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Tsunami Trump: Spezzerà l'Europa? Quali soluzioni per l'Italia? USAID kaputt! (10/02/2025)​

 

Soros e la USAID: un matrimonio diabolico​

Le ultime settimane sono state caratterizzate da manifestazioni di dissenso nei confronti dell'amministrazione Trump. Dagli attacchi vandalici alle Tesla in giro per strada agli incendi degli stabilimenti industriali della stessa casa automobilistica, il sentimento contrario e di protesta sta emergendo con una certa violenza.
Non solo, ma due fine settimana fa abbiamo sentito dai canali informativi ufficiali che in gran parte delle grandi città americane erano scesi in piazza manifestanti per esprimere il loro dissenso nei confronti di Trump.
Giornali, telegiornali e giornalisti hanno subdolamente fatto intendere che tutte queste cose sono squisitamente “spontanee”.

Lasciatemi essere campanilista nei confronti del lavoro che svolgo su queste pagine (virtuali): senza la voce analitica di uno come me, non ci sarebbe scampo dai megafoni della propaganda mainstream; spazi divulgativi come i miei dovrebbero essere supportati affinché possano continuare a operare nonostante i venti contrari provenienti da mancanza di sponsor e dalla facilità con cui potrebbero essere perfidamente silenziati (“shadow ban”, spinta più in basso nei risultati di ricerca, ecc. cosa già accaduto dal 2021 al 2024). Detto questo, ecco servita l'ennesima confutazione dell'informazione generalista: si scopre infatti che c'è coordinamento nel sottobosco dell'estrema sinistra per quanto riguarda la devastazione mirata di Tesla. Non solo, ma ciò vale anche per le altre manifestazioni di protesta contro Trump e la sua amministrazione, in America e nel resto del mondo (oltre alle “rivoluzioni colorate” in Georgia, Moldavia, Serbia, Romania).
Infatti la realtà è ben diversa da quella disegnata e diffusa dai canali d'informazione ufficiali.
Sto esagerando?
Allora leggetevi questo lungo articolo del Time dove si riporta, prove estese alla mano, l'esistenza di una rete sotterranea di coordinamento e finanziamento facente riferimento alla sinistra e allo Stato profondo.

Lo smantellamento della USAID, quindi, e il licenziamento di fannulloni nella macchina pubblica sono passi nella giusta direzione. Sebbene lo Stato profondo non resterà a guardare, un pubblico attento e con spirito critico nei confronti di ciò che legge è essenziale affinché esso non riacquisti forza e attiri dalla sua parte anche chi è stato accuratamente fuorviato da un'informazione mainstream distorta e (convenientemente) omissiva.



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