L'evoluzione dei corsi sulla comunicazione, public speaking ecc. (1 Viewer)

Ignatius

sfumature di grigio
Ho assistito al primo corso di questo tipo ben oltre vent'anni fa.
Il formatore era di Meta (non facebook, bensì Formazione aziendale comportamentale e Manageriale - TrainingMeta ) e diceva che il suo mentore era stato uno che, anni prima, aveva concorso alla trasformazione di un imprenditore normale come l'immobiliarista Silvio Berlusconi in un grande comunicatore.

Poi ho fatto diversi altri corsi di questo tipo. Alla fine, si somigliano tutti.

Nell'ultimo seminario di questo tipo, infatti, ho sentito bene o male le solite cose: usate metafore, raccontate storie "in comune" che vi facciano sentire vicino al vostro pubblico, guardateli negli occhi, usate gesti ("il linguaggio del corpo"), sorprendeteli ecc...



Però mi sono accorto (e non sono stato il solo) che, tra i vari ingredienti della comunicazione, uno non è stato menzionato: la sincerità.

Mi è venuto in mente che, nel secolo scorso, il formatore diceva che si doveva essere convinti del messaggio che si doveva trasmettere.
Se il Grande Capo mi diceva di comunicare qualcosa che non mi suonava, dovevo esporgli i miei dubbi e chiedergli chiarimenti: il Grande Capo, presumibilmente, dal suo alto livello, coglieva cose che a me sfuggivano, e me le avrebbe illustrate.
O magari i miei dubbi potevano arrivare a cambiare le convinzioni del Grande Capo, e quindi a modificare il messaggio da trasmettere.



Sarà un caso (o magari era una cosa tanto banale da non dover essere detta in un seminario!), ma a me la scomparsa della Sincerità tra i punti fondamentali della comunicazione ha dato fastidio.
Se volessi essere polemico, direi che il comunicatore (un livello intermedio, dal capufficio al manager) deve essere in grado di trasmettere ai suoi riporti in modo convincente un messaggio anche se lui non ne è convinto; anzi, deve essere in grado di trasmettere in modo convincente un messaggio anche se è convinto che sia una vaccata.
Per fortuna del mio pubblico, io non sono capace di mentire.


Dopo tutto, sull'Auryn era incisa la frase "Fa ciò che vuoi". E, se cito uno dei soli sei libri ch'io abbia mai letto, fatene tesoro anche voi, amiche ed amici di InvestireOggi.
 

aperitivo_yes

Forumer attivo
Però mi sono accorto (e non sono stato il solo) che, tra i vari ingredienti della comunicazione, uno non è stato menzionato: la sincerità.
La verita' riduce le vendite, quindi abbassa la crescita. Il capitalismo e' fondato sulla menzogna, ad un unico scopo: arraffare il piu' possibile, spostare i soldi dalle tasche dei consumatori a quelle dei produttori.
 

Claire

ἰοίην
Mai fatto corsi del genere, ho una dote naturale :-o
Però ammetto di non essere capace di parlare, se non di cose in cui credo e in cui sono fortemente preparata.
Quindi solo in sincerità

 

Ignatius

sfumature di grigio
La verita' riduce le vendite, quindi abbassa la crescita. Il capitalismo e' fondato sulla menzogna, ad un unico scopo: arraffare il piu' possibile, spostare i soldi dalle tasche dei consumatori a quelle dei produttori.
E' proprio il contrario.
Se sei un sovrano dispotico o un leader maximo komunista o nazista o il rappresentante della teocrazia, che impone la sua visione del mondo con la violenza, allora menzogna e verità sono indistinguibili: esiste solo la tua idea.

Ma se vuoi che il mercato funzioni, devono esistere la buona fede, l'onestà, la sincerità.
Un consumatore comprerebbe un bene su una piattaforma online, se pensasse che gli può arrivare un mattone al posto di quello che hai ordinato?
Un imprenditore assumerebbe un dipendente, se pensasse che può trovarsi in azienda un lazzarone?
Tu faresti il pieno al benzinaio, se pensassi che ti potrebbero rifornire di acqua anziché di benzina, distruggendoti il motore nei successivi 50 metri?

I i truffatori di ogni genere, compresi i mentitori, nel breve termine arraffano dei denari indebitamente ma, se la loro presenza nell'economia supera un (basso) livello fisiologico, distruggono l'economia e quindi il capitalismo.
 

Ignatius

sfumature di grigio
Mai fatto corsi del genere, ho una dote naturale :-o

Sarà vero?
Ovvero: con una Claire che sostiene di non aver bisogno di migliorare le sue capacità di comunicazione, e un'altra oratrice che dà retta a questi corsi, a parità di messaggio, si dovrebbe poter verificare quale delle due speaker si rivela più capace di 1) evitare che il pubblico si addormenti al secondo minuto del pippone 2) indurre gli uditori a qualche genere di impegno o di azione.
 

samir

Forumer storico
Sarà vero?
Ovvero: con una Claire che sostiene di non aver bisogno di migliorare le sue capacità di comunicazione, e un'altra oratrice che dà retta a questi corsi, a parità di messaggio, si dovrebbe poter verificare quale delle due speaker si rivela più capace di 1) evitare che il pubblico si addormenti al secondo minuto del pippone 2) indurre gli uditori a qualche genere di impegno o di azione.

senza distinguere l'obiettivo però diventa un esercizio da passatempo
 

Users who are viewing this thread

Alto