Altro sputtanamento di questo governo di incapaci. Bla bla bla bla e poi ....
Fra tutte le misure abbozzate, appare un provvedimento di pace fiscale, con la
riapertura dei termini della Rottamazione ter,
per consentire, stando alla prima bozza del Decreto fiscale 2020, una parità di trattamento tra i cittadini debitori della Rottamazione bis
e quelli rientranti nella Rottamazione ter. La posta in gioco è la scadenza.
Vediamo in dettaglio le novità di questo Decreto fiscale sul piano di definizione agevolata.
“La scadenza di pagamento del 31 luglio 2019 prevista dall’articolo 3, comma 2, lettere a) e b), 21, 22, 23 e 24, del decreto legge 23 ottobre 2018,
convertito, con modificazioni, dalla legge 17 dicembre 2018, n. 136, è fissata al 30 novembre 2019”.
L’articolo a cui si fa riferimento altro non è che quello riferito alla
Definizione agevolata
dei carichi affidati all’agente della riscossione, ossia
la Rottamazione ter, il quale afferma che:
“I debiti, diversi da quelli di cui all’articolo 5 risultanti dai singoli carichi affidati agli agenti della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2017,
possono essere estinti, senza corrispondere le sanzioni comprese in tali carichi, gli interessi di mora di cui all’articolo 30, comma 1,
del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973,n.602, ovvero le sanzioni e le somme aggiuntive di cui all’articolo 27, comma 1,
del decreto legislativo 26 febbraio 1999, n. 46, versando integralmente, in unica soluzione entro il 31 luglio 2019”.
Le rate previste dal comma 1 scadono il 31 luglio e il 30 novembre di ciascun anno a decorrere dal 2019.
In sostanza lo scopo della norma contenuta nel prossimo decreto fiscale è garantire una parità di trattamento
tra i debitori che hanno tempestivamente presentato l’adesione alla Rottamazione ter entro il 30 aprile 2019
e
quelli che hanno beneficiato della riapertura del termine di adesione al 31 luglio 2019.
Per i primi il pagamento delle somme avrebbe dovuto essere effettuato in un’unica soluzione entro il 31 luglio 2019
(o secondo le rate prescelte); mentre nel secondo caso, pur avendo aderito in un momento successivo alla Definizione agevolata
pagheranno la prima rata entro il 30 novembre 2019.
La proposta invece è molto semplificativa:
scadenza per tutti fissata al 30 novembre 2019!
Attenzione perché il termine ultimo non si riferisce alla scadenza per l’adesione, bensì al termine per il pagamento.
Infatti, come specificato a inizio articolo della bozza,
la scadenza del 31 luglio 2019 è fissata al 30 novembre