segnalo Tremari, soprattutto per f4f
La crisi Il progetto
Tremonti e il G8: il mio team di giuristi
per riscrivere le regole
Nella commissione Enrico Letta, Giulio Napolitano, Guido Rossi e Visentini jr
......
La seconda proposta, che Tremonti aveva elaborato nel 2004, prima di «essere dimesso», e che è stata approvata all’unanimità al vertice di Villa Madama del febbraio scorso, è un nuovo «global legal standard». «In sostanza, a partire dagli Anni Novanta, gli Stati hanno rinunciato a fare gli Stati—è la valutazione del ministro —. Hanno permesso che una funzione sovrana come la funzione monetaria fosse trasferita alle banche, dando alle banche private il potere di battere moneta. Una moneta "cattiva", parallela a quella buona, una moneta stampata sul nulla». Da un lato la globalizzazione ha creato enormi squilibri, perché ha mosso enormi masse di capitali, lavoro, informazioni, dall’altro lato non ha compensato con un equivalente standard di regole; è stato così che la forza del mercato ha sovrastato la forza del diritto.
Al vertice del 2004 di Boca Raton, Florida, Tremonti aveva portato le mappe delle varie Tortuga in giro per il mondo, i «kingdom of anomia», regni dell’anomia, aree senza diritto; paradisi non solo e non tanto fiscali, quanto legali; piazze nelle quali si poteva fabbricare un capitalismo parallelo, fatto fuori dalle regole. «Mentre il mercato diventava globale, il diritto restava locale, e non solo; dove restava locale cedeva quote del suo potere con la deregulation, ma soprattutto consentiva la formazione di arcipelaghi giuridici che avevano la forma ma non la sostanza del diritto, giurisdizioni la cui unica regola era quella di non avere regole.
Ora si capisce perché la Goldman Sachs fosse diventata forte come nel Trecento i Templari. E, nel regno dell’anomia, così come gli Stati hanno ceduto quote di potere, allo stesso modo i giuristi hanno ceduto rispetto agli economisti».
Il Tremonti che parafrasa Schmitt, che traduce il silete, iureconsultes in «tacete, economisti», vede nel declino della «pseudoscienza » o della «triste scienza» economica e nel ritorno della «scienza eterna del diritto» il segno di un mondo che ritrova un equilibrio, e che recupera i grandi principi del diritto. «Il pendolo del potere culturale e della visione politica si sposta dal mercato al diritto, dagli interessi alle regole»; e non a caso porta alla Casa Bianca un giurista già direttore della Law Review di Harvard. In vista del G7-G8, Tremonti ha coinvolto l’Ocse. La Commissione europea. E appunto il gruppo di cui fanno parte Napolitano jr e Visentini jr che ha due mandati di base. Sostenere il lavoro degli sherpa del governo per il vertice della Maddalena. E quello che Tremonti definisce «un sogno in più». La bozza di un «codice cosmopolita kantiano», che non si limiti alla finanza ma si apra alle questioni della proprietà, delle società, della trasparenza, della vigilanza, dell’anti- corruzione, della lealtà fiscale. La commissione si è già riunita alcune volte — la prossima è prevista tra una settimana —, mentre è sempre continuato lo scambio di materiali via mail. L’esito dei lavori — che sarà presentato e discusso in parallelo alla Maddalena, in un incontro internazionale a Roma, «culla del diritto», in una «sede solenne»—non sarà ovviamente un sistema di regole dettagliato, ma un insieme di principi, una sorta di «Manifesto del diritto futuro ». Espressione in cui non è impossibile sentire un’eco del Manifesto futurista di cent’anni fa: idee d’avanguardia, di «sconfinata ambizione », per un mondo in cui nulla è destinato a restare come prima.
http://www.corriere.it/politica/09_...1de-82af-00144f02aabc.shtml?fr=box_primopiano