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Forumer storico
Cazzola, neopromosso in A con il suo Bologna...
Cazzola, neopromosso in A con il suo Bologna,
ha sottolineato la necessità per le società
italiane di avere uno stadio di proprietà.
Il piano della Juventus è quello più avanti nella realizzazione:
La nuova Juventus ha ridimensionato l'idea faraonica dell'ex
amministratore Antonio Giraudo, ma è stata la più rapida
tra le big ad abbracciare il progetto "nuovo stadio".
Con una spesa di 130 milioni - 75 investiti dal colosso
sportivo Sportfive, 30 chiesti in mutuo al Credito sportivo
e 25 spesi per l'acquisto dal Comune dei diritti di superficie
- al posto del "Delle Alpi" si costruirà uno stadio senza pista
di atletica da 40.700 posti, 120 dei quali dedicati a palchi vip.
L'esterno sarà bianco e nero, il colore delle lamine utilizzato.
All'interno palestre e ristoranti. Lavori al via tra un anno,
partita inaugurale già segnata per giugno 2011.
La Sportfive gestirà il "naming right", ovvero i diritti ricavati
dallo sponsor che darà il nome al nuovo Delle Alpi, per i successivi 12 anni.
Sul modello inglese, le squadre italiane diventeranno proprietarie dei rispettivi campi.
Al via 20 società. Juve e Siena entro Euro 2012, che potrebbe emigrare in Italia.
Polivalente, verde e remunerativo
è il momento dello stadio di club
Impianti avveniristici aperti 7 giorni su 7.
Il Governo è pronto a inserirli tra le "Grandi opere"
Oggi sono venti le società professionistiche pronte a costruirsi l'impianto di proprietà. Entro quattro anni - prima del 2012, quindi dovrebbero fare in tempo a completare l'opera in due: la Juventus di Cobolli Gigli e il Comune di Siena per conto della società. Subito dopo arriveranno i nuovi stadi di Udinese, Sampdoria e Palermo.
Quello degli impianti di calcio privati - di proprietà dei club, appunto - è un
affare da 2-3 miliardi di euro, un giro non lontano da quello garantito
dall'edificazione del Ponte di Messina (4,7 miliardi il costo preventivato).
A giorni Cardinaletti illustrerà al ministro Giulio Tremonti e al
sottosegretario allo Sport Rocco Crimi le "grandi opere del
calcio" possibili grazie al nuovo piano commerciale del suo
Credito sportivo, l'ultima banca pubblica italiana. Il manager
chiederà il varo di una legge quadro che, riprendendo i due
disegni in viaggio nella precedente legislatura, posizioni il
business stadi sul binario dell'urgenza.
http://www.repubblica.it/2008/05/sezioni/sport/calcio/nuovi-stadi/nuovi-stadi/nuovi-stadi.html
.
Cazzola, neopromosso in A con il suo Bologna,
ha sottolineato la necessità per le società
italiane di avere uno stadio di proprietà.
Il piano della Juventus è quello più avanti nella realizzazione:

La nuova Juventus ha ridimensionato l'idea faraonica dell'ex
amministratore Antonio Giraudo, ma è stata la più rapida
tra le big ad abbracciare il progetto "nuovo stadio".
Con una spesa di 130 milioni - 75 investiti dal colosso
sportivo Sportfive, 30 chiesti in mutuo al Credito sportivo
e 25 spesi per l'acquisto dal Comune dei diritti di superficie
- al posto del "Delle Alpi" si costruirà uno stadio senza pista
di atletica da 40.700 posti, 120 dei quali dedicati a palchi vip.
L'esterno sarà bianco e nero, il colore delle lamine utilizzato.
All'interno palestre e ristoranti. Lavori al via tra un anno,
partita inaugurale già segnata per giugno 2011.
La Sportfive gestirà il "naming right", ovvero i diritti ricavati
dallo sponsor che darà il nome al nuovo Delle Alpi, per i successivi 12 anni.
Sul modello inglese, le squadre italiane diventeranno proprietarie dei rispettivi campi.
Al via 20 società. Juve e Siena entro Euro 2012, che potrebbe emigrare in Italia.
Polivalente, verde e remunerativo
è il momento dello stadio di club
Impianti avveniristici aperti 7 giorni su 7.
Il Governo è pronto a inserirli tra le "Grandi opere"
Oggi sono venti le società professionistiche pronte a costruirsi l'impianto di proprietà. Entro quattro anni - prima del 2012, quindi dovrebbero fare in tempo a completare l'opera in due: la Juventus di Cobolli Gigli e il Comune di Siena per conto della società. Subito dopo arriveranno i nuovi stadi di Udinese, Sampdoria e Palermo.
Quello degli impianti di calcio privati - di proprietà dei club, appunto - è un
affare da 2-3 miliardi di euro, un giro non lontano da quello garantito
dall'edificazione del Ponte di Messina (4,7 miliardi il costo preventivato).
A giorni Cardinaletti illustrerà al ministro Giulio Tremonti e al
sottosegretario allo Sport Rocco Crimi le "grandi opere del
calcio" possibili grazie al nuovo piano commerciale del suo
Credito sportivo, l'ultima banca pubblica italiana. Il manager
chiederà il varo di una legge quadro che, riprendendo i due
disegni in viaggio nella precedente legislatura, posizioni il
business stadi sul binario dell'urgenza.
http://www.repubblica.it/2008/05/sezioni/sport/calcio/nuovi-stadi/nuovi-stadi/nuovi-stadi.html

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