Lettera aperta a Maurizio Sella

Zen lento ha scritto:
Scusa la mia ignoranza : ma chi e' Marco Liera ? :rolleyes:


Giornalista de IlSole24Ore da qualche tempo ravvedutosi, per quanto possibile in quella struttura. Ora scrive anche qualcosina contro banche, sim ed assicurazioni ed è in contatto con Aduc-Investire Informati, con cui collaboro da alcuni mesi.

Posso davvero inviargli il testo con raccomandazione incorporata...anche se mi rendo conto che i lauti stipendi elargiti da Argema fanno gola a tutti noi :D
 
Sicuramente, caro Zen, non ho la tua preparazione, nè la tua verve epistolare, ma consentimi di annotare una piccola contraddizione sul tuo
magnifico scritto, che costituisce però, a mio avviso, un cardine fondamentale del ragionamento.
Ecco il passo "incriminato":..."perche' in questo paese non si e' compreso quanto gia' in Inghilterra sanno da tempo : il risparmio ha a che fare con i Titoli di Stato e non con i corporate bond o con le Azioni (dimenticando peraltro I Fondi Comuni spacciati in passato per risparmio); una cosa e' il risparmio, ha continuato, altro e' l'investimento."
In questo senso noi abbiamo capito, voluto capire, o non ci hanno fatto capire, mettila come vuoi, meno del popolo inglese e da qui allo "sciocco" il passo non è molto lungo!
Se l'investimento fosse privo di rischi sarebbe risparmio, quindi tecnicamente, purtroppo, la difesa del Dott. Sella è opinabile ma non scorretta.
E stai sicuro che verrà dimostrato come le banche fossero in buona fede e
come esse stesse non possano sapere se a capo di un'azienda c'è una associazione a deliquere anzichè una normale dirigenza.
Anche questo è opinabile, ma oggettivamente sarebbe compito di altri organi dello Stato, svolgere questi controlli in maniera accurata.

Quello che NON ritengo corretto, sono i tempi, i modi, ed i luoghi dove il Dott. Sella ha perorato la sua causa infarcendo le sua ragioni con un atteggiamento quasi "notarile", di chi prende atto si limita a leggere i regolamenti, senza concedere alternative, o almeno far finta di farlo.

Personalmente preferirei che questo moto popolare, fosse diretto all'altro
cartello scandoloso di questo Paese:quello delle assicurazioni che a differenza del risparmio o dell'investimento, devono esser sottoscritte per legge.

Grazie ancora per aver dato lo spunto per una riflessione su argomenti
che noi diamo per scontati, ma che per altri, possono esser causa di gravi perdite e sventure finanziarie.
 
Ghibli ha scritto:
Se l'investimento fosse privo di rischi sarebbe risparmio, quindi tecnicamente, purtroppo, la difesa del Dott. Sella è opinabile ma non scorretta.


E' molto scorretta, visto che arriva dopo dieci anni di vendite di fondi comuni, SICAV, polizze finanziarie, obbligazioni strutturate e schifezze assortite da parte di tutte le banche, Sella inclusa.

E dopo dieci anni, e tutti i disastri avvenuti negli ultimi tre a milioni di famiglie (quando i mercati vanno bene sono tutti bravi, è quando scendono che qualcuno inizia ad avere difficoltà...), Sella se ne viene fuori con "L'investimento è un rischio e noi lo abbiamo sempre detto, anche ai sensi dell'articolo 28 del regolamento 11522"?

La realtà quotidiana ai borsini esprime sempre più le tragedie di decine di migliaia di famiglie a cui sono stati fatti firmare fogli di carta a raffica e sono state raccontate le solite storielle sulla professionalità, sul "Tutto procede bene", ed ancora adesso gli atteggiamenti dei responsabili sono orientati in direzione opposta rispetto a quella giusta.

Il futuro è sempre più nero: lo scrivo da tre anni, e lo ripeto anche adesso, dopo tanti brutti avvenimenti che portano molti a dire "Da ora in poi si cambia". Ma come potete credere che simili personaggi possano seriamente cambiare le cose?

Non illudiamoci: le brutte notizie, i crack, le famiglie rovinate o quasi, continueranno ad accompagnarci.

Probabilmente, il peggio deve ancora arrivare.
 
Voltaire ha scritto:
Ghibli ha scritto:
Se l'investimento fosse privo di rischi sarebbe risparmio, quindi tecnicamente, purtroppo, la difesa del Dott. Sella è opinabile ma non scorretta.

E' molto scorretta, visto che arriva dopo dieci anni di vendite di fondi comuni, SICAV, polizze finanziarie, obbligazioni strutturate e schifezze assortite da parte di tutte le banche, Sella inclusa.

E dopo dieci anni, e tutti i disastri avvenuti negli ultimi tre a milioni di famiglie (quando i mercati vanno bene sono tutti bravi, è quando scendono che qualcuno inizia ad avere difficoltà...), Sella se ne viene fuori con "L'investimento è un rischio e noi lo abbiamo sempre detto, anche ai sensi dell'articolo 28 del regolamento 11522"?
Voltaire, non vorrei passare per il difensore di nessun e men che meno di
banchieri e bancari, ma la risposta "...ai sensi dell'articolo TOT", è sempre stata data e sempre sarà data, se sottoscritta.
Se ci metti sotto una firma, tale firma è "per accetazione" e, ripeto, tecnicamente la cosa non fa una grinza, che cada in un burrone un autobus con una squadra di calcio quotata, o che arrivino due aerei
ad abbattere due grattacieli.
Questo non va mai dimenticato.
Su tutto il resto possiamo discutere per giorni interi, purtroppo, ma non possiamo sempre pensare che "fatta la legge, trovato l'inganno" !!
 
Vogliamo approfondire il discorso normativo? D'accordo.

La norma: Gli intermediari devono avvertire il cliente del rischio e, nel caso in cui il rischio sia eccessivo rispetto al profilo del cliente, devono avvisarlo ed eseguire sul mercato ciò che chiede solo dopo che il cliente abbia specificatamente approvato la cosa.

Cosa avviene quotidianamente? Avviene che il computer dell'operatore sforna il foglio con sopra già scritto "operazione non adeguata", poi un bel "Firmi qui e qui", ed ecco fatto.


La norma: Come l'intermediario deve valutare il grado di rischio sostenibile dal cliente? Deve chiedergli le notizie sulla sua esperienza ed anche sul patrimonio e sul reddito. Se il cliente non desidera fornirle, deve dichiararlo.

Cosa avviene quotidianamente? Il bancario/promotore barra direttamente le caselle con cui il cliente non fornisce i dati, poi un bel "Firmi qui e qui", ed ecco fatto. Una volta mi sono capitati dei documenti con caselle su cui le crocette erano pre-stampate, figuratevi.

Il resto sono chiacchiere da piazzista: noi siamo professionisti, i nostri gestori sono professionali, i nostri prodotti sono il meglio, con noi può solo guadagnare e mai perdere, e di baggianata in baggianata..

Accade, ad un certo punto, che la Storia decida di rendere giustizia di certi comportamenti, e forse il meglio (...meglio dal punto di vista della Storia, peggio per chi vi incappa...) deve ancora arrivare.
 
Voltaire ha scritto:
Vogliamo approfondire il discorso normativo? D'accordo.
Daì, Voltaire, non trascinarmi in una polemica che con te e con nessuno
voglio fare.
Non arriviamo a discorsi utopististici basati sui "se" e sui "ma".
Se tutte le procedure fossero rispettate il mondo sarebbe diverso.

Qui se andiamo avanti con la legge che controlla la legge ed il controllore
che controlla il controllore, andremo sempre peggio.
Usiamo tutti un pò di buon senso in più, e chi più ne ha più ne metta nel
rispetto dei valori di una società civile e democratica.
Hai notato delle caselle con crocette prestampate, l'hai denunciato a
chi di competenza?
L'hai detto qui sul forum per mettere in guardia il prossimo?
Questo conta...a posteriori siamo tutti bravi.

Diciamo piuttosto che spesso la prospettiva di un buon guadagno, magari
accentuata dal promotore di turno, ci rende più facilmente ciechi e sordi
di fronte ai pericoli dell'investimento.
Siamo uomini (e donne) niente di più, niente di meno. :(
 
Nessuna polemica con te: approfondivo l'aspetto normativo cui Sella aveva fatto riferimento.

Che poi ci siano tante persone che si siano andate a cercare le disgrazie lo ripetiamo spesso e l'ho scritto anche sopra: "Che una parte della clientela si sia andata a cercare le batoste degli ultimi tre anni è un dato di fatto".

Quanto a denunciare gli illeciti...tra poco batterò il record europeo di esposti alla Consob, come chi mi segue da tempo sa bene.
 
Avrei molto da dire in proposito, essendo del settore, ma non lo ritengo opportuno, almeno al momento.
Una sola cosa vorrei però confermare: tanta ma tanta gente l'investimento "rischioso" lo ha cercato e preteso, inseguendo il miraggio, fornito anche dalle borse del 1999/2000, di facili e "sicuri" guadagni a 2 cifre almeno. E visti i ribassi han ripiegato su bond Argentina, Cirio, Parmalat e quant'altro. Ora si lamentano, ma la coscienza l'avranno in molti casi sporchina assai...

I risparmiatori italiani, almeno molti di quelli che ho conosciuto io, han sempre chiesto il "Quanto?", non il "Come?" o il "Perchè?": più il "Quanto" è interessante più si ha possibilità di suscitare attenzione. Italiani, popolo di maghi, veggenti ed imbonitori, e di presunti furbi! Non è così?!? Ne abbiamo di lavoro da fare per toglierci tale etichetta!

Resta inamovibile ed indiscutibile l'onta e lo sfacelo di quanto accaduto, ma appunto frutto inevitabile delle usanze popolari. Parere personale e quindi discutibile.

Discorso infinito comunque, ci vorrebbe una rieducazione a tutti i livelli ed in tutti i settori che richiederebbe probabilmente decenni, dalla famiglia alla scuola allo Stato. Stop, tirata la pietra ora nascondo la mano.....
 
Mi sa che forse non ho scritto poi tanto bene , Ghibli. In effetti l'argomento di Sella, in generale e in astratto e' condivisibile; oltretutto Sella, da quel che mi pare di capire, e' assolutamente contrario alle iniziative di Intesa e Capitalia volte a risarcire parte dei risparmiatori (le brioche), questo creerebbe comprensibilmente un precedente pericoloso.

Ma la questione e' molto semplice, come hai sottolineato: il suo e' un ragionamento rigidamente formale e cozza con la pratica di molti istituti di credito. Le forzature presso le agenzie per invogliare all'acquisto di prodotti finanziari sono innumerevoli (questa e' la concorrenza tra banche) come chiunque puo' testimoniare: nessuno legge ne' leggera' mai un prospetto, ne piu' ne meno come non si leggono quelli delle assicurazioni e alla fine si fida un po' di chi ha di fronte. Solo la banca puo' avere un ufficio legale per i contratti e un ufficio apposito per la modulistica. Solo la banca puo' fare un esame accurato della situazione finanziaria di una societa' e di questo tutti si fidano.

Il fatto grave e' che da tempo gli uffici fidi servono solo per la statistica , per le quote di rischio proprio da sopportare, e che tutto e' fatto in via cartacea e subordinato ai piani di sviluppo interni. Sembra che dei 10 mila miliardi del crac Parmalat solo il 30 % ( solo , sic!) sia in sofferenza presso gli Istituti italiani, ma non sappiamo quanto rigirata (come sembrerebbe)ai risparmiatori verso cui gia' in passatoin passato, e' stata girata la frittata. Noi no, Sella si' ed e' un bene probabilmente che non lo dica. Che poi gli investitori italiani come qualsiasi investitore privao, non siano necessariamente mammole profumate non ci piove.

Questo formalismo insistito che si accompagna ad una indubbia crescente sfiducia verso il sistema e' tuttavia la cosa peggiore che possa capitare. Indispttisce ancor piu' che non acuietarem perche' motivi di perplessita' ce ne sono ormai diversi: la casistica e' lunga.
Quindi e' inaccettabile che il Presidente dell'ABI ricorra pubblicamente a simili stereotipi. Ripeto presuntuosamente : e cosa sciocca !

Per il resto non desidero soffiare sul fuoco o gridare: allarme, allarme !. Le banche devono guadagnare , ma non scaricare i liquami rischiosi giocando sulle parole e l'indubbia scarsa informazione e formazione dei piccoli (ma nemmeno tanto a volte) investitori. Perche' questo e' avvenuto, perche' questo e' ampiamente percepito, questa e' la fonte del discredito.

Tornassero, come gia' molti fanno, a mettere gabelle sui titoli di stato (che rendono poco, meno di altre intermediazioni) se proprio. Il nostro e' paese di leggi , in fondo seguendo Sella basterebbe discriminare tra chi investe e chi risparmia, ovverodire che pensionati, casalinghe, impiegati, operai sono interdetti per legge all'acquisto di altri prodotti che non siano BOT.
Sarebbe piu' elegante e decisamente meno disastroso, sebbene meno remunerativo.
Naturalmente il mio e' un paradosso, perche' segnerebbe un discreto disastro.( e l'autority, ha ragione Sella, magari per altri motivi, creerebbe questa ennesima aspettativa legale senza spostare la questione di una virgola).

Invece questi piccoli risparmiatori appaiono , da quel discorso formalmente ineccepibile, solo dei cretini che non sanno distinguere tra rischio e certezza e a cui non si concede nemmeno un fido di quattro franchi se ne hanno la necessita'; Questo , ripeto, e' inaccettabile. Infatti almeno due banche se ne sono accorte e per la prima volta non hanno tracheggiato troppo.
Bastera' per invertire il discredito? Non credo e iil presidente dell'ABI mi pare che faccia di tutto per alimentarlo...
Ma forse ero molto distratto quando guardavo quello spezzone televisivo, ne qual caso mi scuso con tutti per questa mia forzata interpretazione.

Grazie ghibli per avermi sollecitato in queste precisazioni :)

E' vero ghibli siamo uomini, ci sono anche dei cretini tra di noi, e io mi candido, ma anche nelle banche ce ne sono assai, loro pero' saranno promossi ad altro incarico e non mi va di restare l'unico grande cretino sulla terra, almeno non mi va di essere trattato come tale:
E' umano essere sciocchi, lo siamo sempre prima o poi in qualche frangente, per questo non ce l'ho piu' di tanto con il sig. Sella, che ha inoltre ora ben piu' gatte da pelare di me.
Ma questo se l'e' scelto lui, senza esserne sollecitato.

******

Peperino c'e' un gioco a scaricabarile che continuera' per un po'. Se il paragone non fosse eccessivo (ma nn mi vien di meglio ora) direi che c'e' la corsa a decidere se siano meglio lavati con perlana gli aguzzini o le loro vittime. Non sapendo decidere ognuno poi lava i panni sporchi con le mani degli altri e non si riesce piu' a capire se Hitler o Mussolini sono reponsabili o i loro popoli. Esagero naturalmente, ma i Bond sono stati piazzati (parte attiva) da banche e sottoscritti (parte passiva da altri).
E non e' per nulla scontato che i primi non sapessero alcunche' o siano stati molto diligenti mentre gli gli altri siano tutti e solo avidi imbecilli.
Io la penso cosi', e' un parere naturalmente.

Le lamentele poi per i crolli di borsa sono a mio giudizio state ben piu' composte di quanto non si meritasse e questo di per se' e' un sintomo che qualcosa si e' mosso nella coscienza collettiva.
Ma le garanzie strombazzate sui Bond credo siano state ritenute a posteriori inaccettabili. E mi pare proprio che qui qualche ragione ci sia...anzi piu' di un caso che rende la cosa assai indigesta.

Con amicizia, come sempre :)
 
Scusate, non ho voglia di stare a fregnacciare.
Per quel che mi riguarda;sella, ha detto in un atmosfera..calda..che
i risparmiatori di Cirio Argentina, Parmalat...erano..avidi:-)
Visto che prendevano l'8 per cento...e poi..poverini...hanno cercato...
Non sto nemmeno a commentarlo, visti i "diguidi".

Manco io.
ho voglia di commentare.
Preferirei che disguidi non ce ne fossero a fine mese come invece ci sono.
Sempre
vero????
prima mettere a posto le cose in casa propria
Saluti sella
 

Users who are viewing this thread

Back
Alto