Libia

come sapete il capo della Libia ora è uno di AL QAEDA sostenuto dalla Nato ed addestrato dalla CIA
ma la sceneggiata continua ......

E' un ex di Al Qaida , comunque penso che l'avvenire della Libia sia ancora da scrivere , la Libia è un paese enormemente ricco
se gli appetiti degli occidentali saranno controllati
si potrà creare una democrazia con redistribuzione degli utili di gas e petrolio alla popolazione



P.S: tontolina deciditi al Zawahiri, è una marionetta della Cia
o gli americani hanno messo una taglia da 25 milioni di dollari su di lui
le due cose insieme non reggono :D
 
E' un ex di Al Qaida , comunque penso che l'avvenire della Libia sia ancora da scrivere , la Libia è un paese enormemente ricco
se gli appetiti degli occidentali saranno controllati
si potrà creare una democrazia con redistribuzione degli utili di gas e petrolio alla popolazione



P.S: tontolina deciditi al Zawahiri, è una marionetta della Cia
o gli americani hanno messo una taglia da 25 milioni di dollari su di lui
le due cose insieme non reggono :D
è il capo dei "ribelli"[o presunti tali] della Libia che è uno di alqaeda
e non lo dico io

vatti a leggere gli articoli che ho lincato


poi lo dovresti sapere da tempo ormai
che alqaeda è il database della Cia di tutti gli Afgani addestrati alla guerra.....

lo disse un ministro inglese... non ricordo chi...
ma tutto è in mano ai delinquenti della CIA


e poi bisogna fare la sceneggiata per recitare la parte

ma i terroristi sono loro!
 
poi lo dovresti sapere da tempo ormai
che alqaeda è il database della Cia di tutti gli Afgani addestrati alla guerra.....

lo disse un ministro inglese... non ricordo chi...
ma tutto è in mano ai delinquenti della CIA

Io no so nulla... seguo i documenti ufficiali
non i siti di controcultura antioccidentali
che sparano un mucchio di balle
questo come questione di igiene mentale ...diciamo
 
Io no so nulla... seguo i documenti ufficiali
non i siti di controcultura antioccidentali
che sparano un mucchio di balle
questo come questione di igiene mentale ...diciamo
la notizia a suo tempo
fece scalpore e fu pubblicata sui giornali inglesi
dato che
chi fece questa affermazione
era proprio un ministro inglese


diciamo che leggi i giornalini ufficiali italiani
 
Una testimonianza autorevole



Scritto da Pino Cabras Mercoledì 06 Aprile 2011 12:11


Guerra e verità
Valutazione attuale:
rating_star.png
rating_star.png
rating_star.png
rating_star.png
rating_star.png
/ 16
ScarsoOttimo
wesleyclark.jpg
Il generale Wesley Clark spiegava bene già nel 2007 come le guerre - inclusa quella attuale alla Libia - si inseriscano in una vasta programmazione di lungo periodo.
Il resto lo fa la propaganda, le contingenze storiche, le evoluzioni sul campo. Chi non se ne accorge, anche con le migliori intenzioni, farà da comoda pista per il decollo dei bombardieri.
SEGUE IL VIDEO DELL'INTERVISTA A CLARK.
http://www.youtube.com/watch?v=fW8mLDtq9Ls&feature=player_embedded


Sempre nel 2007, Wesley Clark, in occasione di una conferenza tenutasi a San Francisco il 3 ottobre, confermò tutti i contenuti dell'intervista, compreso il piano di attaccare la Libia, aggiungendo alcuni dettagli:
Queste persone hanno assunto il controllo della politica degli Stati Uniti, e l'ho capito allora, mi sono ricordato d’una riunione che avevo avuto con Paul Wolfowitz nel 1991. Mentre nel 2001 era vice-segretario alla Difesa, nel 1991 era il sottosegretario, ossia il numero 3 del Pentagono. A quel tempo mi disse: «abbiamo 5 o 10 anni per ripulire tutti questi regimi favorevoli all’ex Unione sovietica, la Siria, l’Iran, l’Iraq, prima che la prossima superpotenza emerga a sfidarci
Si trattava di una dichiarazione stupefacente: l’esercito servirebbe a scatenare delle guerre e a far cadere dei governi e non a impedire i conflitti.

Stiamo per invadere dei paesi.
I miei pensieri erano in un vortice. Misi tutto questo da parte, era come una pepita da conservare. Un gruppo di persone ha preso il controllo del paese con un colpo di stato politico: Wolfowitz, Cheney, Rumsfeld… Potrei fare i nomi di un'altra mezza dozzina di altri collaboratori del Progetto per un Nuovo Secolo Americano (PNAC).
Costoro volevano che il Medio Oriente fosse destabilizzato, che venisse sconvolto etpiazzato sotto il nostro controllo.
Tutto questo ci porta ai commenti del 1991. Siete stati informati in proposito? Il piano è stato annunciato pubblicamente? Senatori e deputati hanno denunciato questo piano? C'è stato forse un dibattito pubblico? Assolutamente no! E non c'è ancora! Sono desiderosi di finirla con l'Iraq solo per andare in Siria. «Oh sì, le nostre legioni ci andrànno.»






Il video della conferenza è stato sottotitolato in francese dal sito ReOpen911.info.


 
Il Testamento di Muammar Gheddafi-Testo completo




83Share


- di I Lupi di Einstein -
“Questa è la mia volontà”: “Continuare la Resistenza, lottare contro qualsiasi aggressore straniero della Libia ,…”
Testo completo del testamento
di Muammar Gheddafi
Global Research
Tradotto dall’arabo dalla BBC
“Questa è la mia volontà. Io, Muammar bin Mohammad bin Abdussalam bi Humayd bin Abu Manyar bin Humayd bin Nayil al Fuhsi Gaddafi, giuro che non c’è altro Dio che Allah e che Maometto è il profeta di Dio, la pace sia con lui. Mi impegno a morire come un musulmano.
Se dovessi essere ucciso, vorrei essere sepolto, secondo i riti musulmani, con i vestiti che avevo addosso al momento della mia morte e il mio corpo non lavato, nel cimitero di Sirte, accanto alla mia famiglia e ai miei parenti.
Vorrei che la mia famiglia, soprattutto donne e bambini, fossero trattati bene dopo la mia morte. Il popolo libico deve proteggere la sua identità, i suoi successi, la sua storia e l’immagine onorevole dei suoi antenati e dei suoi eroi. Il popolo libico non dovrebbe dimenticare i sacrifici delle persone libere e migliori.
Invito i miei sostenitori a continuare la resistenza, e a combattere qualsiasi aggressore straniero della Libia, oggi, domani e sempre.
I popoli liberi del mondo sappiano che avremmo potuto contrattare e svendere la nostra causa in cambio di una vita personale sicura e stabile. Abbiamo ricevuto molte offerte in questo senso, ma abbiamo scelto di essere all’avanguardia del confronto come simbolo del dovere e dell’onore.
Anche se non vinceremo subito, daremo una lezione alle generazioni future che la scelta di proteggere la nazione è un onore e la sua svendita è il più grande tradimento che la storia ricorderà per sempre, nonostante i tentativi degli altri di dirvi il ​​contrario.”
Fonte: Global Research 24 Ottobre 2011
Traduzione: Anna Moffa per ilupidieinstein.blogspot.com
I Lupi di Einstein: Il Testamento di Muammar Gheddafi-Testo completo


Tratto da: Il Testamento di Muammar Gheddafi-Testo completo | Informare per Resistere Il Testamento di Muammar Gheddafi-Testo completo | Informare per Resistere
- Nel tempo dell'inganno universale, dire la verità è un atto rivoluzionario!
 
pero' era veramente un feroce dittatore che viveva nel lusso :-?

credo che in questo mondo sia facile trasformare chiunque in un mostro
altrettanto facile far sembrare altri leader dei santi

nessuno e' senza peccati, nemmeno noi


[ame=http://www.youtube.com/watch?v=Kp0Iw1zuh-Q]Muammar Gaddafi relaxes at home - YouTube[/ame]
 
Eni: produzione libia torna a 70%, Iran non preoccupa
Scaroni non teme sanzioni, ma Teheran deve ancora 2 mld dlr
09 DICEMBRE, 09:18

IndietroStampaInviaScrivi alla redazioneSuggerisci
(ANSAmed) - ROMA, 8 DIC - La produzione in Libia tornata al 70%, i programmi in Mozambico che procedono secondo la tabella di marcia, le possibili sanzioni nei confronti del petrolio iraniano che non preoccupano, anche se qualche allarme sui crediti per 2 miliardi di dollari con Teheran esiste.

L'amministratore delegato dell'Eni, Paolo Scaroni, dal World Petroleum Congress di Doha traccia un quadro positivo per il Cane a sei zampe, al termine di un anno caratterizzato dal nodo Libia che ha inciso non poco sui conti del gruppo petrolifero.

La produzione nel Paese nordafricano, fermata nel marzo scorso con l'avvio della rivolta anti-Gheddafi e ripartita il 26 settembre, e' ormai tornata al 70% della capacita': Scaroni ha infatti annunciato che l'Eni e' tornata a produrre quasi 200mila barili al giorno, contro i 280mila pre-rivoluzione. E i livelli potrebbero salire ancora, se non verranno messi in discussione i contratti siglati con il vecchio regime: un rischio che pero', secondo Scaroni, e' ''impensabile'', dal momento che ''tutti i contratti libici, compresi quelli dell'Eni, sono a lungo termine e sostenuti da arbitrati internazionali''. Quindi, ha aggiunto, ''credo sia impensabile per tutti i Paesi petroliferi, Libia compresa, cambiare questi meccanismi giuridici'', anche perche' la priorita' dei libici e' di tornare alla produzione piena il piu' rapidamente possibile. Cambiare i contratti, quindi, ''non e' nell'interesse di nessuno''.

La situazione in Libia, quindi, sta tornando alla normalita' e non desta particolari preoccupazioni. Qualche allarme in piu' potrebbe sorgere invece in Iran, ma non tanto per il possibile bando europeo al greggio proveniente dal Paese del Golfo, di cui l'Eni potrebbe fare a meno per le proprie raffinerie. Il problema, ha sottolineato Scaroni, sta nei 2 miliardi di dollari di credito che il Cane a sei zampe vanta nei confronti di Teheran come pagamento per la produzione passata. L'ad, in ogni caso, e' convinto che, alla fine, ''questo tipo di transazioni saranno esentate da qualsiasi sanzione'', perche' ''c'e' una differenza tra l'importazione di petrolio e il pagamento in petrolio per attivita' precedenti''.

Al di la' dei paesi 'storici' per l'Eni, lo sguardo del gruppo e' rivolto in questo momento in particolare al grande giacimento di gas del Mozambico, su cui il piano di sviluppo prevede un investimento di 50 miliardi di dollari. Scaroni ha confermato l'impegno, aggiungendo che la produzione del combustibile partira' entro il 2018: ''La nostra impressione - ha detto - e' di essere di fronte a uno dei piu' generosi giacimenti visti nella nostra storia in termini di gas'', un sito ''ben posizionato per rifornire l'Asia di gas naturale liquefatto''.(ANSAmed).
 
Siamo sotto occupazione: l’Italia fa gola agli ex alleati

Scritto il 15/1/12 • nella Categoria: idee Condividi4


Le banche italiane hanno oggi una capitalizzazione che supera di poco i 30 miliardi di euro, ma gestiscono una quantità di denaro che è cinque volte superiore. Eppure, acquistarle tutte assieme costerebbe meno che acquistare la sola Bnp Paribas. Finmeccanica ha una capitalizzazione di 2 miliardi, ma possiede beni immobili che da soli valgono 4 miliardi. Francesi e tedeschi, ma non solo, si preparano a comperare i pezzi pregiati della nostra industria, e lo faranno anche per eliminare dei rivali. In fondo, la guerra in Libia non è servita a sottrarre interessi strategici all’Italia? Ci sono due modi per togliere di mezzo un rivale:
soffiargli i contratti, come in Libia,
oppure
comprarlo e farlo passare sotto il proprio controllo, come rischia di succedere alle aziende italiane.

Siamo sotto occupazione: l’Italia fa gola agli ex alleati | LIBRE
 

Users who are viewing this thread

Back
Alto