Difficile far soldi; troppa rotazionalità sui mercati.
Bisogna ammettere che in queste ultime settimane fare soldi sui mercati è diventato più difficile a causa della esasperata rotazionalità che ne ha caratterizzato l'andamento. per esempio in queste ultime settimane il settore più ritardatario del mercato (il farmaceutico) ha dato importanti segnali di forza mentre settori come i materiali di base e i titoli commodity oriented hanno stornato con più decisione mettendo il mercato in una postura maggiormente difensiva ma comunque al momento stabilizzante per gli indici.
Notare come il pur positivo andamento dei consumi escluso il settore auto (influenzato dal cattivo tempo) molto stimolato dal tax cut di Bush potrebbe presto ridurre la sua intensità visto la lettura dell'indice di fiducia dei consumatori. Ma una sua leggera discesa potrebbe essere sostuituita dal momentaneo recupero della spesa per investimenti e dai commercial paper che segnalano una maggiore forza delle aziende rinviando ulteriormente il confronto con gli eccessi.
Come indica Soraya è importante osservare l'andamento della curva dei tassi e dello spread attualmente in restringimento non solo per motivi economici ma anche più prettamente per motivi finanziari.
Il discorso è molto lungo e magari fra qualche giorno ne riparleremo.
Tradare gli indici US seguendo l'andamento del dollaro è risultato positivo anche nella giornata di oggi seppure il movimento, in apertura di mercato US, del dollaro sia stato influenzato dai dati economici unidirezionali.
Ma dopo l'apertura dei mercati azionari la correlazione ha preso decisamente il sopravvento e il recupero del dollaro ha segnato il peggioramento degli indici in maniera chiara e netta.
Bisogna comunque prestare attenzione alle influenze macroeconomiche e monetarie sul dollaro e al fatto che quando una correlazione diventa lampante spesso tende a perdersi nel mercato e si randomizza o addirittura si inverte. (basta vedere la relazione bond/azioni negli ultimi anni)