Macroeconomia la situazione (1 Viewer)

gu'

Nuovo forumer
aggiornamento dati odierni

gu' :)

philadelphiaa fed



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sussidi di disoccupazione

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gu'

Nuovo forumer
scusate. ripropongo la tabella nel tentativo di migliorare la qualita' dell'immagine.

aggiungo un brevissimo commento ai dati.

le posizioni nette short dei commercial sull's&p500 diminuiscono sensibilmente passando da -27447 della scorsa settimana a -15329.

le posizioni nette long dei commercial sul dow jones aumentano da 8440 della scorsa settimana a 10114.

sembrerebbero letture che non danno segnali di cedimento del trend up di medio periodo. credo pero' che per avere delle informazioni piu' precise si debba aspettare le prossime due rilevazioni in quanto gli ultimi dati potrebbero gia' risentire delle scadenze tecniche di fine settimana.

colgo l'occasione per augurare un felice natale a tutti.

gu' :)

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gipa69

collegio dei patafisici
Le scosse del mercato

Questo fine settimana un cenno doveroso a Parmalat: effettivamente ancora una volta la realtà a superato la fantasia; infatti seppur consapevole che la sociatà era gestita in maniera alquanto strana la voragine finanziaria a cui sottostavano le attività industriali risulta un vero orrore dei mercati. Eppure il paese, invece che adottare scelte più o meno discutibili ma sincere come quelle adottate dal governo francese coi salvataggi a ripetizione delle varie Alcatel FT e Alstom in contrasto con l'ordinamento europeo oppure draconiane come quelle tedesche nel caso dei diversi fallimenti succedutesi negli ultimi anni, preferisce dilaniarsi in una lotta tra poteri forti cha danneggia il tessuto industriale e risulta in assoluta dannosa per il paese che rimane ancora una volta avvolto nell'insicurezza e nell'incertezza.
Dal punto di vista tecnico seguirei i bond che più hanno allargato gli spread in questi ultimi giorni pur non essendo direttamente coinvolti (Fiat Cir) oppure azioni quali Cremonini che a causa del settore di appartenenza e dell'elevato indebitamento che si porta dietro potrebbe essere stata punita oltre ogni demerito...
Il secondo cenno riguarda l'IPO di successo di China Life sottoscritta per 27 volte che segnala ancora una volta la voglia di Cina del mercato mondiale. A questo punto però la voglia del mercato è a priori e seppure l'investitore individuale non sia ancora pienamente partecipe (ma i trader si...) la parola Cina viene nominata quasi quanto la parola tecnologia all'inizio del 2000. Un potenziale esiste ancora ma le contraddizioni che si stanno sviluppando sono una minaccia reale.
Infatti mentre le azioni china quotate in Usa (o che comunque abbiano a che fare con la cina come alcune small canadesi legate all'estrazioni di commodity in Asia) volano, mentre le H shares quotate ad Hong Kong sono cresciute per più del 100% e le red chips sono a + 40% ad un anno, lo Shangai composite, il mercato esclusivamente interno segnala un mercato non lontano dai minimi. Ora o gli investitori individuali Cinesi non credono alla loro economia oppure non hanno la liquidità per entrare su questo tipo di mercato. Questo espone il mercato Cinese agli shock che nel passato hanno investito altri mercati emergenti quando la liquidità e gli investimenti si volatilizzano alla ricerca di porti più sicuri.
Per quanto riguarda il mercato US la sua crescita viene arricchita da sempre nuove divergenze. Dopo la debolezza del Compq nei confronti dell'INDU che segnala una maggiore prudenza degli investitori ( e potrebbe favorire i titoli difensivi su tutti i mercati.. vedi il post di Zen-lento su Tim) ora anche i titoli Gold tendono a segnalare debolezza nei confronti del fisico segnalando un prossimo top del settore che di solito è ritardatario nei confronti del resto del mercato


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C'è poi da notare il COT che, come indicato da Gù presenta i commercial in fase di riduzione delle posizioni short (anzi una minore crescita per l'esattezza..) in presenza di indici in crescita segnalando il loro rispetto per il trend in atto. Vi invito comunque a soffermarvi sulla crescita dell'open interest che nel recente passato ha segnalato importanti inversioni del trend di medio/breve: il rally di inizio anno, il bottom di marzo, la correzione di giugno e di settembre.... e ora?

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Per il breve uno sguardo al rapporto dei volumi tra Nyse Compq che hanno raggiunto dei valori che di solito negli utlimi mesi hanno segnalato un botom per l'indice tecnologico. In caso di ulteriore discesa probabilmente l'indice potrebbe patire maggiormente


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generali1984

Forumer storico
Ciao Gipa ,
ottimo come sempre ,
in particolare le consiederazioni sulla Cina ,
solo per completezza aggiungo che il maggior motivo per il quale
il mercato Cinese non "vola" si potrebbe ricondurre al fatto che
le autorità stanno procedendo a collocamenti in borsa
di nuove aziende in maniera estremamente aggressiva ,
drenando così la liquidità .

Grazie per i tuoi post sempre interessanti
Tanti auguri di buone feste
che il 2004 porti serenità e salute e te e i tuoi cari :)
 

gipa69

collegio dei patafisici
La minaccia Cinese

Durante il 2001/2002 molti commentatori e analisti sostenevano che il mercato avrebbe faticato a riprendersi finchè una nuova leadership rispetto ai titoli tecnologici non si fosse manifestata sui mercati; le loro considerazioni in base ad una valutazione storica portavano a ritenere che questo processo avrebbe necessitato di diversi anni. In realtà le politiche di stimolo delle principali economie mondiali (con esclusione parziale dell'area euro) hanno portato nel corso 2003 al compimento di una variazione di leadership che negli ultimi anni stava già manifestandosi ma che è letteralmente esplosa negli ultimi mesi.
Questa leadership si chiama Cina.
In effetti la forza del mercato ha il suo epicentro in tutto ciò che ha a che fare con quel mercato mentre il resto reagisce di riflesso.
Concentrati come eravamo sul mercato americano e sui mercati occidentali il rimbalzo del mercato di marzo ci è sembrato un recupero del passato legato ancora alla vecchia leadership dei titoli tecnologici. Solo in un secondo tempo ci si è accorti che accanto ai tech crescevano settori che nel recente passato erano stati particolarmente snobbati... materiali di base, industria di base e titoli commodity oriented insieme al recupero dei ciclici e dei finanziari resero il mercato più omogeneo nella sua crescita.
Ed ecco che si scopri che in realtà in tech US cresceva soprattutto grazie all'aumento delle vendite nell'area asiatica che influenza alcuni settori dell'area tech per oltre un terzo delle vendite e anche di più per la redditività finale (Intel concentrà il 20% e più delle sue vendite in quell'area ma il totale sugli utili dell'area raggiunge circa il 40%)
Ecco quindi che la sovraperformance dell'area asiatica era sostenuta più che dalle esportazioni verso gli US stagnanti dall'aumento vertiginoso delle esportazioni verso Cina (per il Giappone l'export in dollaro nei primi 10 mesi del 2003 è cresciuto del 44% mentre verso US è sceso del 2,1%)
Ecco quindi la forza delle commodity indubbiamente trascinate da una richiesta procapite cinese ancora di molto inferiore rispetto agli altri paesi asiatici con un trend di crescita paragonabile alla Corea o a Taiwan di inizio anni 80 piuttosto che al Giappone degli anni 70 (post1) ma mentre la Corea o Taiwan sono due paesi popolosi ma non significativi a livello mondiale la Cina è l'impatto sui consumi di 1,3 miliardi di abitanti.
Ecco quindi la forza dei ciclici e dei finanziari che vedono nella forza dell'economia cinese nuovi interessanti sbocchi commerciali e finanziari con nuovi mercati ad alta crescita ed IPO di successo planetario.
Il problema che si sta venendo a creare è che sebbene tutti questi trend abbiano una reale ragione d'essere la loro evoluzione e la situazione economica cinese presentano un surriscaldamento che potrebbe portare l'intero mercato in condizioni di pre-bolla.
Infatti come gli US anche la Cina sta diventando una macchina importatrice (in particolare di commodity) che sviluppato all'interno del trend attuale produrrà un deficit commerciale entro la fine dell'anno.
Questo è molto legato all'aumento del prezzo delle commodity che per una valuta ancorata al dollaro è molto significativa (post2)
Questo aumento delle importazioni è dovuta all'espansione vorticosa del credito e della massa monetaria cinese similarmente a quanto accaduto in Us negli ultimi anni ma con una qualità di certo inferiore.
Il rischio di un rallentamento dell'economia cinese è dato da una parte da una possibile contrazione del credito dovuta alla ripresa dell'inflazione, dall'altra da un rallentanento dei consumi US e per la terza parte dalla possibile riduzione degli investimenti diretti stranieri.
Uno solo di questi motivi o la loro concatenazione potrebbero far rallentare l'economia cinese che essendo il motore attuale dei mercati finanziari potrebbero correggere anche significativamente.
Inoltre un rallentamento dell'economia cinese potrebbe lasciare sul mercato un enorme capacità produttiva inespressa che avrebbe un notevole impatto deflattivo sugli asset finanziari.
La scelta delle autorità monetarie mondiali è tra lasciar correre il cavallo senza briglie od imporgli un rallentamento dall'impatto immediato ma più facilmente riassorbibile. La speculazione sta già cavalcando questi temi in maniera consistente e unilaterale....




PS1: In realtà è probabile che con la globalizzazione e con l'aumento della tecnologia e della produttività l'intensità dei consumi procapite di materie prime abbia caratteristiche meno esplosive che nel passato.

PS2: Ed ecco perchè una rivalutazione della valuta cinese considerata l'elemento portante per ridurre la competitività cinese potrebbe invece aumentarla. Infatti con la rivalutazione della valuta i prezzi delle commodity dovrebbero calare di conseguenza. Se poi consideriamo che il deficit commerciale US nei confronti della Cina nel mese di ottobre è cresciuto del 10% ma nei confronti dell'Europa nello stesso periodo è cresciuto del 7,5% pur in presenza di situazione valutarie opposte capiamo che la valuta non è l'elemento principe della competitività cinese.
 

Zen lento

Forumer attivo
Bel pezzo Gipa69 :) , veramente intressante.

Adesso magari smaltisco i fumi postnatalizi, se non ti dispiace i prossimi giorni mi accodo al tread con qualche grafico e qualche considerazione dilettantesca sugli emergenti asiatici. :)

Buon anno a te e agli amici del forum
 

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