Se noi, in casa, di sera, con la luce di una lampadina (una classica al tungsteno, pere esmpio) guardiamo un muro bianco, lo vediamo bianco.
Ma quel muro NON è bianco. E' leggermente giallo, perché la luce della lampadina è più "calda" di quella del sole. Noi lo vediamo bianco perché avviene un processo di distorsione nel passaggio dell'immagine dall'occhio al cervello.
La macchina fotografica, che contrariamente a noi non ha un cervello che corregge in automatico le informazioni ricevute dall'occhio, ci rivela che il muro è un po' giallo.
Il binomio occhio/cervello, ovvero quanto noi sappiamo, in pratica ci dice una menzogna.
Eppure, quando vediamo una foto scattata in casa (con il "Bilanciamento del bianco" impostato in modalità automatica), e il muro ci appare come è, ovvero giallo, la prima cosa che facciamo è andare a correggere il bilanciamento del bianco, in modo che il muro appaia bianco.
Si deduce che talvolta gli umani vogliono che le cose siano coerenti con le distorsioni a cui sono abituati (psicologicamente ma anche meccanicamente, consapevolmente o no), non che siano "vere". Se sono "vere", quelle cose sembrano "false" agli umani.
Quindi, le mie domande sono:
1) Ma quel dannato muro illuminato dalla luce della lampadina, di che colore è?
2) Se non è oggettivamente e scientificamente bianco, come ci dimostrano strumenti meccanici opportunamente tarati, possiamo immaginare per induzione che ci siano numerosi altri casi in cui le nostre percezioni e le nostre conoscenze sono, a nostra insaputa, "sbagliate" e quindi ci inducono a giudicare "falsa" la Verità (es. a giudicare innaturalmente ed erroneamente giallo un muro che i nostri fallaci occhi hanno visto bianco)?