l'hanno ucciso

Parma, 5 apr . - (Adnkronos) - ''Vorrei vederli soffrire poco a poco'', sono queste le parole che Paola Pellinghelli, la mamma del peccolo Tommaso, rivolge a chi ha rapito e ucciso il suo bimbo. ''Magari è una parola un po' troppo grossa, però adesso come adesso li vorrei vedere proprio così'', ha detto ai cronisti che assediavano la casa di Casalbaroncolo dove è tornata questa mattina. Poi a chi le chiedeva se fosse favorevole alla pena di morte, la donna ha risposto di non essere d'accordo solo perché in questo caso sarebbe una via d'uscita troppo facile. "Sono sempre stata favorevole - ha spiegato - ma in casi come questi sono più cattiva, vorrei vederli soffrire a poco poco, giorno per giorno come abbiamo fatto noi e come stiamo facendo noi". Convinto che ci sia ancora qualcosa da scoprire Paolo Onofri, il padre del piccolo Tommaso. ''Questa operazione non è congrua perché l'organizzazione e l'azione non si sposano'', ha spiegato Onofri che poi ha aggiunto: ''Non è ancora finita''. Intanto, dai microfoni del Tg2, Pasquale Barbera, il quarto uomo indagato con l'accusa di favoreggiamento, per il sequestro del piccolo Tommy, chiede scusa agli Onofri: ''Vi ho portato un mostro in casa'', ha detto riferendosi a Mario Alessi. Barbera, che aveva espresso lo stesso concetto questa mattina in un'intervista alla radio, ha spiegato di sentirsi responsabile per aver coinvolto nei lavori da compiere nella cascina degli Onofri a Casalbaroncolo il muratore arrestato per concorso in sequestro, omicidio e occultamento di cadavere. ''Mi sono sentito tradito dall'amicizia che avevo con Mario Alessi'', ha detto Barbera, che poi, rivolgendosi a Paolo Onofri, ha aggiunto: ''Chiedo scusa e perdono per avergli portato in casa questa persona che gli ha rovinato l'esistenza''.
 
simone7110 ha scritto:
Parma, 5 apr . - (Adnkronos) - ''Vorrei vederli soffrire poco a poco'', sono queste le parole che Paola Pellinghelli, la mamma del peccolo Tommaso, rivolge a chi ha rapito e ucciso il suo bimbo. ''Magari è una parola un po' troppo grossa, però adesso come adesso li vorrei vedere proprio così'', ha detto ai cronisti che assediavano la casa di Casalbaroncolo dove è tornata questa mattina. Poi a chi le chiedeva se fosse favorevole alla pena di morte, la donna ha risposto di non essere d'accordo solo perché in questo caso sarebbe una via d'uscita troppo facile. "Sono sempre stata favorevole - ha spiegato - ma in casi come questi sono più cattiva, vorrei vederli soffrire a poco poco, giorno per giorno come abbiamo fatto noi e come stiamo facendo noi". Convinto che ci sia ancora qualcosa da scoprire Paolo Onofri, il padre del piccolo Tommaso. ''Questa operazione non è congrua perché l'organizzazione e l'azione non si sposano'', ha spiegato Onofri che poi ha aggiunto: ''Non è ancora finita''. Intanto, dai microfoni del Tg2, Pasquale Barbera, il quarto uomo indagato con l'accusa di favoreggiamento, per il sequestro del piccolo Tommy, chiede scusa agli Onofri: ''Vi ho portato un mostro in casa'', ha detto riferendosi a Mario Alessi. Barbera, che aveva espresso lo stesso concetto questa mattina in un'intervista alla radio, ha spiegato di sentirsi responsabile per aver coinvolto nei lavori da compiere nella cascina degli Onofri a Casalbaroncolo il muratore arrestato per concorso in sequestro, omicidio e occultamento di cadavere. ''Mi sono sentito tradito dall'amicizia che avevo con Mario Alessi'', ha detto Barbera, che poi, rivolgendosi a Paolo Onofri, ha aggiunto: ''Chiedo scusa e perdono per avergli portato in casa questa persona che gli ha rovinato l'esistenza''.

1- in un paese civile (e il ns ha la presunzione di etichettarsi come tale...) CHI E' STATO DANNEGGIATO NON PUO' E DEVE INFLUIRE SULLA DECISIONE RELATIVA ALLA PENA DA ASSEGNARE AL COLPEVOLE DEL TORTO.

2- ennesima dimostrazione di sciacallaggio mediatico (retorico e imbarazzante) da parte di certi "giornalisti" italiani.
 

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