La EX triste storia del Dott. Hamer(dal 16-2-06 è libero :-) (1 Viewer)

mirtillo rosso

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Ringrazio per l’apporto informato che molti portano alla discussione; il dibattito è nutrito, ma ormai sembra fossilizzato su due posizioni inconciliabili: da una parte chi vorrebbe capire, dall’altra chi considera ciarlataneria tutto quello che esula dalla ricerca e dal protocollo scientifico.
Cioè, è come dire che per saperti curare, devi studiare medicina!!! Questo è un bel paradosso.

Sostengo george sulla sua idea di organizzare un evento conferenza.
Chiedo anche, a george, visto che lui ha mole di lavoro già fatto, come possiamo concretamente apportare un contributo.
 

ginepro

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mirtillo rosso ha scritto:
Ringrazio per l’apporto informato che molti portano alla discussione; il dibattito è nutrito, ma ormai sembra fossilizzato su due posizioni inconciliabili: da una parte chi vorrebbe capire, dall’altra chi considera ciarlataneria tutto quello che esula dalla ricerca e dal protocollo scientifico.
Cioè, è come dire che per saperti curare, devi studiare medicina!!! Questo è un bel paradosso.

Sostengo george sulla sua idea di organizzare un evento conferenza.
Chiedo anche, a george, visto che lui ha mole di lavoro già fatto, come possiamo concretamente apportare un contributo.

scrive mirtillo:
, è come dire che per saperti curare, devi studiare medicina!!!

si certo, ho detto una vera scemenza, così come dico che chi va in aereo deve studiare ingegneria aereonatica e chi prende una medicina deve essere laureato in farmacologia e chi compra una casa deve essere laureato in architettura.

No, è che se salgo in aereo preferisco che sia stato progettato e costruito da ingegneri aereonautici, e che se prendo un farmaco preferisco che sia stato preparato da un farmacologo, e che se compro una casa preferisco che sia progettata da un architetto invece che dall'impiegato delle poste.

Invece nel nostro caso, dato che l'oncologia è materia banale, di cani e porci, va bene affidarsi ad un noto esperto, che credo che di professione faccia il disegnatore e che di medicina ne capisce quanto io di costruzioni aereonautiche.

comunque se è su questo aereo che volete salire, buon viaggio.

Tolgo il disturbo e lascio la parola all'esperto.

george puoi accomodarti per l'ultima gentilezza (la penultima è che sono un mulo)
 

mirtillo rosso

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Anch’io vorrei volare con uno che ne sapesse di ingegneria aeronautica, ma perché dovrei dubitare di quello che mi trovo in cabina di pilotaggio? Dovrei mettermi a fargli delle domande, o a studiare il suo curriculum scolastico? E con che competenza?
Se mi porta a destinazione, ha risolto il mio problema.
E se mi ha fatto fare un bel viaggio convinco anche qualche amico ad andarci.

un apprezzamento personale ai muli, che sono simpaticissimi


ginepro ha scritto:
mirtillo rosso ha scritto:
Ringrazio per l’apporto informato che molti portano alla discussione; il dibattito è nutrito, ma ormai sembra fossilizzato su due posizioni inconciliabili: da una parte chi vorrebbe capire, dall’altra chi considera ciarlataneria tutto quello che esula dalla ricerca e dal protocollo scientifico.
Cioè, è come dire che per saperti curare, devi studiare medicina!!! Questo è un bel paradosso.

Sostengo george sulla sua idea di organizzare un evento conferenza.
Chiedo anche, a george, visto che lui ha mole di lavoro già fatto, come possiamo concretamente apportare un contributo.

scrive mirtillo:
, è come dire che per saperti curare, devi studiare medicina!!!

si certo, ho detto una vera scemenza, così come dico che chi va in aereo deve studiare ingegneria aereonatica e chi prende una medicina deve essere laureato in farmacologia e chi compra una casa deve essere laureato in architettura.

No, è che se salgo in aereo preferisco che sia stato progettato e costruito da ingegneri aereonautici, e che se prendo un farmaco preferisco che sia stato preparato da un farmacologo, e che se compro una casa preferisco che sia progettata da un architetto invece che dall'impiegato delle poste.

Invece nel nostro caso, dato che l'oncologia è materia banale, di cani e porci, va bene affidarsi ad un noto esperto, che credo che di professione faccia il disegnatore e che di medicina ne capisce quanto io di costruzioni aereonautiche.

comunque se è su questo aereo che volete salire, buon viaggio.

Tolgo il disturbo e lascio la parola all'esperto.

george puoi accomodarti per l'ultima gentilezza (la penultima è che sono un mulo)
 

george

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mirtillo rosso ha scritto:
Sostengo george sulla sua idea di organizzare un evento conferenza.
Sarebbe bellissimo ma servono 2 cose fondamentali: 1) La disponibilità del mio amico "conferenziere" Stefano (e su questo sono tranquillo) 2) Un numero minimo di partecipanti "interessati" (il numero lo stabiliremo in seguito)
mirtillo rosso ha scritto:
Chiedo anche, a george, visto che lui ha mole di lavoro già fatto, come possiamo concretamente apportare un contributo.
Sul primo passo non ho dubbi: Leggere ciò che è disponibile sull'argomento.Esistono 5/6 libri con livello di difficoltà diverso,quello che posso fare è consigliarvi la sequenza più "redditizia". Io stesso ancora devo finire di leggerli tutti e conto di farlo al più presto.
Solo una persona che sceglie di dedicare il proprio tempo per questa "formazione" può dirsi veramente interessata (bastano anche i 2 + semplici che in 10 giorni si leggono con spesa irrisoria). Per il resto basta dare un'occhiata a ciò che c'è in rete.

ginepro ha scritto:
Invece nel nostro caso, dato che l'oncologia è materia banale, di cani e porci, va bene affidarsi ad un noto esperto, che credo che di professione faccia il disegnatore e che di medicina ne capisce quanto io di costruzioni aereonautiche.
Penso che sia chiaro a tutti che non è a me che dovete affidarvi :D
Io ho solo portato "sul piatto" un argomento di democratica riflessione e mi fa piacere che i più l'abbiano capito. Vi ripeto che molti sono i medici con cui ho parlato di queste cose ma mai ho riscontrato reazioni così "Ginepresche" :eek:
ginepro ha scritto:
george puoi accomodarti per l'ultima gentilezza (la penultima è che sono un mulo)
Adesso fai l'offeso? :( Hai iniziato tu a sparare alto,io sono il + pacifico di questa terra.
mirtillo rosso ha scritto:
Se mi porta a destinazione, ha risolto il mio problema.
E se mi ha fatto fare un bel viaggio convinco anche qualche amico ad andarci.
Bravissimo, hai colto in pieno (secondo me) lo spirito con cui bisogna approcciarsi alla NUOVA MEDICINA. Provare sul campo,questa è la parola d'ordine. Se Hamer ha visto giusto vuol dire che riusciremo a verificare di persona la bontà delle sue scoperte analizzando gli eventi che hanno preceduto l'insorgere di una malattia e verificando la fase di guarigione.

Io continuerò a leggere e a postare cose che ritengo interessanti su questo argomento. Se qualcuno ha delle idee si faccia pure avanti e proponga pubblicamente. Questo mio topic è nato come un "pensiero a voce alta" ma se la cosa dovesse REALMENTE interessare sono disponibilissimo ad impegnarmi a fare anche di più (a livello informativo ovviamente :) )
Ciao e grazie a tutti dell'attenzione.
 

george

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Storie raccolte sul sito dell'associazione A.L.B.A.

Ho avuto il cancro: una bella lezione di vita

Era maggio 2001 e mi aspettava un’estate fantastica, ma già da alcuni giorni c’era un sogno che aveva turbato non poco la mia vita: avevo sognato che un dottore mi diagnosticava un cancro ai testicoli. In quel periodo ero molto stanco, quasi senza forze e mi bastava fare quattro gradini per avere il fiatone e sentirmi come se avessi appena finito una maratona. C’era un qualche cosa di strano in me. Così guardando i miei organi genitali durante una doccia vidi che effettivamente il testicolo sinistro era raddoppiato in volume. Allarmato anche dal sogno, decisi per una visita andrologica: d’urgenza lo specialista mi fece fare un’ecografia e un paio d’ore dopo ebbi la conferma, che cadde sulla mia testa come una sentenza di morte:” Mi dispiace lei ha un cancro”.
Inutile dire che la disperazione pervase il mio corpo e le lacrime sgorgarono dai miei occhi senza sosta per una notte intera. L’indomani, a metà mattina ero già ricoverato e pronto per l’operazione.
Non mancarono visite e prove del sangue, ma i dottori che mi avevano preso “in cura” non sapevano rispondere a una domanda che mi ronzava in testa: “Ma come è possibile che a 26 anni, mi sia venuta questa cosa, io non bevo alcolici, non fumo, pratico sport regolarmente, mangio frutta e verdura ogni giorno”. Inutile dire che cercavo una risposta inutilmente:non ne avevano idea, l’unica cosa che mi dicevano era a riguardo delle loro statistiche. Due giorni dopo ero fuori, con un testicolo in meno e con una visita radioterapica da fare, in quanto sarebbe stato meglio per prevenire eventuali contaminazioni nei linfonodi del peritoneo dare una bella irradiata alla mia pancia. La mia reticenza era molto alta, ma alla fine cedetti quasi costretto dai medici e da un senso di colpa se la malattia fosse ritornata: mi sottoposi a 13 sedute di radioterapia. Era ovvio che la mia splendida estate era andata in fumo, ma ero vivo ed ero sopravissuto più forte di prima.
Ma c’era un forte vuoto dentro di me: Perché?, com’era possibile che avessi avuto il cancro?
La mia vita continuava a scorrere, finchè nel 2003 incontrai la mia attuale ragazza. La nostra storia non era un idillio, e iniziai a provare di nuovo un senso di dolore durante la nostra separazione. Era lo stesso dolore che provai quando nel dicembre del 2000 finì una mia storia precedente. Da questo punto in poi è iniziato un grande lavoro sulla mia persona: delle letture approfondite di libri di psicoterapia mi iniziarono ad aprire gli occhi. C’era un qualcosa che mi faceva stare male dentro ogni qualvolta finiva una relazione sentimentale… Approfondii il discorso e vidi che soffrivo di un trauma d’abbandono nei confronti della mamma. A causa del lavoro mi “abbandonava” a casa o all’asilo:era lo stesso dolore provato quando la storia con le mie ex finiva… Sempre durante questo periodo di letture, su suggerimento di un amico, mi imbattei in un libro di nuova medicina germanica. Avevo finalmente trovato la risposta scientifica alla mia malattia, che combaciava sia con la spiegazione che mi ero dato in quel periodo di ricerca personale sia con la mie esperienza . Lessi la storia del dottor Hamer e mi si aprirono gli occhi.
La mia DHS avvenne quando quella sera del dicembre 2000: la mia ex di colpo mi disse che voleva lasciarmi e mi mollò… Passai i mesi successivi a rimuginare sull’accaduto, senza dormire e mangiando poco. A nulla servirono le benzodiazepine quando andai dal dottore descrivendo cosa mi era capitato. Mi era chiaro ora che il periodo in cui mi sentivo stanco era la simpaticotonia, cioè la fase di conflitto attivo. Tutto combaciava alla perfezione. Era ovvio che il dottor Hamer formulando le sue cinque leggi biologiche non aveva commesso errori. Quando mi sono separato dalla mia ex è stato per me come separarmi dalla mamma e questo ha attivato il programma biologico chiamato “conflitto di perdita “Ora alla luce di queste mie nuove conoscenze sono cambiate molte cose nella mia vita: sicuramente il modo di pormi nei confronti delle persone, ho rivalutato il concetto di amore, quello della morte, ho imparato a perdonare e a chiedere scusa e soprattutto ho ripreso la mia vita sotto braccio e ho iniziato a volermi bene veramente: il cancro mi ha insegnato a vivere!
 

ginepro

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george ha scritto:
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Ho avuto il cancro: una bella lezione di vita

Era maggio 2001 e mi aspettava un’estate fantastica, ma già da alcuni giorni c’era un sogno che aveva turbato non poco la mia vita: avevo sognato che un dottore mi diagnosticava un cancro ai testicoli. In quel periodo ero molto stanco, quasi senza forze e mi bastava fare quattro gradini per avere il fiatone e sentirmi come se avessi appena finito una maratona. C’era un qualche cosa di strano in me. Così guardando i miei organi genitali durante una doccia vidi che effettivamente il testicolo sinistro era raddoppiato in volume. Allarmato anche dal sogno, decisi per una visita andrologica: d’urgenza lo specialista mi fece fare un’ecografia e un paio d’ore dopo ebbi la conferma, che cadde sulla mia testa come una sentenza di morte:” Mi dispiace lei ha un cancro”.
Inutile dire che la disperazione pervase il mio corpo e le lacrime sgorgarono dai miei occhi senza sosta per una notte intera. L’indomani, a metà mattina ero già ricoverato e pronto per l’operazione.
Non mancarono visite e prove del sangue, ma i dottori che mi avevano preso “in cura” non sapevano rispondere a una domanda che mi ronzava in testa: “Ma come è possibile che a 26 anni, mi sia venuta questa cosa, io non bevo alcolici, non fumo, pratico sport regolarmente, mangio frutta e verdura ogni giorno”. Inutile dire che cercavo una risposta inutilmente:non ne avevano idea, l’unica cosa che mi dicevano era a riguardo delle loro statistiche. Due giorni dopo ero fuori, con un testicolo in meno e con una visita radioterapica da fare, in quanto sarebbe stato meglio per prevenire eventuali contaminazioni nei linfonodi del peritoneo dare una bella irradiata alla mia pancia. La mia reticenza era molto alta, ma alla fine cedetti quasi costretto dai medici e da un senso di colpa se la malattia fosse ritornata: mi sottoposi a 13 sedute di radioterapia. Era ovvio che la mia splendida estate era andata in fumo, ma ero vivo ed ero sopravissuto più forte di prima.Ma c’era un forte vuoto dentro di me: Perché?, com’era possibile che avessi avuto il cancro?
La mia vita continuava a scorrere, finchè nel 2003 incontrai la mia attuale ragazza. La nostra storia non era un idillio, e iniziai a provare di nuovo un senso di dolore durante la nostra separazione. Era lo stesso dolore che provai quando nel dicembre del 2000 finì una mia storia precedente. Da questo punto in poi è iniziato un grande lavoro sulla mia persona: delle letture approfondite di libri di psicoterapia mi iniziarono ad aprire gli occhi. C’era un qualcosa che mi faceva stare male dentro ogni qualvolta finiva una relazione sentimentale… Approfondii il discorso e vidi che soffrivo di un trauma d’abbandono nei confronti della mamma. A causa del lavoro mi “abbandonava” a casa o all’asilo:era lo stesso dolore provato quando la storia con le mie ex finiva… Sempre durante questo periodo di letture, su suggerimento di un amico, mi imbattei in un libro di nuova medicina germanica. Avevo finalmente trovato la risposta scientifica alla mia malattia, che combaciava sia con la spiegazione che mi ero dato in quel periodo di ricerca personale sia con la mie esperienza . Lessi la storia del dottor Hamer e mi si aprirono gli occhi.
La mia DHS avvenne quando quella sera del dicembre 2000: la mia ex di colpo mi disse che voleva lasciarmi e mi mollò… Passai i mesi successivi a rimuginare sull’accaduto, senza dormire e mangiando poco. A nulla servirono le benzodiazepine quando andai dal dottore descrivendo cosa mi era capitato. Mi era chiaro ora che il periodo in cui mi sentivo stanco era la simpaticotonia, cioè la fase di conflitto attivo. Tutto combaciava alla perfezione. Era ovvio che il dottor Hamer formulando le sue cinque leggi biologiche non aveva commesso errori. Quando mi sono separato dalla mia ex è stato per me come separarmi dalla mamma e questo ha attivato il programma biologico chiamato “conflitto di perdita “Ora alla luce di queste mie nuove conoscenze sono cambiate molte cose nella mia vita: sicuramente il modo di pormi nei confronti delle persone, ho rivalutato il concetto di amore, quello della morte, ho imparato a perdonare e a chiedere scusa e soprattutto ho ripreso la mia vita sotto braccio e ho iniziato a volermi bene veramente: il cancro mi ha insegnato a vivere!

leggete, leggete. leggete bene:
ammalato di cancro si è curato con la medicina scientifica, non ciarlatana; è guarito, "più forte di prima", dice; ma invece di ringraziare i medici che gli hanno salvato la vita, loda hamer: ebbene, se avesse seguito i consigli di hamer PRIMA della terapia, sarebbe andato dallo psicologo invece che dall'oncologo e sarebbe allegramente al cimitero.
Ecco un altro caso in cui un paziente, curabile e guaribile con la medicina scientifica è guarito, mentre con la Nuova Medicina ciarlatana sarebbe morto; una denuncia dei suoi eredi avrebbe meritatamente e doverosamente rispedito sotto processo penale hamer; gli adepti della cosiddetta nuova medicina ovviamente avrebbero gridato alla congiura e al complotto internazionale
 

george

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ginepro ha scritto:
leggete, leggete. leggete bene:
ammalato di cancro si è curato con la medicina scientifica, non ciarlatana; è guarito, "più forte di prima", dice; ma invece di ringraziare i medici che gli hanno salvato la vita, loda hamer: ebbene, se avesse seguito i consigli di hamer PRIMA della terapia, sarebbe andato dallo psicologo invece che dall'oncologo e sarebbe allegramente al cimitero.

O forse si sarebbe risparmiato le radiazioni...questioni di punti di vista.
Se avesse conosciuto prima la NUOVA MEDICINA può anche darsi che avrebbe riconosciuto subito "perchè si era ammalato"
ginepro ha scritto:
Ecco un altro caso in cui un paziente, curabile e guaribile con la medicina scientifica è guarito, mentre con la Nuova Medicina ciarlatana sarebbe morto;
Sei anche veggente :)
ginepro ha scritto:
una denuncia dei suoi eredi avrebbe meritatamente e doverosamente rispedito sotto processo penale hamer; gli adepti della cosiddetta nuova medicina ovviamente avrebbero gridato alla congiura e al complotto internazionale
Il finale ovviamente non l'hai letto. Con la conoscenza della NUOVA MEDICINA ha cambiato modo di prendere la vita ed ora farà un po + fatica ad ammalarsi....secondo noi della setta :eek:
Pensate x un attimo: ma è proprio così improbabile che l'aumento dei malati di cancro (o altre malattie) sia direttamente legato all'aumento esponenziale dello stress causato dai ritmi della vita moderna? Secondo me no.... Bye
 

george

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Altra testimonianza (come leggerete trattasi di persona che ha subito un intervento ma che ha anche capito come si è ammalata).
Questo a dimostrazione che chi parla di NUOVA MEDICINA non sputa solo veleno sulla medicina ufficiale ma riconosce che le 5 leggi di Hamer trovano sempre corrispondenza nel "vissuto" (e questo è un esercizio che ognuno di noi può fare su se stesso e sulle persone conosciute)

Frustrazione sessuale -carcinoma al collo dell'utero- 23/03/2005


Ho 43 anni.
Il mio personale incontro con la nuova medicina risale a circa 3 anni fa grazie ad un medico sportivo conosciuto in un centro estetico.
Nel 2000 all'età di 38 anni aderii ad uno screening sulla popolazione femminile del mio comune di residenza sottoponendomi ad un pap-test. Mi fu diagnosticato un carcinoma in situ asintomatico al collo dell'utero e fui sottoposta ad una conizzazione con esito positivo. Devo dire che in questo caso la medicina ufficiale è stata molto ben organizzata ed i medici che mi hanno seguito estremamente gentili ed efficienti, anche se, con il senno del poi, l’intervento si sarebbe potuto evitare, come si sarebbe potuto evitare la sensazione di sfiducia totale che ho percepito nei confronti del mio corpo se solo i medici avessero saputo…... infatti ciò che mi ha gettata nello sconforto è stata quella di sentirmi tradita proprio dal mio corpo: ma come era potuto succedere! Ho sempre cercato di trattarlo nel miglior modo possibile curando l'alimentazione e facendo regolarmente attività fisica! Da dove era arrivata quella famosa "cellula impazzita" che aveva generato il carcinoma? Chi mi garantiva che altre cellule non sarebbero "impazzite"? E così è iniziato uno dei periodi più brutti della mia vita: il mio costante pensiero era quello di prevenire e spiavo in continuazione qualsiasi sintomo del mio corpo, mi chiedevo quali accertamenti potessi fare per sapere se da qualche parte ed a mia insaputa si stesse sviluppando il male oscuro fino a che, il medico da cui mi stavo curando per l’ipotiroidismo fin dal 1998, mi ha prescritto dei tranquillanti per cercare di arginare il malessere che si stava trasformando in ipocondria. Sono stata un po’ meglio, ma il pensiero di potermi ammalare non mi ha comunque mai abbandonato. Fino a che non ho conosciuto un medico con il “cuore e le mani calde” che mi ha parlato della nuova medicina e per me è stato come se si fosse aperto uno squarcio tra le nubi e, piano piano, riflettendo e studiando dai libri che trattavano di questa meravigliosa scoperta, ho iniziato a riacquistare la fiducia nel mio corpo, sono riuscita a smettere di prendere i tranquillanti ed il mio umore è progressivamente migliorato. E’ stato un percorso lento, ma continuo che continua tutt’oggi con lo studio e l’applicazione del metodo di diagnosi della nuova medicina. Riflettendo sul conflitto che poteva aver generato il mio carcinoma al collo dell’utero (che corrisponde al conflitto di frustrazione sessuaìle) sono riuscita ad individuare con certezza matematica il momento in cui è successo e devo dire che il ricordo è molto nitido malgrado siano passati diversi anni. Adesso vi racconto quando ho fatto la DHS. (Dirk Hamer Sindrome DHS è il "corto circuito" che dà inizio alla malattia)
Il rapporto sessuale con quello che tuttora è il mio compagno si era un po’ raffreddato soprattutto per colpa mia che, a causa dello stress lavorativo e delle altre miriadi di cose giornaliere da organizzare: dalla casa, alla palestra, al figlio, ai parenti….. ero veramente a pezzi e non avevo grandi stimoli sessuali. Il mio compagno che è una persona molto sensibile, si è sentito rifiutato e non mi ha più cercata, fino a che le cose per me si sono un po’ aggiustate e sono tornata a desiderarlo sessualmente. Ricordo che era Pasqua del 1999 e lui era in vacanza in una località del Veneto per partecipare ad una gara sportiva; era partito il lunedì della settimana di Pasqua ed io l’avevo raggiunto il fine settimana. Sono arrivata da lui con un unico pensiero ed un unico desiderio ed una volta da soli nella nostra camera di albergo…….. ed invece lui, adducendo come scusa lo stress della gara sportiva, mi ha rifiutata. Ricordo anche l’ora, l’albergo in cui eravamo alloggiati, i vestiti che indossavo, la posizione del mio corpo, le parole che mi ha detto.… ed io sono rimasta senza fiato. Ricordo di aver provato una sensazione di smarrimento totale come se avessi ricevuto un colpo in testa e mi sono sentita perduta, senza possibilità di risolvere il problema. Soprattutto non sono riuscita a parlarne con nessuno, neanche con la mia amica del cuore che conosce tutto di me. E’ stato uno shock inaspettato, vissuto nell’isolamento e senza via d’uscita, proprio come il Dott. Hamer descrive la DHS.
La nostra vita di coppia è continuata sui soliti binari: ad esclusione del rapporto sessuale, tutto il resto era identico a sempre. Tra di noi c’è sempre stata tenerezza ed affetto e siamo comunque rimasti l’una vicino all’altro, fingendo che il problema non esistesse, anche se io stentavo ad addormentarmi e dormivo sonni agitati. Fino a che, nell’autunno dello stesso anno, ho preso l’iniziativa ed ho affrontato il problema per sapere se lui voleva continuare a vivere con me oppure aveva un’altra donna perché il digiuno sessuale mi stava veramente distruggendo e volevo sapere se le nostre vite si sarebbero separate. E finalmente, dopo avermi rassicurato sui suoi sentimenti, il mio compagno mi ha preso tra le sue braccia e……. si è rotto quel circolo vizioso in cui eravamo finiti: ecco, in quel momento ho iniziato a piangere in modo irrefrenabile per la felicità ed ho pensato che l’incubo era finito. Mi è come caduto un peso dal cuore ed ho riconquistato la tranquillità e la serenità del mio rapporto di coppia. Sinceramente non riesco a ricordare se da quel momento iniziò la vagotonia perché non sapevo che cosa fosse non conoscendo la Nuova Medicina, ricordo solo che nel novembre ebbi una perdita di sangue durante un rapporto sessuale a cui non detti peso perché dopo pochi giorni ebbi il ciclo mestruale. Invece questo in Nuova Medicina è un buon sintomo in quanto sta ad indicare che era iniziata la fase di riparazione.
Nel giugno dello stesso anno è stato scoperto il carcinoma del collo dell’utero che in Nuova Medicina corrisponde alla fase di riparazione di un conflitto di territorio di frustrazione sessuale.
Sono destrimane e dopo la DHS e durante tutto il periodo della simpaticotonia e vagotonia ho avuto il ciclo mestruale non ricordo bene se era scarso e irregolare, ma per me è sempre stato così e quindi non ho notato cambiamenti significativi. Ricordo solo che poco prima della scoperta del carcinoma ero facilmente stanca sia quando svolgevo le regolari mansioni quotidiane che quando andavo in palestra. La mattina era dura alzarsi dal letto, sarei rimasta volentieri a dormire invece di alzarmi per iniziare la giornata; ero inoltre molto affamata ed era faticoso controllarsi. Pensavo dipendesse dalla primavera incipiente invece ero in piena crisi vagotonica.
Posso aggiungere che per me è stato un shock anche scoprire la diagnosi dopo il pap-test e subito dopo quella DHS iatrogena ricordo di aver avuto una fase simpaticotonica dove non riuscivo a dormire, dimagrivo perché avevo completamente perso l’appetito ed avevo un pensiero fisso: mi ero “ammalata” della “malattia” che più temevo di dover affrontare nella vita, il cancro! Già mi vedevo sottoposta a chemioterapia e radioterapia, con la nausea, senza capelli ed in piena cachessia!! Questa fase è durata circa un mese e mezzo da quando è stato scoperto il carcinoma in situ, a metà giugno 2000, fino a fine luglio quando, dopo l’intervento di conizzazione, è arrivata la risposta dell’esame istologico che l’area di rescissione della porzione di utero analizzata era integra e quindi il carcinoma era stato completamente debellato. Dopo un gran sollievo è arrivata la fase vagotonica in cui ho ripreso peso ed ero sempre stanca ed affamata, non ricordo di aver avuto nessun altro sintomo, ma probabilmente in questa fase si è riparato qualche “tumore” del mio corpo.
 

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