la razzista comedìa

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:ops:
Sono una fanatica della parola.
Mi piace ricercare le origini dei termini, per capire meglio, anche la cultura espressa dal popolo attraverso la lingua che parla. Mi è sempre interessato.

Grazie:)

etimo.it addirittura prende la radice di balbuziente
 

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alla fine, quando eran troppi e dopo l'avvento del cristianesimo, mica prima:D

Cesare prese a pretesto l’episodio dei Suebi per far sentire minacciata la Gallia Narbonese ed in particolare gli Edui con cui aveva stretto alleanza. Inseguì ed affrontò gli Elvezi nella Gallia non romana a Bibratte e Lugdunum, sconfiggendoli e ricacciandoli indietro, uccidendone circa 250.000.
E’ opportuno precisare che il senato romano non era favorevole a questa guerra, perché si trattava di questioni tra "selvaggi", ma Cesare era interessato perché aveva bisogno di denaro: la sua corsa alla dittatura rischiava di farlo indebitare con Crasso.

Assunta la dittatura, Cesare continuò l'attuazione di alcune di quelle riforme che erano state portate avanti da Silla quasi cinquant'anni prima. Decise di estendere la cittadinanza romana agli abitanti della Gallia Cisalpina, e portò a novecento il numero dei senatori, inserendo nell'assemblea degli uomini a lui fedeli.



che poi era uno dei motivi della contesa col Senato, mi pare ...
chi era che esortò il Senato contro questa norma, dicendo che non voleva senatori celtici? :-? vado a memoria...
 
Il mondo greco è caratterizzato dalla contrapposizione tra greci e barbari, tra la cultura della libertà e della legge e quella del dispotismo. Tale contrapposizione, che si era venuta a creare durante le guerre contro la Persia ed è il fondamento su cui Aristotele giustifica l’istituto della schiavitù. Secondo il filosofo greco, infatti, gli uomini si dividono in “liberi per natura”, idonei a comandare, e in “nati per essere schiavi”, atti ad essere guidati in quanto prettamente irrazionali. A questa seconda razza di uomini appartengono gli schiavi. Nell’antica Grecia la discriminazione è indirizzata soprattutto verso gli schiavi, mentre gli stranieri che vivono in maniera stabile in una qualsiasi polis greca, cioè i meteci hanno la libertà anche se non possono fruire di diritti politici e avendo obblighi quali versare una tassa annuale e prestare il servizio militare.
Il mondo romano è caratterizzato da un atteggiamento di disprezzo nei confronti dei barbari: nelle opere di Cicerone e Tacito ad esempio i Germani, i Galli, i Celti sono ritenuti inferiori in quanto selvaggi e rozzi. I Romani consideravano gli stranieri di cultura inferiore e soggetti pericolosi proprio perché diversi per usi, costumi e lingua. Va però evidenziato che non esistono pratiche discriminanti basate su sangue o colore della pelle.
 
iersera mi son rivisto il richy III di Olivier
leggere di belle notti e di bei sogni , con gli incubi che fa vedere scispir nell'atto V ...



bellissimo il pezzo:
John of Norfolk
don't be so bold:
your boss Richard
is bought and sold

Il mondo greco è caratterizzato dalla contrapposizione tra greci e barbari, tra la cultura della libertà e della legge e quella del dispotismo. Tale contrapposizione, che si era venuta a creare durante le guerre contro la Persia ed è il fondamento su cui Aristotele giustifica l’istituto della schiavitù. Secondo il filosofo greco, infatti, gli uomini si dividono in “liberi per natura”, idonei a comandare, e in “nati per essere schiavi”, atti ad essere guidati in quanto prettamente irrazionali. A questa seconda razza di uomini appartengono gli schiavi. Nell’antica Grecia la discriminazione è indirizzata soprattutto verso gli schiavi, mentre gli stranieri che vivono in maniera stabile in una qualsiasi polis greca, cioè i meteci hanno la libertà anche se non possono fruire di diritti politici e avendo obblighi quali versare una tassa annuale e prestare il servizio militare.
Il mondo romano è caratterizzato da un atteggiamento di disprezzo nei confronti dei barbari: nelle opere di Cicerone e Tacito ad esempio i Germani, i Galli, i Celti sono ritenuti inferiori in quanto selvaggi e rozzi. I Romani consideravano gli stranieri di cultura inferiore e soggetti pericolosi proprio perché diversi per usi, costumi e lingua. Va però evidenziato che non esistono pratiche discriminanti basate su sangue o colore della pelle.

Ma quando lo facciamo un raduno?:-o
Lo so che tornerei a casa con la sensazione di aver imparato un sacco di cose belle:)
 
Cesare prese a pretesto l’episodio dei Suebi per far sentire minacciata la Gallia Narbonese ed in particolare gli Edui con cui aveva stretto alleanza. Inseguì ed affrontò gli Elvezi nella Gallia non romana a Bibratte e Lugdunum, sconfiggendoli e ricacciandoli indietro, uccidendone circa 250.000.
E’ opportuno precisare che il senato romano non era favorevole a questa guerra, perché si trattava di questioni tra "selvaggi", ma Cesare era interessato perché aveva bisogno di denaro: la sua corsa alla dittatura rischiava di farlo indebitare con Crasso.

Assunta la dittatura, Cesare continuò l'attuazione di alcune di quelle riforme che erano state portate avanti da Silla quasi cinquant'anni prima. Decise di estendere la cittadinanza romana agli abitanti della Gallia Cisalpina, e portò a novecento il numero dei senatori, inserendo nell'assemblea degli uomini a lui fedeli.



che poi era uno dei motivi della contesa col Senato, mi pare ...
chi era che esortò il Senato contro questa norma, dicendo che non voleva senatori celtici? :-? vado a memoria...

colgo l'occasione per un piccolo computo

le vittime stimate dagli storici della conquista della Gallia ammontano a circa 1 milione di individui in un decennio
Conquista della Gallia - Wikipedia

eppure non vedo proliferare una pubblicistica bloggistica sugli orrori del politeismo ne le prefiche stracciarsi le vesti sulla necessità di espellere dalla nostra cultura i frutti di tali orrori
"Va bene, ma a parte le fognature, vino, medicina, istruzione, asini pubblici in orario, ordine pubblico, irrigazione, strade, spiagge libere non inquinate, bilancia dei pagamenti in attivo... che cosa hanno fatto i Romani per noi?"
citato da Brian di Nazareth

:ciao:
 
eppure non vedo proliferare una pubblicistica bloggistica sugli orrori del politeismo ne le prefiche stracciarsi le vesti sulla necessità di espellere dalla nostra cultura i frutti di tali orrori
"Va bene, ma a parte le fognature, vino, medicina, istruzione, asini pubblici in orario, ordine pubblico, irrigazione, strade, spiagge libere non inquinate, bilancia dei pagamenti in attivo... che cosa hanno fatto i Romani per noi?"
citato da Brian di Nazareth

:ciao:


l'europa unita hihihihihihih
 

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