Come sempre, non è facile prevedere come il mercato possa reagire. Non lo è nemmeno in questo caso a proposito dei risultati del CA su Novo Banco.
Proviamoci insieme.
Innanzitutto ricordiamoci che il CA era (è) diviso in 2 parti: la revisione della qualità degli attivi (AQR) e lo stress test (ST). Nella edizione 2014 erano presi a riferimento i bilanci al 31-1-2-2013.
Le soglie patrimoniali critiche erano fissate all’8% di CET1 ratio per AQR e ST nello scenario base; al 5.5% per ST nello scenario avverso.
Il capitale era calcolato in base alla normativa entrata in vigore il 1-1-2014 (CRR/CRD IV) e teneva conto della discrezionalità esercitata a livello nazionale per l’attuazione delle nuove regole.
Nel caso Novo Banco non sono stati chiariti, che io sappia, alcuni aspetti importanti:
a)a quale bilancio si farà riferimento?
b)continueranno a valere, per la BCE, i ratios usati nel 2014?
c)come verranno considerate le aree che il revisore ha considerato “grigie”?
La logica dice che sarà dominante la visione della BdP, che sappiamo essere ottimistica, ma non è dato sapere se qualcuno in BCE solleverà obiezioni.
Rimane il fatto che il CET1 ratio al 9.4% (al 30-6-2015) non offre enorme tranquillità, non essendo chiaro quanta pulizia abbia fatto la BdP.
A rigor di logica una “good bank” che a distanza di 1 anno evidenziasse dei numeri tristi si tradurrebbe in una ben meschina figura della BdP, regista dell’operazione. Purtroppo, però, la regia è la stessa che ha condotto al fiasco della prima asta…
Tutte queste premesse per dire che qualsiasi risposta ai quesiti che ponete non può essere perentoria. Con questi portoghesi poi…
Quali conclusioni trarre? Se i risultati:
1)fossero OK per tutte e 3 le verifiche, gli acquirenti (e di conseguenza il mercato) ne sarebbero incoraggiati. L’asta nascerebbe sotto i migliori auspici;
2)fossero NOK per tutte e 3 le verifiche, si otterrebbe il risultato opposto. Il mercato diventerebbe più pessimista. E non solo per Novo Banco, ma anche per le altre banche portoghesi;
3)fossero OK per 2 verifiche su 3, il mercato rimarrebbe nell’attuale posizione di attesa. Ricordo che in questo caso la BCE assegnerebbe 9 mesi di tempo per riportare i ratios a livelli accettabili. E in questo caso il piano sarebbe molto semplice: far ricapitalizzare dall’acquirente.
Come vi sembra?