LA CURVA PiU' BELLA CHE UNA DONNA PUO' AVERE...

"Stiamo perdendo il grande sogno di Schumann, De Gasperi e Adenauer e invece di offrire speranza di ripresa per lo sviluppo si introducono regole stupidamente rigide".

Una situazione che, per quanto riguarda trasporti e infrastrutture, sta vedendo realizzarsi scelte funzionali agli interessi di una sola fetta d'Europa, quella tedesca, e che sta determinando per due ragioni: da una parte l'incapacita del Governo italiano di difendere la grande intuizione dell'allora ministro Pietro Lunardi di far diventare l'Italia, attraverso ben 4 corridoi, la vera piattaforma logistica del Mediterraneo; dall'altra la capacità del Governo tedesco di adottare scelte avvedutissime (per loro).
Come quella d'introdurre limitazioni e modifiche tali da spostare gli assi di penetrazione verso il nord Africa e il canale di Suez creando un corridoio diretto Germania-Grecia.
 
Il corridoio Berlino-Palermo è stato depotenziato; il corridoio Adriatico 8 è stato spostato nei Balcani e cosi la Germania avrà un collegamento diretto su quella linea; il collegamento "dei due mari", per mettere in comunicazione Genova e Rotterdam, rischia di risultare ininfluente, considerata la rinuncia a investire sul terzo valico e su opere destinate a «sorpassare» Novi e Tortona.
In sintesi: la Germania ha spalancato autostrade a 10 corsie lasciando all'Italia qualche stradina. E relegando i nostri porti a una funzione poco più che locale. I nostri politicinon capiscono nulla di logistica? Oppure ne sanno ma preferiscono essere dei semplici vassalli (ben remunerati)?
 
Leggo che la borse cinese in poco più di un anno è aumentata del 150%

Base 100 = Valore 250

In pochi giorni ha perso il 30%
250 - 30% = 175

Vuol dire che ha ancora un plus del 75% ....75% ??????????

allora gli speculatori non sono solo da noi........o sono gli stessi di sempre ?
 
Qualche anno fa ne hanno abbattuto uno ...con sommo dispiacere di qualcuno.

Ora invece, vanno di moda........

La Tunisia costruirà un muro al confine con la Libia.
Secondo il premier Habib Essid la recinzione ha lo scopo di evitare che jihadisti del gruppo Stato islamico si infiltrino nel paese.
Il muro sarà lungo 168 chilometri e sarà completato entro la fine dell’anno
 
Il corridoio Berlino-Palermo è stato depotenziato; il corridoio Adriatico 8 è stato spostato nei Balcani e cosi la Germania avrà un collegamento diretto su quella linea; il collegamento "dei due mari", per mettere in comunicazione Genova e Rotterdam, rischia di risultare ininfluente, considerata la rinuncia a investire sul terzo valico e su opere destinate a «sorpassare» Novi e Tortona.
In sintesi: la Germania ha spalancato autostrade a 10 corsie lasciando all'Italia qualche stradina. E relegando i nostri porti a una funzione poco più che locale. I nostri politicinon capiscono nulla di logistica? Oppure ne sanno ma preferiscono essere dei semplici vassalli (ben remunerati)?

i nostri politici sono quasi tutte capre autentiche.. ieri una tipa li intervistava sul bal in.. e nessuno degli intervistati sapeva cosa fosse.. io presidente di camera e senato di fronte a cotanta ignoranza li metterei fuori dal parlamento e dalla vita politica per sempre.. è gente che vota senza sapere cosa vota..:wall::wall: da inorridire e vergognarsi a dire che si è italiani, e nell'accettare tale schifo...
 
qs lo appoggio completamente.. i politici penso che gli faranno un bel pernacchione... :wall::wall:

ROMA (Reuters) - Per rendere il sistema previdenziale su base contributiva più flessibile, adeguandolo anche ai periodi di crisi economica senza gravare sui conti, si potrebbe consentire una uscita anticipata dal lavoro a fronte di assegni più leggeri. Soluzione che potrebbe essere applicata anche a chi andrà in pensione nei prossimi anni con sistemi diversi da quello contributivo.
Lo ripropone al governo il presidente dell'Inps, Tito Boeri, nella relazione annuale presentata oggi alla Camera di fronte al ministro del Welfare, Giuliano Poletti.
"Chi va in pensione prima deve spalmare questa cifra [il montante contributivo accumulato] su molti più mesi di chi va in pensione più tardi. A parità di montante, ogni anno in meno comporta una riduzione di questi pagamenti mensili, tenendo conto della demografia e dell'andamento della demografia", quindi l'assegno previdenziale sarà più basso per chi lo incassa prima.
"Posto che le pensioni siano sufficienti a garantire una vita dignitosa, senza comportare l'intervento dell'assistenza sociale, questa è una flessibilità sostenibile, che non grava sulle generazioni future in quanto non porta ad aumentare il debito pensionistico", prosegue l'economista bocconiano.
"Un principio simile può essere applicato anche a chi andrà in pensione nei prossimi anni con regimi diversi dal sistema contributivo".
Oltre ad una flessibilità in uscita sostenibile, Boeri propone altre quattro modifiche all'attuale sistema previdenziale: una rete di protezione sociale dai 55 anni in su, l'unificazione dei pagamenti pensionistici, l'armonizzazione dei trattamenti previdenziali, nuove modalità di versamento dei contributi.
La protezione sociale per gli over 55, che solo in un caso su 10 trovano una occupazione qualora siano disoccupati, per Boeri costituirebbe un primo passo "verso l'introduzione di quella rete di base, di quel reddito minimo garantito che manca nel nostro Paese", separando assistenza da previdenza. Allo stesso tempo, si supererebbe il vizio originario del sistema contributivo che lascia senza reddito coloro che non hanno versamenti sufficienti per garantirsi una pensione al di sopra della soglia di povertà.
L'unificazione delle posizioni assicurative consentirebbe la fine delle ricongiunzioni onerose che penalizza i lavoratori più mobili; l'armonizzazione consentirebbe di appianare la differenza dei tassi di rendimento di alcuni fondi che spesso sono di favore.
Questo vale, secondo Boeri, anche per i vitalizi dei parlamentari, "vere e proprie pensioni sottratte alle riforme delle pensioni degli ultimi anni".
"E' auspicabile che Camera e Senato rendano al più presto pubbliche le regole che storicamente sono state alla base delle concessioni di questi vitalizi" per comparare i tassi di rendimento offerti ai parlamentari con quelli riservati agli altri lavoratori.
Infine, considerando che il rapporto tra contribuenti e pensionati è destinato a peggiorare, l'Inps propone il versamento di contributi aggiuntivi, oltre a quelli obbligatori, da parte dei datori di lavoro ai loro dipendenti che si ritirano prima di raggiungere l'età per la pensione di vecchiaia per potere incrementare così il proprio assegno.
 
ROMA, 08 LUGLIO 2015 – Dal Rapporto annuale dell'Inps, presentato in mattinata, emerge che in Italia il reddito pensionistico medio ammonta al 31 dicembre 2013 a 1.323 euro lordi mensili; in particolare, il 42,5% dei pensionati (oltre 6,6 milioni) non arriva a 700 euro lordi al mese, mentre il 12,1% è al di sotto della soglia dei 500 euro. Nella morsa della crisi economica, da sei anni a questa parte, la quota dei nuovi poveri è passata dal 18% al 25%; maggiormente penalizzata è la fascia di età compresa fra i 50 e i 59 anni.


Presentando alla Camera il rapporto annuale dell’istituto di previdenza sociale, alla presenza del ministro del Welfare Giuliano Poletti, il presidente dell'Inps Tito Boeri ha proposto una bozza di riforma delle pensioni, che ruota intorno a cinque punti fondamentali: flessibilità sostenibile, una rete di protezione sociale per gli over 55, l'unificazione dei pagamenti pensionistici, l'armonizzazione dei trattamenti previdenziali e nuove opportunità di versamento dei contributi.
Come riportato da Reuters Italia, «Chi va in pensione prima - ha spiegato Boeri - deve spalmare questa cifra [il montante contributivo accumulato] su molti più mesi di chi va in pensione più tardi. A parità di montante, ogni anno in meno comporta una riduzione di questi pagamenti mensili, tenendo conto della demografia e dell'andamento della demografia».
Fra le novità della riforma, la rete di protezione sociale dai 55 anni in su, rappresenta per Boeri un primo passo «verso l'introduzione di quella rete di base, di quel reddito minimo garantito che oggi manca nel nostro Paese».
L’esecutivo ha accolto con favore tali ipotesi di riforma, che offrono «le condizioni per prendere una buona decisione» nell’ambito di riferimento, ha commentato il ministro del Lavoro Poletti. Si tratta di «un contributo indiscutibilmente utile - ha precisato il ministro - che verrà utilizzato dal Governo per la definizione delle proprie proposte in materia insieme alle proposte che sono già oggi presenti in Parlamento, a quelle che sono avanzate dalle parti sociali e a quelle che sta elaborando il ministero all’interno dei propri uffici».
 
Quale futuro attende allora le pensioni degli italiani?
Oltre alla perdita delle riserve, il bilancio di previsione annuncia un altro dato drammatico: l'Inps chiuderà il 2014 con un disavanzo complessivo di 12 miliardi di euro.

Questo significa che le uscite supereranno di gran lunga le entrate.
E non solo per l'anno in corso.
Il documento 1091 prevede infatti un disavanzo ancora elevato nei prossimi anni: 10,6 miliardi nel 2015 e 10,4 nel 2016. Quanto basta per ammettere che il buco è strutturale.
 
:lol:
ROMA, 08 LUGLIO 2015 – Dal Rapporto annuale dell'Inps, presentato in mattinata, emerge che in Italia il reddito pensionistico medio ammonta al 31 dicembre 2013 a 1.323 euro lordi mensili; in particolare, il 42,5% dei pensionati (oltre 6,6 milioni) non arriva a 700 euro lordi al mese, mentre il 12,1% è al di sotto della soglia dei 500 euro. Nella morsa della crisi economica, da sei anni a questa parte, la quota dei nuovi poveri è passata dal 18% al 25%; maggiormente penalizzata è la fascia di età compresa fra i 50 e i 59 anni.


Presentando alla Camera il rapporto annuale dell’istituto di previdenza sociale, alla presenza del ministro del Welfare Giuliano Poletti, il presidente dell'Inps Tito Boeri ha proposto una bozza di riforma delle pensioni, che ruota intorno a cinque punti fondamentali: flessibilità sostenibile, una rete di protezione sociale per gli over 55, l'unificazione dei pagamenti pensionistici, l'armonizzazione dei trattamenti previdenziali e nuove opportunità di versamento dei contributi.
Come riportato da Reuters Italia, «Chi va in pensione prima - ha spiegato Boeri - deve spalmare questa cifra [il montante contributivo accumulato] su molti più mesi di chi va in pensione più tardi. A parità di montante, ogni anno in meno comporta una riduzione di questi pagamenti mensili, tenendo conto della demografia e dell'andamento della demografia».
Fra le novità della riforma, la rete di protezione sociale dai 55 anni in su, rappresenta per Boeri un primo passo «verso l'introduzione di quella rete di base, di quel reddito minimo garantito che oggi manca nel nostro Paese».
L’esecutivo ha accolto con favore tali ipotesi di riforma, che offrono «le condizioni per prendere una buona decisione» nell’ambito di riferimento, ha commentato il ministro del Lavoro Poletti. Si tratta di «un contributo indiscutibilmente utile - ha precisato il ministro - che verrà utilizzato dal Governo per la definizione delle proprie proposte in materia insieme alle proposte che sono già oggi presenti in Parlamento, a quelle che sono avanzate dalle parti sociali e a quelle che sta elaborando il ministero all’interno dei propri uffici».

copione :D:D:D:lol:
 
Una lustratina agli occhi e via tutti i brutti pensieri :D :lol::lol::lol:

Lo sbarco ormai è prossimo.
Victoria’s Secret aprirà i suoi primi due negozi a Milano, il 21 luglio in via Torino 13 e il 23 luglio in Corso Vercelli 20.
 

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