L'angolo della poesia

Oh! Vorrei tanto che tu ricordassi
i giorni felici quando eravamo amici.
La vita era più bella.
Il sole più bruciante.
Le foglie morte cadono a mucchi...
Vedi: non ho dimenticato.
Le foglie morte cadono a mucchi
come i ricordi e i rimpianti
e il vento del nord le porta via
nella fredda notte dell'oblio.
(J. Prevert)
 
Ora il vento s’è fatto silenzioso
E silenzioso il mare;
Tutto tace; ma grido
Il grido, sola, del mio cuore,
Del cuore che brucia
Da quando ti mirai e m’hai guardata
E più non sono che un oggetto debole.
Grido e brucia il mio cuore senza pace
Da quando più non sono
Se non cosa in rovina e abbandonata.


G. Ungaretti
 
Ama l’albero intero


Non amare il florido ramo,
non mettere nel tuo cuore
la sua immagine sola;
essa avvizzisce.

Ama l’albero intero,
così amerai il florido ramo,
la foglia tenera
e la foglia morta,
il timido bocciolo ed il fiore aperto,
il petalo caduto e la cima ondeggiante,
lo splendido riflesso dell’Amore pieno.

Ama la vita nella sua pienezza,
essa non conosce decadimento.

Jiddu Krishnamurti
 
Ti ho veduta


Ho guardato davanti a me:
in mezzo alla folla ti ho veduta,
in mezzo al grano ti ho veduta,
sotto un albero ti ho veduta.
Al termine di ogni mio viaggio,
al fondo di tutti i miei tormenti,
alla svolta di ogni risata,
che uscivi dall’acqua e dal fuoco.
D’estate e d’inverno ti ho veduta,
nella mia casa ti ho veduta,
tra le mie braccia ti ho veduta.
Dentro i miei sogni ti ho veduta.
Io non ti lascerò mai più.

Paul Éluard
 
«Donna de Paradiso,
lo tuo figliolo è preso
Iesù Cristo beato.

Accurre, donna e vide
che la gente l'allide;
credo che lo s'occide,
tanto l'ò flagellato».

«Como essere porria,
che non fece follia,
Cristo, la spene mia,
om l'avesse pigliato?».

«Madonna, ello è traduto,
Iuda sì ll'à venduto;
trenta denar' n'à auto,
fatto n'à gran mercato».

«Soccurri, Madalena,
ionta m'è adosso piena!
Cristo figlio se mena,
como è annunziato».

«Soccurre, donna, adiuta,
cà 'l tuo figlio se sputa
e la gente lo muta;
òlo dato a Pilato».

«O Pilato, non fare
el figlio meo tormentare,
ch'eo te pòzzo mustrare
como a ttorto è accusato».

«Crucifige, crucifige!
Omo che se fa rege,
secondo nostra lege
contradice al senato».

«Prego che mm'entennate,
nel meo dolor pensate!
Forsa mo vo mutate
de que avete pensato».

«Traiàn for li latruni,
che sian soi compagnuni;
de spine s'encoroni,
ché rege ss'è clamato!».

«O figlio, figlio, figlio,
figlio, amoroso giglio!
Figlio, chi dà consiglio
al cor me' angustiato?

Figlio occhi iocundi,
figlio, co' non respundi?
Figlio, perché t'ascundi
al petto o' sì lattato?».

«Madonna, ecco la croce,
che la gente l'aduce,
ove la vera luce
déi essere levato».

«O croce, e que farai?
El figlio meo torrai?
E que ci aponerai,
che no n'à en sé peccato?».

«Soccurri, plena de doglia,
cà 'l tuo figliol se spoglia;
la gente par che voglia
che sia martirizzato».

«Se i tollit'el vestire,
lassatelme vedere,
com'en crudel firir e
tutto l'ò ensanguenato».

«Donna, la man li è presa,
ennella croc'è stesa;
con un bollon l'ò fesa,
tanto lo 'n cci ò ficcato.

L'altra mano se prende,
ennella croce se stende
e lo dolor s'accende,
ch'è plu multiplicato.

Donna, li pè se prènno
e clavellanse al lenno;
onne iontur'aprenno,
tutto l'ò sdenodato».

«Et eo comenzo el corrotto;
figlio, lo meo deporto,
figlio, chi me tt'à morto,
figlio meo dilicato?

Meglio aviriano fatto
ch'el cor m'avesser tratto,
ch'ennella croce è tratto,
stace desciliato!».

«O mamma, o' n'èi venuta?
Mortal me dà' feruta,
cà 'l tuo plagner me stuta,
ché 'l veio sì afferato».

«Figlio, ch'eo m' aio anvito,
figlio, pat'e mmarito!
Figlio, chi tt'à firito?
Figlio, chi tt'à spogliato?».

«Mamma, perché te lagni?
Voglio che tu remagni,
che serve mei compagni,
ch'êl mondo aio aquistato».

«Figlio, questo non dire!
Voglio teco morire,
non me voglio partire
fin che mo 'n m'esc' el fiato.

C'una aiàn sepultura,
figlio de mamma scura,
trovarse en afrantura
mat'e figlio affocato!».

«Mamma col core afflitto,
entro 'n le man' te metto
de Ioanni, meo eletto;
sia to figlio appellato.

Ioanni, èsto mea mate:
tollila en caritate,
àginne pietate,
cà 'l core sì à furato».

«Figlio, l'alma t'è 'scita,
figlio de la smarrita,
figlio de la sparita,
figlio attossecato!

Figlio bianco e vermiglio,
figlio senza simiglio,
figlio, e a ccui m'apiglio?
Figlio, pur m'ài lassato!

Figlio bianco e biondo,
figlio volto iocondo,
figlio, perché t'à el mondo,
figlio, cusì sprezzato?

Figlio dolc'e placente,
figlio de la dolente,
figlio àte la gente
mala mente trattato.

Ioanni, figlio novello,
morto s'è 'l tuo fratello.
Ora sento 'l coltello
che fo profitizzato.

Che moga figlio e mate
d'una morte afferrate,
trovarse abraccecate
mat'e figlio impiccato!».

Jacopone da Todi
 
Sentire


Mi piace il verbo sentire..
Sentire il rumore del mare, sentirne l’odore.
Sentire il suono della pioggia che ti bagna le labbra,
sentire una penna che traccia sentimenti su un foglio bianco.
Sentire l’odore di chi ami, sentirne la voce e sentirlo col cuore.
Sentire è il verbo delle emozioni, ci si sdraia sulla schiena del mondo
e si sente…

Alda Merini
 
Rimane solo il deserto

I labirinti
creati dal tempo
svaniscono.

Rimane solo il deserto.

Il cuore,
fonte del desiderio,
svanisce.

Rimane solo il deserto.

L'illusione dell'aurora
e i baci
svaniscono.

Rimane solo il deserto;
l'onduloso deserto.

Federico Garcia Lorca
 
Più felice sono quando più lontana
porto la mia anima dalla sua dimora d’argilla,
in una notte di vento quando la luna brilla
e l’occhio vaga attraverso mondi di luce.

Quando mi annullo e niente mi è accanto
né terra, né mare, né cieli tersi
e sono tutta spirito, ampiamente errando
attraverso infinite immensità.

Emily Bronte
 
Il modo tuo d’amare è lasciare che io ti ami.
Il sì con cui ti abbandoni è il silenzio.
I tuoi baci sono offrirmi le labbra perchè io le baci.
Mai parole o abbracci mi diranno che esistevi e mi hai amato: mai.
Me lo dicono fogli bianchi, mappe, telefoni, presagi; tu, no.
E sto abbracciato a te senza chiederti nulla,
per timore che non sia vero che tu vivi e mi ami.
E sto abbracciato a te senza guardare e senza toccarti.
Non debba mai scoprire con domande, con carezze,
quella solitudine immensa d’ amarti solo io.

Pedro Salinas
 
Federico Garcia Lorca

Ahi, che fatica mi costa
amarti come ti amo!
Per il tuo amore mi duole l’aria,
il cuore
e il cappello.
Chi mi compra
questo nastrino
e questa tristezza di filo
bianco, per tessere fazzoletti?
Ahi, che fatica mi costa
amarti come ti amo!
 

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