negusneg
New Member
In questa vicenda quello che a mio parere dobbiamo analizzare, soprattutto alla luce delle future mosse delle autorità portoghesi, è come il Mercato reagisca alle varie notizie.
Una volta quantificato il buco (momento che farei coincidere con la presentazione della semestrale), la rigidità delle potenziali implicazione della nuove normative bail-in ha di fatto “condannato” la Banca.
Le aspettative nei Mercati contano di più dei dati, in questi momenti.
In un quadro “passato” (non do’ assolutamente un giudizio di peggio o meglio) si sarebbe lavorato per trovare uno o più cavalieri bianchi, da affiancare allo Stato, il quale Stato con delle garanzie dirette entrando nell’azionariato od indirette con prestiti obbligazionari mirati, avrebbe “garantito” l’interesse nazionale alla sopravvivenza della banca.
Con la norma introdotta del bail-in un intervento dello Stato avviene a condizione di far pagare “non ai contribuenti”, ma a chi ha "interesse economico nelle banca" (azioni, subordinate, senior, correntisti...) il primo impatto.
Pertanto nessuno con questa prospettiva si “offre” volontario prima dell’intervento.
Non solo, non potrà neppure offrirsi immediatamente dopo, perché altrimenti il “giochino” , azzero chi è presente oggi, fornisco aiuti di stato, lo consegno al nuovo “cavaliere bianco ABC”, potrebbe essere contestato come aiuti mirati, che ledono la concorrenza di tutti a favore di ABC.
A questo punto, più in generale, la regola del bail-in , se interpretato in modo rigido ed automatico, diventerà una spada di Damocle per molte banche.
Il dubbio che una banca non possa farcela… ed immediatamente tutti si allontanano, per non essere coinvolti …condannandola di fatto a non farcela.
A mio giudizio, se i prossimi test non saranno gestiti con oculatezza e riflessiva calma, avremo il rischio di “buttare il bambino con l’acqua sporca”, purtroppo in molti casi, ogni qual volta per non“sfigurare” di fronte all’opinione mediatica si applicheranno rigidamente le norme, senza neppure tentare di interpretarle alla luce delle esigenze economiche / sociali.
Sono semplici riflessioni... indotte da come si sia giunti in poche settimane alla "scomparsa" di quella che era la seconda banca del Portogallo.
Ciao Magician,
sono i miei dubbi; espressi a Rott, da parte mia già l'estate scorsa.
Ma questa è la nuova normativa giuridica, non mi dilungherei (almeno su questo 3d specifico).
Pantalone, IMHO, pagherà due volte.
Vengo , invece, alla tua apertura : venerdì pomeriggio ho shortato con poca roba l'Euro Stoxx Bank index.
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Ti confesso che avrei pensato un contagio maggiore (sarà la vecchiaia ma io sono sbigottito da come è avvenuta questa vicenda)
Hai altre idee operative ?
OT : voglio proprio vedere (mio vecchio refrain, ma la fine di BES mi rinforza nelle mie convinzioni) come reagiranno gli AT1 di una qualsiasi banca quando sorgerà qualche "problemino" al suo interno (non dico un buco stile BES). Solo allora il Mercato si interrogherà su cosa sono gli AT1, non ci capirà una mazza e , IMHO, verranno svenduti.
Scusate il mio OT
Al momento sto' liquidando progressivamente SUB bancarie, che non prezzano nei rendimenti almeno una parte del nuovo "rischio"... un esempio, T2 che rendono a fatica un 2,25% lordo ha senso tenerli?
Il contagio al momento (IMHO) non c'è stato perché tutti hanno voluto che ci si focalizzasse su BES come "caso particolare di malgestione e truffa"... e non come mancanza di capacità di intervenire, una volta scoperto il problema.
Per le banche siamo come a inizio febbraio, quando rimbalzarono sulle attese di una crescita economica nel 2014 e di un risanamento delle proprie strutture patrimoniali grazie a programmate o prevedibili iniezioni di denaro fresco (aumenti capitale /emissioni AT1 / obbligazioni) ... ma siamo tornati allo stesso punto, dopo aver usato il primo paracadute... e nei lanci ce n'è solo un secondo di riserva.
Quindi stretto monitoraggio delle decisioni sulla BES per capire se come tu hai già fatto diventa il momento di andare corti sui bancari.
Chiuso OT:
Ciao SVA,
quello che io vorrei capire è questo : l'intervento dello Stato bloccherà il possibile effetto contagio ?
Il bail-in è diventato una necessità per gli Stati indebitati di oggi.
Il cavaliere bianco che oggi fugge è lo stesso che ieri entrava solo dopo aver munto lo Stato. Ma, prescindendo da considerazioni di tipo etico (come mi risolvi il moral hazard? ti limiti a ignorarlo?), oggi gli Stati hanno il portafoglio vuoto.
A mio avviso il quadro che dipingi è indebitamente negativo.
Non dimenticare che abbiamo un sistema in transizione: non solo le banche di oggi sono infinitamente più solide di quanto lo fossero ieri, ma lo saranno, in futuro, ancora di più.
Oggi l'anomalia è rappresentata da alcune banche "zombie", sulle quali Draghi si è soffermato più volte. Sistemate quelle, ricapitalizzate secondo i nuovi criteri e controllate (almeno per quanto riguarda l'area euro) dalla BCE, il sistema finanziario potrà solo guadagnarne.
Non so se la citazione di SVA comprenda altre "illazioni", ma secondo il mio modesto parere l'intervento dello Stato senza una forma di bail-in non è nelle carte.
Nè sono d'accordo con SVA e Darkog sul fatto che il bail-in dei subordinati sarebbe un trauma per il mercato finanziario.
Ma questo è un discorso che ho già fatto e che è inutile ripetere.
Sinceramente anche io faccio fatica a comprendere questa paura di un contagio, se nei prossimi giorni ci saranno dei cali su emittenti del mio orizzonte investibile penso che ne approfitterò, come feci subito dopo la vicenda SNS acquistando ASR.
D'altronde criminalizzare un'intera asset class come gli AT1 non credo che abbia molto senso proprio alla luce delle nuove normative che alla fine non fanno questa grande distinzione tra subordinati vecchi e nuovi, e persino senior se si parla di emittenti veramente compromessi, quando vi sono ancora a disposizione emittenti in buono stato di salute (e comunque in costante miglioramento, come giustamente ricordava Rottweiler) con rendimenti più che dignitosi, vista la fase storica che attraversiamo.
Credo piuttosto che possibili eventi riguardanti la gestione di queste situazioni, insieme ad un probabile futuro percorso di incremento dei tassi, porteranno ad una selezione sul mercato di tutte quelle posizioni speculative che hanno cercato di mantenere la redditività del portafoglio (banalmente, il flusso cedolare) alzando sempre più l'asticella del rischio e della duration, inseguendo presunti disallineamenti (che spesso si traducono semplicemente nel prezzo più basso) in realtà dovuti ad un maggior rischio intrinseco, quando non a problemi di più grave entità.
Per fare un esempio, di cui parlava Magician, con l'inflazione allo 0,5% ed il tasso risk free allo 0,29% un T2 quinquennale di un buon emittente in questo contesto non mi sembra disprezzabile. Certo non ci investirei una quota esagerata del portafoglio, ma non lo escluderei a priori.