Sul bail-in ritengo opportuno fare una precisazione perchè, come ho già avuto modo di evidenziare, bisognerebbe distinguere fra due situazioni totalmente differenti:
1- la banca altera i suoi conti e bilanci mostrando una situazione non negativa, successivamente (dopo che le persone hanno investivo) si scopre che i dati reali erano molto peggiori;
2- la banca mostra sempre la situazione reale (magari negativa), le persone investono consapevolmente sapendo del rischio che corrono.
Ebbene nel primo caso se salta la banca - a rigor di logica - a pagare devono essere sia coloro che l'hanno amministrata sia coloro che dovevano vigilare (inclusa Banca d'Italia, Consob e BCE se risulta una mera loro carenza nella vigilanza); NON POSSONO PAGARE GLI INVESTITORI PERCHÈ NON HANNO AVUTO LA POSSIBILITÀ DI FARE UN INVESTIMENTO CONSAPEVOLE.
Nel secondo caso invece si può anche ammettere che l'investitore si assuma tutti i rischi e correlate conseguenze.
Se non si fa come dico io gli amministratori delle banca vengono spinti a essere sempre più scorretti perchè sanno che anche se la banca è in condizioni disastrose basta non renderlo pubblico, così a pagare i debiti saranno poi gli inconsapevoli investitori.
Infatti la banca per tutelarsi, prima di rendere pubblica e conoscibile la situazione reale, è sufficiente che fa una emissione di obbligazioni pari al "buco" che deve coprire. Subito dopo rende pubblica la situazione di crisi ed ecco che gli investitori, senza avere alcuna possibilità di rendersi conto della situazione, si ritrovano in mano carta straccia. Nel frattempo i banchieri che hanno creato il buco si beccano pure un bel bonus milionario per le "obbligazioni truffa" con cui hanno risanato l'istituto. Si tratta di un sistema assolutamente folle, al di fuori di ogni logica!!! La follia più "folle" è che vengono protetti gli unci responsabili, ossia: AMMINISTRATORI della Banca, Consob, Banca d'Italia e BCE.
Rendimoci conto che QUI È COME SE UN RAPINTAORE (amministratori della banca) SI PRESENTA IN BANCA E FA UNA RAPINA. SUCCESSIVAMENTE INTERVENGONO LE FORZE DELL'ORDINE LE QUALI INDIVIDUANO L'AUTORE DELLA RAPINA MA ANZICHÈ ARRESTARLO DANNO ALLO STESSO UN PREMIO MILIONARIO! I POVERI CLIENTI CHE HANNO SUBITO LA RAPINA INVECE VENGONO RITENUTI I RESPONSABILI DELLA STESSA! ASSOLUTAMENTE ASSURDO!!!
È ovvio che in questo contesto la gente non si sente sicura. E tale insicurezza trova pieno riscontro sull'andamento negativo dei titoli bancari.
Caro Vicente4444,
mi sembra di capire che un tuo amico possedeva titoli (azioni o obbligazioni subordinate) di una delle 4 banche fallite e di questo non posso che dispiacermi, mi pare che tuttavia le conclusioni a cui arrivi siano completamente infondate, così come le metafore che utilizzi completamente fuorvianti.
Investire in azioni significa diventare soci di una azienda, così come acquistarne titoli subordinati significa diventarne creditori, ad un tasso superiore a quello normalmente in essere, in cambio di una minore tutela in caso le cose vadano male.
In entrambi i casi, pertanto, diventa fondamentale capire innanzi tutto le caratteristiche dello strumento che si acquista ed in secondo luogo accertarsi almeno sommariamente dello stato di salute dell'azienda di cui si vuole diventare socio o creditore.
Gli strumenti per farlo non mancano, incluso questo forum dove si discute, a volte anche in modo molto dettagliato, dello stato di salute dei vari emittenti, delle caratteristiche delle varie tipologie di titoli e delle normative in vigore.
Purtroppo è risaputo che gli italiani dedicano pochissimo tempo a queste importanti questioni, preferendo affidarsi alla cieca alla parola del direttore della loro banca o all' "amico" promotore, che inevitabilmente è quasi sempre in conflitto di interessi.
Che le 4 banche fossero in profonda crisi è di dominio pubblico da moltissimo tempo, come dimostrano le rilevanze delle numerose ispezioni della Banca d'Italia e, da ultimo, la decisione di metterle in amministrazione controllata, esautorandone di fatto gli organi dirigenziali.
Che la legislazione sul bail in sarebbe stata adottata, e le concrete conseguenze che ne sarebbero derivate, è oggetto di discussione su questo forum da anni, ma d'altronde anche senza bail in queste banche sarebbero comunque fallite, provocando al tuo amico lo stesso identico danno.
Non nego che una piccola minoranza di risparmiatori sia stata letteralmente truffata (falsificandone il profilo di rischio, nascondendo a quelli più "ignoranti" e meno esperti i potenziali rischi, o addirittura presentando al mercato dati falsi o fuorvianti), ma da che mondo è mondo la truffa è di competenza dei tribunali ed è a questi che caso mai il tuo amico deve rivolgersi.
Restando alla tua metafora, acquistare titoli finanziari non è certo paragonabile a passeggiare tranquillamente per strada, ma piuttosto come guidare. Mettersi al volante di una bagnarola scassata o di una autovettura efficiente e sicura, guidare prudentemente o spericolatamente, rispettare o meno i limiti di velocità ed il codice della strada è responsabilità principalmente di chi guida.
Investire consapevolmente, diversificare tra titoli ed emittenti, monitorare periodicamente l'andamento dei propri investimenti dovrebbero diventare buone abitudini di chi ha a cuore i propri risparmi.