli.
Le azioni del principale esportatore nipponico di petrolio, Inpex crollano dell’ 1,72%, il gruppo minerariopiù importante del paese, Sumitomo Metal Mining, perde lo 0,64%, mentre le azioni di Mitsubishi Corporation, il principale fornitore di materie prime nipponio scivola dello 0,92%
Ad Hong Kong, le azioni nei settori finanziario ed energetico hanno registrato grandi. Petrocina, colosso del petrolio e del gas va giù del 2,00%, i rivali di China Shenhua Energy crollano del 3,63%.
Nel frattempo, le azioni di Bank of China Hong Kong crollano dell’1,70%, il più grande assicuratore del paese Ping An parti ha le azioni perdere il 2,85%, mentre le quote del principale gruppo cinese, China Construction Bank sono crollate del 2,49%.
Negli altri mercati l’indice australiano S & P / ASX 200 I è sceso dell’1,05% sull’onda delle perdite delle materie prime. BHP Billiton, principale gruppo minerario mondiale scende dell’ 1,87%, il rivale Rio Tinto ha visto le azioni precipitare del 2,34%, mentre Newcrest Mining, produttore di oro ha visto un crollo delle azione del 2,02%.
Giovedì, le azioni del gruppo metallurgico Fortescue Metals sono precipitate a -7,79% dopo che la Temasek, società di investimenti Singapore, ha dichiarato di aver venduto l'intera partecipazione detenuta nella società australiana per circa 877 milioni di dollari australiani.
Intanto i mercati azionari europei sono in ribasso: futures Euro Stoxx 50 -0,38%, futures CAC 40 -0,20%, il futures FTSE 100 -0,28%, futures Dax future - 0,29%.
Nel corso della giornata, la Banca centrale europea pubblicherà il suo bollettino mensile. Gli Stati Uniti pubblicheranno un rapporto settimanale sulle richieste di indennità disoccupazione, insieme ai dati ufficiali sulle vendite di case esistenti e una relazione sull’attività manifatturiera di Philadelphia.
 

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14:31 20/01/2011
Turchia: Banca centrale taglia tassi di 0,25 pt a 6,25%,minimo record

Istanbul,20 gen - La Banca centrale turca ha tagliato, a sorpresa, i tassi di interesse repo settimanali di 0,25 punti base al 6,25%. Si tratta di un minimo record. E' quanto si legge nel sito web dell'istituto centrale. A dicembre il taglio del costo del denaro era stato motivato dalla Banca con l'obiettivo di frenare un grande afflusso di investimenti speculativi da parte di Usa, Gran Bretagna ed Eurolandia in cerca di maggiori rendimenti. Il Pil turco e' cresciuto dell'8,9% nei primi nove mesi dell'anno scorso. L'espansione del Paese e' sostenuta da tassi di interessi molto bassi, che la Banca ha tagliato 15 volte dall'ottobre 2008. Red-pal-Y- 20-01-11 14:31:03 (0227) 3
 

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Prendo da un altro 3d di questo forum ove si svolge un dibattito interessante:

Cosa accadeva il 28 ottobre 2010 (quando il cambio eurtry = 1,95)?
IlSole24Ore : «Il mondo è pieno di liquidità che cerca buoni tassi di interesse e oggi li trova in Turchia dove un deposito bancario viene remunerato all'8 per cento. Così assistiamo a un carry trade dove gli operatori si indebitano in dollari o in euro e investono in Turchia»
ma
«L'aumento degli investimenti stranieri in Borsa o in bond turchi può portare a un rafforzamento della lira danneggiando bilancia commerciale e partite correnti, per questo molti industriali turchi chiedono di scoraggiare gli investimenti stranieri "a breve" come ha fatto il Brasile e la Thailandia»

Infatti, la BC turca ha ridotto i tassi, ciò ha portato il cambio eurtry = 2,13/2,15, ma per ora lì rimane e non progredisce, perché? La borsa ha avuto un tracollo perché sono venuti meno gli investimenti stranieri, la bolletta energetica del gas russo è aumentata, l’inflazione potrebbe entrare in una fase instabile come in altri paesi emergenti.

Giontra:
Turchia: Banca centrale taglia tassi di 0,25 pt a 6,25%,minimo record
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Istambul,20 gen - La Banca centrale turca ha tagliato, a sorpresa, i tassi di interesse repo settimanali di 0,25 punti base al 6,25%. Si tratta di un minimo record. E' quanto si legge nel sito web dell'istituto centrale. A dicembre il taglio del costo del denaro era stato motivato dalla Banca con l'obiettivo di frenare un grande afflusso di investimenti speculativi da parte di Usa, Gran Bretagna ed Eurolandia in cerca di maggiori rendimenti. Il Pil turco e' cresciuto dell'8,9% nei primi nove mesi dell'anno scorso. L'espansione del Paese e' sostenuta da tassi di interessi molto bassi, che la Banca ha tagliato 15 volte dall'ottobre 2008.
e credo che sia da ricercare qui il motivo dell'indebolimento del Try vs Euro.
E' possibile che ora il cambio si stabilizzi intorno a questi valori
fino a quando non si capirà come si comporterà l'inflazione,
in pratica fino a quando non si capirà se la BC avrà ancora margine per mettere
in atto la sua politica,
peraltro chiara nelle parole del governatore.

Altra fonte di riflessione sta in quest'altra contraddittoria notizia:
Turchia, Babacan sostiene il taglio dei tassi di interesse Lunedì 24 Gennaio 2011 14:16
Il ministro dell’Economia di Ankara, Ali Babacan, è intervenuto sulla stampa internazionale per sostenere la decisione della Banca centrale di ridurre i tassi di interesse dal 6,5% al 6,25%. Secondo il ministro, questa misura è stata adottata per attrarre nuovi investimenti dall’estero e presto potrebbe essere seguita da altri interventi con la stessa finalità. Per Babacan però, i tassi di interesse non possono scendere sotto questa soglia, per non scoraggiare i consumi interni........

Si tratta di capire quale sia il punto di equilibrio tra il Repo e la crescita dei consumi.
In attesa di capire ciò, secondo me è meglio astenersi dal prendere una posizione definita.........
......anche se sono tentato di vendere l'obbligazione, dove sono in gain, senza cambiare Try con Euro, in attesa degli eventi.

IlSole24Ore 27-1-2011
Daniel Gros invece punta il dito sul deficit delle partite correnti: «Tra gli emergenti bisogna distinguere tra chi ha un surplus di risparmio nazionale che aiuta in caso di crisi e chi entra nella zona di surriscaldamento come la Turchia, che ha un deficit delle partite correnti attorno al 6% del pil che è la soglia d'allarme - dice l'economista tedesco direttore del Centre for European Policy Studies a Bruxelles.
 

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Turchia, l'inflazione salirà al 5,9% nel 2011
Mercoledì 26 Gennaio 2011 18:46
La Banca centrale turca ha diffuso le previsioni sull'andamento dei prezzi per il nuovo anno. Secondo il governatore dell'istituto, Durmu' Y'lmaz, l'inflazione oscillerà tra il 4,5% e il 7,3%, attestandosi mediamente durante il 2011 al 5,9%.
Per Y'lmaz, la revisione al rialzo delle previsioni è dovuta alla crescita del prezzo dei generi alimentari e dei servizi. Un andamento destinato a protrarsi anche nel 2012, a causa del previsto aumento del prezzo del petrolio. Intanto arrivano cattive notizie sul fronte del diritti. Secondo un rapporto del Consiglio d'Europa sulle donne impegnate in agricoltura, in Turchia il 77% delle addette del settore non viene pagato. Tra le maggiori difficoltà per l'affermazione delle lavoratrici agricole, c'è il loro altissimo tasso di analfabetismo, attestatosi nel 2008 all'87%, in aumento rispetto agli anni precedenti.
 

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Turkish lira, bonds feel inflation outlook pain
Published: Wednesday, 26 Jan 2011 | 12:06 PM ET Text Size
ISTANBUL, Jan 26 (Reuters) - Turkey's lira and bonds saw further losses on Wednesday, as foreign investors reacted to the central bank's forecast of higher inflation, but equities rebounded, helped by technical buying and gains for banks. The yield on the benchmark Nov. 7, 2012 bond closed at 7.65 percent, up from a previous close of 7.59 percent, but rose as high as 7.81 percent in Thursday trade. The lira weakened to 1.5760 against the dollar after a previous close of 1.5669. Traders said the market was still cautious after the central bank raised its inflation forecast on Tuesday, and unclear about future policy moves. Speaking from Davos, Turkish Central Bank Governor Durmus Yilmaz said on Wednesday he is aware of the impact the bank's recent measures have had on the lira's exchange rate and that foreigners have sold off the currency. Economy Minister Ali Babacan said outflows of short-term foreign capital had been significant. However, markets think the central bank will tolerate further currency weakness in a bid to avert overheating risk, even if this could push inflation higher. The central bank, in a surprise policy shift last month, cut interest rates to make yields less attractive to hot money inflows and raised required reserve ratios to drain excess liquidity and curb credit growth. The bank would like to limit loan growth to 20-25 percent, after credits grew a heady 34 percent last year, fuelling a domestic demand boom. "The central bank remains intent on restricting credit growth, and it will do anything in its power to make sure this happens... we thus recommend remaining sidelined," said analyst Simon Quijano-Evans at Cheuvreux in a note. The December trade balance data due on Friday would be a key market focus, and provide further indications on the pace of current account deterioration, he said. The trade gap is forecast at $8.15 billion, rising from $7.68 billion the previous month. SHARES RECOVER The main Istanbul share index closed 1.24 percent higher at 65,960 points, outperforming the MSCI emerging equities index which was up 0.6 percent. "We expect a slight rebound after a selling spree three days in a row on technical grounds but we still think that it is early to increase exposure in equities," Tera brokers wrote. Bank shares rose 1.3 percent, with Halkbank gaining 5 percent to 12.70 lira after Goldman Sachs raised its rating on the state-controlled lender to "buy" from "neutral", saying its valuation still showed growth potential. "We do not anticipate a secondary public offering this year and therefore an overhang does not present an imminent risk in our view," Goldman said. Turkey's lenders expect the central bank's moves to hit their margins and have already started to raise their loan rates in response.
 

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E' un salasso anche oggi; anche le altre borse degli emergenti non vanno tanto bene. Ma qui si somma l'effetto della forte svalutazione del try in atto. Tengo ancora e non vendo, ma sono all'erta.
 

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Turkey’s main stock index fell in its biggest slump two months on concern political unrest in the Middle East and North Africa will cut exports further after the country’s December trade gap widened to a record.
The main ISE National 100 index lost 2.9 percent, heading for the biggest slide since Nov. 29, to 63,159.65 at 5:03 p.m. in Turkey, less than 30 minutes before the close of trading. The index is down 4.2 percent this week, erasing its 2011 gains. Yields on benchmark two-year bonds rose 28 basis points to 8.19 percent, the highest since Aug. 12, according to the RBS Istanbul index of benchmark two-year bonds. The lira depreciated 1.8 percent to 1.6091 per dollar, a fourth day of losses, heading for its weakest close since June 7.
“The rising Middle East tensions are affecting the market,” Bali Ekin, head of trading at Credit Europe Bank NV in Amsterdam, wrote in e-mailed comments.
Some $2 billion of Turkish investments would be put at risk by continuing instability in Egypt, Hurriyet newspaper reported. Total trade volume with Egypt is $4 billion, and 250 Turkish companies are active in the country, it said. Turkish exports to North Africa and the Middle East were $30.361 billion in 2010, or 26 percent of total, according to the statistics agency.
The trade deficit was $8.7 billion in December, the biggest since compilation of the data began in 1984, and compares with a gap of $5 billion a year earlier.
Concern the Treasury may struggle to attract demand at a debt auction scheduled for Jan. 31 contributed to sales of shares in banks, which are the biggest holders of government securities.
Bond Auction
“Monday’s auction is creating a lot of tension and the Treasury has a heavy debt redemption program for the coming period,” Suha Yaygin, deputy chief of emerging markets at Toronto-Dominion Bank in London, said in e-mailed comments today.
Officials at the Treasury’s press office in Ankara declined to comment on newspaper reports that it may cancel some of its planned debt sales.
Three stocks on the ISE 100 rose and 96 retreated. Turkiye Garanti Bankasi AS dropped 4.6 percent to 7.02 lira, its lowest since July. Akbank TAS fell 2.9 percent to 7.44 liras. :wall:
 

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Turkish Trade Minister Zafer Caglayan summoned executives with investments or links to Egypt and Tunisia to discuss anti-government protests in North Africa.
The “crisis meeting” will take place tomorrow in Ankara and discuss possible steps to protect the interests of Turkish companies, Caglayan said today in an e-mailed statement. It didn’t give any details.
Turkish companies have approaching $2 billion in investments in Egypt, where they employ about 50,000 people, Caglayan said. All Turkish investment in the country is “on hold” as executives follow the seventh day of protests in Egypt against President Hosni Mubarak, Rona Yircali, head of the Turkish Foreign Economic Relations Board said today.
Turkish construction companies have taken on about $600 million in work in Egypt and are involved in the building of new terminals at Cairo airport, Caglayan’s statement said. There are 205 Turkish firms active in Egypt and 107 Egyptian companies in Turkey, he said.
Yircali said the board had asked Turkey’s export support bank to provide political risk insurance to companies active in Egypt.
Turkish 2010 exports to Egypt were $2.3 billion and imports from Egypt $926 million, Caglayan said.
 

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