Ma è un'altra lettera ancora oltre a quella di due giorni fà??
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MF
Opa Jolly, Schroders scrive a Cardia
Il fondo contesta la mancanza di una valutazione aggiornata sugli immobili del gruppo.
L'investment company non consegna il 10% all'offerta di Nh in scadenza oggi. Mentre D'Avanzo conferisce il 5% in vista di accordi futuri. L'obiettivo resta il delisting della quotata
Schroders si appella alla Consob per la vicenda legata all'opa su Jolly hotels, in scadenza oggi. Con un obiettivo: far sì che il gruppo alberghiero resti quotato anche in futuro per partecipare alla creazione di valore della società. Per contro, Achille D'Avanzo ha deciso di conferire all'offerta il 5% del gruppo di Valdagno, sperando in collaborazioni industriali con gli spagnoli capitanati da Gabriele Burgio.
L'investment company londinese, azionista di Jolly hotels con il 10%, nella lettera inviata lo scorso 16 aprile alla Commissione guidata da Lamberto Cardia ha contestato due questioni in particolare. Innanzitutto il fatto che gli spagnoli di Nh hoteles (insieme a Intesa Sanpaolo e alla Joker di Favrin-Zanuso) prima del lancio dell'opa a 25 euro sull'azienda di Valdagno non abbiano effettuato una valutazione aggiornata (rispetto a quella contenuta nel bilancio) del patrimonio immobiliare della Jolly, che secondo Schroders vale circa 750 milioni.
In secondo luogo, il fondo rappresentato da Angelo Manca, che ha deciso di prendere una posizione dopo anni di silenzi, ha giudicato l'intenzione di voler delistare la quotata (progetto peraltro mai nascosto da Burgio), anche con un'opa pressoché deserta e il mantenimento di un flottante al 10%, un'operazione non in regola con le norme vigenti sul mercato. Inutile dire che Schroders, gruppo di portata internazionale con 190,8 miliardi di euro di patrimonio e azionista della Jolly hotels dal 2000 (azioni in carico a un prezzo inferiore ai 7 euro), non conferirà le azioni all'opa ma, anzi, vorrà restare socio del gruppo alberghiero anche in caso di delisting. Il fondo, che gestisce risorse per circa 80 milioni di euro, può investire fino al 10% in società non quotate.
Questo tipo di scenario non dispiacerebbe a Nh: il colosso spagnolo sborserebbe infatti meno soldi in sede di opa e riuscirebbe a portare più velocemente tutte le attività italiane in un'unica scatola, attraverso la fusione della Jolly hotels con una holding fuori dal listino (Grande Jolly o Nh Italia).
Intanto D'Avanzo, numero uno del gruppo immobiliare Solido, ha deciso ieri di consegnare all'offerta promossa dal colosso immobiliare di Madrid il pacchetto del 5% di Jolly, in attesa di future partnership industriali. ´Ci sono tutte le premesse per creare progetti insieme', ha spiegato a MF D'Avanzo, ´siamo pronti a reinvestire risorse nelle iniziative intraprese dal board'.
Da Madrid sono ancora fiduciosi sulla chiusura dell'offerta pubblica di acquisto, anche se fino a ieri era stato conferito solamente il 15,9% delle azioni oggetto di offerta, che corrisponde al 4% sul totale. Grande Jolly, il veicolo attraverso cui è stata lanciata l'opa, può comunque già contare su un 80%, considerando la quota in possesso, pari al 75%, e il 5% del gruppo immobiliare Solido. (riproduzione riservata)
MF - Mercati Globali
Numero 077, pag. 13 del 18/4/2007
Autore: Livia Zancaner