Imark
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La prossima apertura dei cambi confermata dalle parole del Governatore della BC islandese.
I recenti sviluppi macroeconomici, la decisione della Suprema Corte in ordine alla validità dei contratti riguardanti i tassi di interesse applicabili dalle banche nazionali sui mutui espressi in valute estere (una decisione contraria avrebbe reso necessario un secondo bailout del sistema bancario) e la prossima revisione del FMI circa la conformità della situazione islandese agli impegni assunti con il fondo integrano le condizioni per iniziare ad alleggerire le restrizioni sul cambio della ISK.
Proprio in vista di tale avvenimento, Islandsbanki (dal cui report daily è estratto il commento in calce) ritiene che il taglio ai tassi di interesse operato ieri dalla BC e pari a 0,75 punti pct sia stato inferiore alle attese (per un taglio in un range compreso fra 0,75% ed 1,50%), così da conservare alla BC qualche munizione da spendere per cercare di fronteggiare una uscita di capitali troppo consistente dall'ISK.
Con la stessa ragione, ossia la prossima (almeno parziale) riapertura dei cambi, in altra parte del commento di ieri, Islandbanki ritiene di giustificare il marcato calo di prezzo dei TdS islandesi nonché dei titoli dell'Agenzia per i Mutui Immobiliari (HFF, di proprietà dello stato).
I recenti sviluppi macroeconomici, la decisione della Suprema Corte in ordine alla validità dei contratti riguardanti i tassi di interesse applicabili dalle banche nazionali sui mutui espressi in valute estere (una decisione contraria avrebbe reso necessario un secondo bailout del sistema bancario) e la prossima revisione del FMI circa la conformità della situazione islandese agli impegni assunti con il fondo integrano le condizioni per iniziare ad alleggerire le restrizioni sul cambio della ISK.
Proprio in vista di tale avvenimento, Islandsbanki (dal cui report daily è estratto il commento in calce) ritiene che il taglio ai tassi di interesse operato ieri dalla BC e pari a 0,75 punti pct sia stato inferiore alle attese (per un taglio in un range compreso fra 0,75% ed 1,50%), così da conservare alla BC qualche munizione da spendere per cercare di fronteggiare una uscita di capitali troppo consistente dall'ISK.
Con la stessa ragione, ossia la prossima (almeno parziale) riapertura dei cambi, in altra parte del commento di ieri, Islandbanki ritiene di giustificare il marcato calo di prezzo dei TdS islandesi nonché dei titoli dell'Agenzia per i Mutui Immobiliari (HFF, di proprietà dello stato).