VOLA DI NUOVO IL MATTONE DEI LIGRESTI. (Fiorina Capozzi)
Il mercato scommette sul ritorno dei Ligresti a un ruolo di primo piano del real estate. E le attese sul nuovo piano industriale di Immobiliare Lombarda tornano a infiammare il titolo.
Il titolo del gruppo immobiliare balza in borsa (più 6.5%) in vista di nuove partnership volte a potenziare il ruolo di grande holding.
Salvatore Ligresti di nuovo re del mattone. E il mercato fiuta immediatamente l'affare con Imm.Lombarda, che ieri è volata fino a un massimo del 6,5 % a 0,198 euro. L'azione ha poi limato i guadagni chiudendo la seduta a 0,193 euro (più 4,14%). La domanda è tornata sul titolo dell'immobiliare controllata da Premafin (58,56%) della famiglia Ligresti in vista della presentazione del piano industriale pluriennale. "Il titolo è a sconto rispetto al valore di mercato degli asset ed una seria riorganizzazione potrebbe far bene alla quotazione in Borsa", spiega un gestore sottolineando che il patrimonio di Imm.Lombarda ha ormai superato 800 milioni. Inoltre, negli ultimi dodici mesi le azioni del gruppo presieduto da Paolo Ligresti hanno perso più del 19% accusando la maggiore flessione del comparto immobiliare italiano. Certo, il titolo non è molto liquido con il 6,83% di Starlife, il 3,55% di Capitalia e l'8,59 di Intesa. Al punto che, in passato, in più occasioni gli investitori hanno scommesso su un delisting. Ma ora Imm.Lombarda, forte del ritorno di fiamma dell'ingegnere, sta cambiando pelle come dimostrano progetti alla Citylife (in cordata con Generali Properties, Ras, Lar e Lamaro) per la riqualificazione dell'area cittadina della Fiera di Milano. Da tempo, inoltre, l'azienda, di cui è amministratore delegato Antonio Talarico, fidato collaboratore di Ligresti da più di 40 anni, ha annunciato l'intenzione di stringere nuove "partnership nello sviluppo immobiliare che rivestono via via sempre maggior importanza in termini di impegno e risultati attesi". Come a dire che i Ligresti, dopo aver fuso la Progestim con Imm.Lombarda nel 2005, puntano ora decisi al rilancio delle attività del mattone. Purtroppo però per le costruzioni bisognerà attendere un pochino. Almeno per quanto riguarda il dossier Igli che Giulia Ligresti sperava di poter concludere già nello scorso giugno. Questioni di prezzo hanno fatto slittare l'intesa che avrebbe permesso ai Ligresti di acquistare da Efibanca il 20% della società che controlla Impregilo. Non è escluso che, intanto, i Ligresti si stiano muovendo su qualche altro fronte. Del resto, secondo quanto risulta dalla trimestrale di aprile, Imm.Lombarda ha una disponibilità netta di 64,8 milioni.
(da F&M di oggi)
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