Libia

Libia : chi è l'uomo con l'arma di precisione? Sparatoria all'hotel Corinthia

Arma di ultima generazione, comportamento da professionista...è un "ribelle" addestrato? uno di al qaeda addestrato dalla CIA?
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Bombardamenti infernali su Brega: il video

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IL CORAGGIO E LA CHIAREZZA DI RON PAUL, ANCHE SULLA LIBIA

Café Humanité: IL CORAGGIO E LA CHIAREZZA DI RON PAUL, ANCHE SULLA LIBIA



fonte della trascrizione del discorso:
http://dailybail.com/home/ron-paul-on-the-failures-of-us-intervention-in-libya.html

traduzione Cristina Bassi, www.thelivingspirits.net
Missione eseguita in Libia?

Anche se un uragano tremendo ha colpito la costa orientale dell'America, l'amminsitrazione è determinata ad espandere la guerra in Libia e nel mentre a terrorizzare il regime in Siria

C'è un limite agli appetiti del governo nel creare più problemi alla nostra nazione ed economia?

Gli americani potrebebro esere tentati a celebrare l'apparente vittoria dei ribelli in Libia appoggiati dagli USA e della NATO, poichè sembra che il regime di Gheddafi sia sovvertito. Ma credo sia prematuro ogni entusiasmo per la nostra disavventura libica

L'ammnistrazione Obama ha attaccato la Libia senza una dichiarazione di guerra costituzionale, senza una significativa consultaizone con il Congresso e senza che fosse stato autorizzato un dollaro dalla Camera o Senato. E' stata una guerra iniziata da un presidente che si è rivolto all'ONU per la sua autorità e che ha ignorato l'autorità del Congresso USA. [il premio Nobel per la pace......sic..]

Stiamo meglio come nazione avendo ignorato e svalutato la nostra Costituzione? Stiamo meglio avendo speso più di un miliardo di dollari per attaccare un paese a migliaia di chilometri da noi e che non ci ha minacciato?

Siamo più sani finanziariamente nell'aver allargato l'impero fino ad includere un altro protettorato e probabilmente una occupazione militare a lungo termine? Siamo più ammirati nel mondo per essere nuovamente coinvolti in un'altra guerra?

Tuttavia molti affermeranno che disfarsi di Gheddafi ne è valsa la pena.
Diranno che il fine giustifica i mezzi.
Questo mentre il pedaggio dei civili bombardati dalla NATO aumenta, in una guerra travestita da "protezione della popolazione civile": persino la discussione iniziale se intervenire o meno è ridicola

Non dovremmo dimenticare che non c'erano massacri in Libia prima dell'attacco della NATO.

L'attacco è stato soprannominato intervento umanitario preventivo. Ma non appena gli aerei della NATO hanno cominciato a bombardare, i civili hanno cominciatoa morire.

Gheddafi sarà pure stato un tiranno, ma come tale non è stato peggio di molti altri che sosteniamo e annoveriamo tra gli alleati.
E' disturbante la cosa ma vediamo uno schema in cui leaders, relativamente secolari, nel mondo arabo divengono obiettivi di "regime change" (cambio di regime) con il risultato che ne deriva un vuoto di potere che viene riempito da elementi più radicali.

L'Iraq post-Saddam è certamente più vicina all'Iran di quanto lo fosse prima dell'invasione USA. La Libia sarà diversa?

Vediamo già orrende rappresaglie dei ribelli spalleggiati dagli USA contro i loro oppositori politici.

Ci sono scene raccapriccianti di saccheggi e illegalità da parte dei ribelli.

Sappiamo che alcune fazioni di ribelli sembra che siano alleati con estremisti islamici ed altri che sembrano avere legami con la CIA. Sembra che abbiamo anche propensione ad uccidersi tra loro come ad uccidere i sostenitori del precedente regime.

La struttura tribale della società libica non fa che rassicurare sul fatto che ci sia una guerra civile in programma, piuttosto che una democrazia in stile svizzero che alcuni sostenitori dell'intervento dicono sia dietro l'angolo.

Cosa c'è dopo una vittoria del genere? Con la scalata del Grande Occidente per afferrare le riserve petrolifere della Libia nel mezzo di caos politico e violenza interni, qualcuno dubita che le truppe di terra della NATO non siano già preparate per un'altra occupazione?
I neo-conservatori continuano a dominare la nostra politica estera, indipendentemente da quale amministrazione è al governo. A loro non importa che siamo in bancarotta, poichè sono troppo accecati dal loro desiderio imperialistico e dalla loro affezione per alleanze intrappolanti che ci hanno giustamente consigliato di evitare.

Hanno puntato gli occhi poi successivamente sulla Siria, dove gli USA si stanno muovendo costantemente verso un intervento in un altro conflitto interno che non ha nulla a che fare con gli USA. Il presidente USA ha già richiesto un "regime change" in Siria, aggiungendo nuove sanzioni contro il regime siriano. I bombardieri USA sono già pronti?

LINK correlati:
to download the Green Book (by Gheddafi)
Sherrie Questioning All: Truth about Libya - Watch this video and be Shocked! I have Confirmed what this video claims is Truth! Libya had the Best Human Rights for the People and they were Free!
 
Il futuro della Libia secondo i piani della Nato

6 settembre 2011
By coriintempesta
di: Manlio Dinucci
Nella rappresentazione mediatica della guerra di Libia, dominano la scena i «ribelli», mentre la Nato è defilata dietro le quinte. Eppure è nella sua cabina di regia che è stata preparata e diretta la guerra e si decide il futuro assetto del paese.
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La missione della Nato è efficace e ancora necessaria, ha dichiarato la portavoce Oana Lungescu.

Nessuno ne dubita: in cinque mesi di «Protezione unificata» sono state effettuati 21mila raid aerei, di cui oltre 8mila di attacco con bombe e missili, mentre decine di navi da guerra hanno attaccato con missili ed elicotteri e controllato le acque territoriali libiche per assicurare l’embargo alle forze governative e le forniture a quelle del Cnt di Bengasi. Allo stesso tempo agenti e forze speciali di Stati uniti, Gran Bretagna, Francia e altri paesi hanno svolto un ruolo chiave sul terreno, segnalando agli aerei gli obiettivi da colpire, preparando e dirigendo l’attacco a Tripoli.

La Nato ha svolto un ruolo decisivo senza il quale i "ribelli assoldati tra alqueda" non avrebbero mai potuto entrare a Tripoli, conferma il generale tedesco Egon Ramms.
La nostra missione, ha dichiarato il segretario generale dell’Alleanza Anders Fogh Rasmussen, continuerà fino a che continueranno gli attacchi e le minacce (sic).

Significa che, compiuta la «missione», la Nato lascerà ai libici la possibilità di decidere il futuro del paese? Per niente.


Significa che essa passerà alla fase 2 della «missione».

Non esiste semplicemente una soluzione militare a questa crisi, sottolinea un comunicato dell’Alleanza, ma abbiamo bisogno di un processo politico per una pacifica transizione alla democrazia in Libia. E la Nato, assicura Rasmussen, è pronta a svolgere un ruolo di sostegno.
Non si specifica in qual modo, ma un piano generale – deciso fondamentalmente a Washington, Londra e Parigi – è già pronto. Ne sono filtrati alcuni particolari attraverso dichiarazioni di singoli funzionari.

Formalmente su richiesta del futuro governo (diretto da politici garanti degli interessi delle maggiori potenze occidentali), la Nato continuerà a controllare lo spazio aereo e le acque territoriali della Libia.

Ufficialmente per assicurare gli aiuti umanitari e proteggere il personale civile sotto bandiera Onu. [ahahahahahahah assassini schifosi!]

Ciò richiederà il libero accesso ai porti e agli aeroporti libici, che saranno di fatto trasformati in basi militari Nato, anche se vi sventolerà la bandiera rosso, nero e verde – la stessa del regime di re Idris, che negli anni ’50 concesse a Gran Bretagna e Stati uniti l’uso del territorio per impiantarvi basi militari, come quella aerea statunitense di Wheelus Field alle porte di Tripoli. Una collocazione ideale, oggi, per il quartier generale del Comando Africa degli Stati uniti.
La Nato continua a ripetere che non intende inviare truppe in Libia, non esclude però che lo facciano singoli alleati o la Ue, che ha già pronti gruppi di battaglia a dispiegamento rapido.
Allo stesso tempo, la Nato addestrerà e armerà le «forze di sicurezza» libiche. Concetto relativo. Responsabile della sicurezza di Tripoli è stato nominato (con il placet Nato) Abdel Hakim Belhaj che, ritornato dalla jihad anti-sovietica in Afghanistan, formò in Libia il Gruppo combattente islamico. Fu catturato come terrorista dalla Cia in Malaysia nel 2004 ma, dopo la normalizzazione con Tripoli, rinviato in Libia, dove (in base a un accordo tra i due servizi segreti) fu rimesso in libertà nel 2010. Sarà lui a garantire, in veste di presidente del consiglio militare di Tripoli, la pacifica transizione alla democrazia in Libia.
FONTE: IlManifesto.it – 4 settembre 2011
 


DOPO I BOMBARDAMENTI UMANITARI ANCHE LE PRIVATIZZAZIONI UMANITARIE

Il mobbing internazionale contro la Siria ha compiuto un salto di qualità con la pubblicazione alla fine di agosto del rapporto di Amnesty International curato dall'operatore Neil Sammonds. Il rapporto non si limita a denunciare casi di torture ed omicidi, ma si caratterizza per un tono eminentemente politico, con tanto di appelli al Consiglio di Sicurezza dell'ONU e di proposta di deferire il governo siriano alla Corte dell'Aja che si occupa di crimini contro l'umanità.(1)
Comidad

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In varie interviste Sammonds ha dichiarato ipocritamente che nei confronti della Siria egli non sta chiedendo un intervento militare, dimenticando però che la Libia si è trovata da un giorno all'altro sotto le bombe senza che nessun organismo internazionale lo abbia mai deciso. Né Amnesty International si è mai chiesta cosa c'entrino con la difesa dei civili i bombardamenti della NATO che hanno messo fuori uso acquedotti e centrali elettriche in Libia. Per aggredire la Libia sono stati sufficienti il pretesto di una "emergenza umanitaria" e la foglia di fico giuridica della "no fly zone", perciò Sammonds ha già fornito alla NATO molto di più del necessario per un'aggressione alla Siria. Non sorprende quindi che il presidente francese Sarkozy abbia potuto adottare il rapporto Sammonds, servendosene come un'arma propagandistica.(2)
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ma se volevano liberare la Libia non bastava far fuori Gheddafi? :-?

non e' che gli frega quassi nulla della Libia e di Gheddafi ma gli interessa il petrolio :D


sono come ....

[ame=http://www.youtube.com/watch?v=pf9NmCQqa2E]Villa Chimera - La Logica delle Locuste [2009] - YouTube[/ame]
 
ma se volevano liberare la Libia non bastava far fuori Gheddafi? :-?

non e' che gli frega quassi nulla della Libia e di Gheddafi ma gli interessa solo il petrolio :D


sono come ....

Villa Chimera - La Logica delle Locuste [2009] - YouTube
li hanno bombardati
li hanno uccisi
hanno ucciso i bambini
i giornalisti hanno mentito

hanno interrotto le forniture di acqua
hanno interrotto le forniture di elettricità
hanno interrotto le forniture di benzina


ma il popolo difende ancora Gheddafi che aveva portato benessere
l'acqua era gratis
la scuola era gratis
la sanità era gratis
pure la casa era gratis

e questo non stava per nulla bene alla NATO perchè mostrava che uno Stato può provvedere dignitosamente ai suoi cittadini senza supertassarli o mandarli in guerra ad usccidere altri esseri umani

gli USA+NATO+MOSSAD sono ormai diventati nazisti
e stiamo vivendo un periodo peggiore del MedioEvo
 
ma il popolo difende ancora Gheddafi che aveva portato benessere
l'acqua era gratis
la scuola era gratis
la sanità era gratis
pure la casa era gratis

Non dispongo di recenti sondaggi per capire se il popolo sia con Gheddafi o meno.
Ma di certo mi son perso qualche passaggio. La Libia era proprio il paradiso in terra?
 

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