FUSIONE FREDDA
LA SHELL é INTERESSATA
Fusione fredda: la Shell è interessata - Energia - GreenStyle
Siamo abituati a leggere e commentare articoli di
Steven B. Krivit. Di solito, però, a causa della sua lunga faida contro
Andrea Rossi e il suo
E-Cat. Stavolta, però, il blogger americano – che ricordiamo essere pur sempre uno dei più grandi sponsor della ricerca sulla
fusione fredda – ci offre una
notizia interessantissima, pur non riguardano il celebre ingegnere italiano.
La notizia è che la
Shell sarebbe seriamente interessata alle ricerche sulle
reazioni LENR. Dunque, una della più grandi e potenti multinazionali energetiche del pianeta starebbe finanziando ricerche in questa direzione.
In concreto, due scienziati dipendenti della famosa azienda avrebbero chiesto incontri con alcuni tra i maggiori esperti mondiali in
fusione fredda. Una notizia che non deve sconvolgere più di tanto. Già nel 1995, la Shell finanziò alcune ricerche francesi nel settore – mentre stavolta il centro sarebbe l’Olanda.[BANNER_CODE]
In sé e per sé questo non vuol dire ancora nulla: gli scettici continueranno a restare scettici, forti di alcune teorie scientifiche che vorrebbero come impossibili le
LENR. Ma fa comunque pensare come una grande multinazionale, che ha le mani in pasta in quasi tutte le forme di produzioni di energia, si interessi di studi apparentemente di nicchia come le
reazioni nucleari a basso calore. L’impressione che si voglia inaugurare una nuova stagione nella produzione energetica si fa più concreta. E forse, al di là del normale scetticismo, la fusione fredda avrà davvero un ruolo di primo piano in futuro.