Simona Torretta e Simona Pari erano state rapite il 7 settembre
Rilasciati anche i due iracheni che lavoravano con loro a Bagdad
Liberate le volontarie italiane
Stasera riabbracciano i loro cari
Una delle ragazze: "Ho passato momenti duri e scoraggianti"
All'arrivo a Roma le due ragazze saranno sentite dai magistrati
DUBAI - L'incubo è finito: "Abbiamo passato momenti duri e scoraggianti". Dopo tre settimane Simona Torretta e Simona Pari sono state liberate e consegnate all'incaricato d'affari dell'ambasciata italiana a Bagdad. La notizia è stata data in prima battuta da Al Jazeera. Nel giro di pochi minuti sono arrivate le varie conferme, dalle famiglie delle due ragazze, da Intersos e dalle autorità. Fino a quella del presidente del Consiglio che ha precisato che le volontarie di "Un ponte per..." stanno bene e sono state prese in consegna dalla Croce rossa italiana. Il premier ha anche annunciato che già stasera riabbracceranno i loro cari. Le due ragazze sono già in volo per il Kuwait e in nottata saranno a Ciampino. Ad accompagnarle nel viaggio verso l'Italia è Maurizio Scelli, il commissario straordinario della Croce rossa. All'arrivo a Roma saranno ascoltate dai magistrati.
Liberi anche i due iracheni. Con Simona Torretta e Simona Pari sono stati liberati anche i due iracheni sequestrati con loro il 7 settembre: Manhaz, della ong Intersos, e Raed Ali Abdul Aziz. Le tre donne sono state rilasciate in tre posti diversi, incappucciate. A quanto pare, le italiane sono state tenute prigioniere sempre a Bagdad.
Le prime immagini tv. Appena sollevato il 'niqab', il
lungo velo nero che copre loro la testa, le due italiane sorridono a due uomini che vanno loro incontro davanti alla telecamera, che inquadra, nella luce del tramonto (o dell'alba), un ampio spazio desolato intorno e sullo sfondo un muretto ed una moschea illuminata. Sono le prime immagini del filmato sulla liberazione di Simona Pari e Simona Torretta trasmesso stasera dalla rete satellitare araba Al Jazeera.
"Shukran, shukran gesilan, ma salama (Grazie, grazie mille, arrivederci)": sono queste le prime parole che una delle due donne italiane pronuncia. Non è chiaro se si rivolga a chi va loro incontro o a qualcun altro che si allontana dalla scena ma non è visibile nella inquadratura. "Simona, Simona": chiamandole per nome, i due uomini si avvicinano loro ed uno di essi aggiunge: "Potete togliervi il velo, adesso", aiutando una delle due a sollevare il 'niqab'.
L'uomo con la camicia bianca viene poi inquadrato in primo piano ed il breve filmato si conclude.
Simona Torretta subito dopo il rilascio. Nel susseguirsi delle notizie e delle emozioni, è arrivata anche la prima dichiarazione di Simona Torretta. "Ho passato momenti duri e scoraggianti", ha detto la volontaria di "Un ponte per..." alla madre subito dopo la liberazione. A riferirlo è stato il presidente del Municipio X, Sandro Medici, che ha sottolineato come Simona avesse "la certezza di essere liberata".
Pagato un riscatto. La conferma del pagamento di una somma di denaro da parte dell'Italia, per ottenere la liberazione degli ostaggi, è giunta dal direttore del giornale del Kuwait Al Rai Al Aam, che in questi giorni ha rappresentato un canale di comunicazione da parte dei rapitori delle volontarie italiane e dei due volontari iracheni.
repubblica.it