LE COSE VERE DELLA VITA NON Si STUDIANO NE' SI IMPARANO, MA SI INCONTRANO.

brutta razza i piddini i pidiellini invece non postano hanno paura che gli trombano il nano certo è che se fanno una seria legge sul conflitto d'interesse so azzi amari per in nano e non solo;)
i più nervosi son i pd , gli altri (pochi) stan zitti.
A me risulta 86,36% di negativi su bersani (anche fra i pd)
 

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DI ERNESTO CERNEAZ

I “servi sciocchi” come Barisoni, ieri sostenevano “che il motivo per cui la speculazione attacca l’Italia è causata dalle incertezze nel governo”. L’ennesima idiozia ovviamente, che trova in una notizia apparsa oggi la sua negazione: “Sono ormai quattrocento giorni, 14 mesi, che il Belgio risulta senza esecutivo: un vero e proprio record. Il Paese però continua a crescere economicamente, con il Pil in aumento del 2,4% mentre aumenta anche la preoccupazione per il debito pubblico, diventato il terzo più elevato dell’Ue raggiungendo il 100% del prodotto interno lordo”. Ahahaha!

E’ davvero curiosa la vicenda di questo Belgio che non solo è privo di un esecutivo, ma che per giunta, grazie anche ai buoni risultati dell’economia tedesca con cui i belgi hanno rapporti assai stretti, continua a crescere. Merito della mancanza di un vero governo?

Il secondo presidente degli Stati Uniti, Thomas Jefferson, affermò “che il miglior governo è quello che governa meno”. Sulla scorta di tale tesi Henry David Thoreau convenne ne “La disobbedienza civile – correva l’anno 1849 – “che il migliore governo in assoluto è proprio quello che non governa affatto”. Da allora, una caterva di liberali corenti ha fatto a gare per dimostrare tale teorema, che il Belgio pare confermare.

Gli esponenti del libertarismo, che ha come plantageneta Murray N. Rothbard ritengono molto semplicemente che una società senza Stato, e quindi senza monopolio della violenza legale, sia da preferirsi poiché le nostre istituzioni sono per loro essenza illegittime. Lo Stato, ahinoi, non è un’impresa che offre servizi che si possano accettare oppure no, anzi la sua azione ricorda più il modo di agire di don Vito Corleone, dato che alle sue proposte non si può dissentire.

Il Belgio ha ancora i suo vari governi locali, che funzionano bene nonostante il governo non sia più in carica. Parlamento e Senato continuano (purtroppo) ad esistere anche se la loro funzione è limitata ora che il governo non c’è più. I ministeri esistono burocraticamente (purtroppo), ma non politicamente (quindi non possono inventarsi nuove regole da far rispettare). Il re è ancora vivo ma a parte firme e rappresentanza simbolica non ha alcuna funzione fondamentale. Anzi, ora Re Alberto II ha deciso di non concedere favori nobiliari per il secondo anno consecutivo. Niente visconti e baronesse, dunque, contrariamente a una tradizione secolare.

Per sintetizzare, la situazione del Belgio sfata tanti miti che vi hanno propinato negli ultimi 60 anni:

1) I governi nazionali hanno poca o nulla utilità se non quella di arricchire le solite poche persone.

2) l’assenza di governi, parlamenti e rappresentanza politica non è indice di caos, instabilità finanziaria e fine della civiltà.

3) i paesi civili funzionano anche senza rappresentanza democraticamente eletta. E quindi un paese che non ha votazioni democratiche e che non ha un governo eletto dalla maggioranza continua ad essere un paese civile.

Chissà che nel gran casino dei debiti sovrani, dove troppi Barisoni chiedono più Stato, il regno che fu di Baldovino non diventi un simbolo dell’antistatalismo.
 

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