La pace non è gratis

Se aprissimo gli orizzonti ed al tavolo si facesse sedere la terza(impropriamente 3a) forza economica mondiale pagheremmo tutti molto meno.
anzi
 
Da un'articolo di Morningstar riportato stasera su Fineco :

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Le armi sono sostenibili?

Il conflitto tra Russia e Ucraina ha acceso il dibattito sul fatto che l’industria degli armamenti possa o meno essere inserita nella lista delle attività sostenibili, in virtù della necessità per le nazioni di avere un apparato militare di difesa. I produttori di armi lamentano una maggior difficoltà a reperire risorse perché la loro attività è spesso nella lista di quelle escluse dai finanziamenti e investimenti in base ai criteri ESG. Dal canto suo, la Commissione europea ha annunciato il 15 febbraio, quindi prima dello scoppio della guerra ucraina, una serie di iniziative in tema di difesa e sicurezza della regione, precisando di voler garantire che altri piani, inclusi quelli sulla finanza sostenibile, “rimangano coerenti con gli sforzi dell’Ue per facilitare l’accesso sufficiente dell’industria della difesa ai finanziamenti e investimenti”. E il 28 febbraio, il comitato di consulenti della Commissione, che compone la Platform on Sustainable Finance, ha pubblicato il suo report finale sulla tassonomia sociale nel quale per “certi tipi di armamenti” si suggerisce di fare riferimento alle convenzioni internazionali per classificarle o meno come “socialmente dannose”. Secondo i dati Morningstar basati sui prospetti informativi, tra i fondi azionari Europa disponibili agli investitori italiani l’8,1% esclude le attività di difesa militare, mentre quasi il 60% quelle relative alla produzione di armi controverse e il 21% le armi di piccola taglia per la difesa personale (in tutto sono stati analizzati 830 fondi azionari che investono sulle Borse europee).

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Attenzione alle "fake news" come questa :

Costituzione della Repubblica italiana

Art. 11

L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa della libertà degli altri popoli e come
mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con
gli altri Stati alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace
e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a
tale scopo.
 
L’intervista dell’Ambasciatore della Federazione Russa in Italia Sergey Razov all’agenzia “ADN Kronos” 6 marzo 2022

Domanda 1. Lei è rimasto deluso dall’atteggiamento dell’Italia in questa crisi?


Sono un diplomatico. Non spetta a me valutare "l’atteggiamento" del Paese in cui sono accreditato come ambasciatore. Dirò una cosa. Anche nell'attuale situazione di crisi, non vale la pena perdere di vista le prospettive. La storia non finisce con l'oggi. Le crisi vanno e vengono, ma gli interessi rimangono. Penso che sia nell'interesse comune intrattenere relazioni regolari così come sono state per decenni.


Domanda 2. È sanabile la frattura tra Russia e Occidente? È veramente scesa una nuova cortina di ferro?


Vediamo come è nata questa ferita. Il blocco politico-militare della NATO, i cui documenti politici definiscono la Russia come un nemico, negli ultimi decenni in diverse ondate ha avvicinato le sue infrastrutture ai nostri confini, creando comprensibili minacce alla nostra sicurezza. Sottolineo che non siamo stati noi ad espanderci verso la NATO, ma la NATO ad espandersi verso di noi. L'affermazione che la NATO è un fattore di pace e stabilità non è convincente. Sappiamo cosa è successo in Jugoslavia, Iraq, Libia, ecc. Devo sottolineare che l'espansione della NATO ha violato numerose promesse fatte dopo il crollo dell'URSS. E le sanzioni, che in una prima fase erano ancora collegate a ciò che stava accadendo in Ucraina e dintorni, in seguito hanno totalmente perso questo riferimento e sono state portate avanti per una sinistra forma di inerzia. È stato posto l’obbiettivo di distruggere l’economia della Russia.


Anche la cortina di ferro che Lei ha menzionato è stata, come sa, abbassata dall'Occidente dopo il famoso discorso di Fulton di W. Churchill nel 1946. I russi, almeno quelli della mia generazione, hanno vissuto a lungo dietro quella cortina e hanno imparato determinate cose. Tutti gli eventi storici, compresi quelli attuali, hanno i loro precedenti, le loro cause e la loro forza propulsiva.


Siamo pronti a curare le ferite e a non consentire che la cortina di ferro cali di nuovo. Ciò che è necessario è un dialogo paritario e reciprocamente rispettoso e una reale considerazione degli interessi reciproci.


Domanda 3. Qual è la vostra linea rossa ai colloqui con gli ucraini?


Le trattative sono iniziate. La nostra posizione, come delineata dal Presidente Vladimir V. Putin, è la seguente: status neutrale e non nucleare dell'Ucraina, sua smilitarizzazione e denazificazione, riconoscimento dell’appartenenza alla Russia della Crimea e sovranità delle Repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk. Abbiamo ripetutamente e ragionevolmente spiegato ciascuna di queste posizioni. Siamo certamente interessati a garantire che i negoziati siano efficaci.


In questo contesto, pare scioccante che la decisione di fornire armi letali all'Ucraina, sia stata presa proprio nel momento in cui le delegazioni russa e ucraina erano sedute al tavolo del primo round di negoziati a Gomel. Di fatto quelle armi saranno usate per uccidere i militari russi, il che, sarete d'accordo, aggiunge ulteriori complicazioni alle relazioni tra stati. Inoltre, è difficile prevedere in quali mani finiranno queste armi e contro chi potranno essere utilizzate. Come sapete, decine di migliaia di armi leggere sono già state distribuite alla popolazione civile, compresi elementi criminali ucraini rilasciati dal carcere, che potrebbero svolgere un ruolo in Ucraina e in altre zone di conflitto.


Domanda 4. Come giudica l’avvio dell’inchiesta della Corte dell’Aia per crimini di guerra contro la Russia?


La Russia respinge categoricamente le accuse di crimini di guerra. Per inciso, né la Russia né l'Ucraina sono membri del tribunale penale internazionale dell'Aia. Richiamo l’attenzione sul fatto che negli ultimi otto anni, durante i quali nel Donbass sono state uccise 14.000 persone, compresi i civili, nessuna delle 5.588 denunce presentate dalle organizzazioni per la difesa dei diritti umani alla Corte europea per i diritti umani è stata accolta. Il doppiopesismo e il pregiudizio sono evidenti.


Un'ultima cosa. Sono grato alla vostra agenzia per la sua disponibilità ad ascoltare e trasmettere il nostro punto di vista su ciò che sta accadendo nelle relazioni tra Russia e Occidente e intorno all'Ucraina, anche se, vista la percezione attuale puramente negativa della Russia da parte dei mass media, presumo sia improbabile che venga accolto con comprensione.



06/03/2022

L’intervista dell’Ambasciatore della Federazione Russa in Italia Sergey Razov all’agenzia “ADN Kronos” 6 marzo 2022 (mid.ru)
 
Confessioni di un teppista

di Sergej Aleksandrovic Esenin, poeta, Konstantinovo, 3 ottobre 1895 – Leningrado, 28 dicembre 1925

Non a tutti è dato cantare,
E non tutti possono cadere come una mela
Sui piedi degli altri.
Questa è la più grande confessione,
Che mai teppista possa rivelarvi.

...

Amo la patria!
Amo molto la patria!
Anche con la sua tristezza di salice rugginoso.


...

Nella versione interpretata da Carmelo Bene :


Nell'interpretazione musicale di Branduardi (bel video) :


Qui il testo completo, in due pagine :

Poesia Confessioni di un teppista di Sergej Aleksandrovic Esenin (poesieracconti.it)

Sergey_Yesenin.jpg
 

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