max54
attenti alle penne
Un contadino aveva un vecchio asino, che un giorno cadde in un pozzo ormai secco. L’asino piangeva a dirotto mentre il contadino cercava di tirarlo fuori dal pozzo. Ma, il contadino, non riuscendoci, decise di abbreviare le sofferenze dell’asino coprendolo di terra. Chiese aiuto ad altri contadini e tutti insieme cominciarono a riempire il pozzo.
Il povero asino, vedendo piovere zolle di terra scoppiò in un pianto irrefrenabile.
Poi il pianto cessò e quando il contadino trovò il coraggio di guardare in fondo al pozzo, con grande sorpresa, vide che l’asino era ancora vivo e, scrollandosi di dosso ogni palata di terra, la pressava e la utilizzava come un gradino. A ogni zolla di terra, saliva e si avvicinava al bordo del pozzo, dal quale alla fine riuscì a uscire con un ultimo balzo.
I contadini, allibiti, restarono a guardarlo mentre riprendeva a trottare felice.
Come l’asino, quando la vita ci butta in pozzi neri sta a noi cercarne di uscirne fuori utilizzando le stesse disgrazie capitateci. Per dirla con le parole di Nietzsche, tutto ciò che non mi uccide, mi rende più forte.
(Esopo
Il povero asino, vedendo piovere zolle di terra scoppiò in un pianto irrefrenabile.
Poi il pianto cessò e quando il contadino trovò il coraggio di guardare in fondo al pozzo, con grande sorpresa, vide che l’asino era ancora vivo e, scrollandosi di dosso ogni palata di terra, la pressava e la utilizzava come un gradino. A ogni zolla di terra, saliva e si avvicinava al bordo del pozzo, dal quale alla fine riuscì a uscire con un ultimo balzo.
I contadini, allibiti, restarono a guardarlo mentre riprendeva a trottare felice.
Come l’asino, quando la vita ci butta in pozzi neri sta a noi cercarne di uscirne fuori utilizzando le stesse disgrazie capitateci. Per dirla con le parole di Nietzsche, tutto ciò che non mi uccide, mi rende più forte.
(Esopo