L'Italia è una Repubblica democratica fondata sul vaccino anti Covid (art 1 Costituzione) (1 Viewer)

Stato
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nera luce

Ho il sole dentro
Qua sarebbe da creare un nuovo partito con il programma elettorale ridotto ad un solo punto: fine della dittatura sanitaria, ritorno alla vita per covid, via tutte le restrizioni. Chi vuole vaccinarsi liberissimo di farlo, idem per chi invece di vaccinarsi non ne vuole sapere.
Ma va là, per non dire di peggio
 

Claire

ἰοίην
Il costituzionalista Cassese

UOMINI DI BUONA VOLONTA'
Credo ci siano un paio di punti, almeno, su cui si potrebbe concordare, fra uomini di buona volonta'. Personalmente, ad esempio, non ho problemi con chiunque sostenga l'obbligo vaccinale. Non e' la mia posizione, ma questo importa poco. Essere per l'obbligo significa, almeno, sostenere un iter chiaro, che equipara il vaccino in questione ad altri TSO presenti nel nostro ordinamento. E' un pensiero chiaro, coerente, rettilineo. Dissento, ma ne vedo la struttura. L'iter per arrivare a quel punto (l'obbligo vaccinale, un TSO) esiste, lo ha detto anche Sabino Cassese ieri. Certo: esiste a determinate condizioni. Esiste qualora si dimostri, per esempio - non con pareri individuali o con articoli di regime di Repubblica, ma con dati certi - che vaccinare le classi non a rischio abbia un effetto positivo sull'intera societa'. Che il beneficio in esame sia, inoltre, incomparabilmente superiore al rischio che si fa correre. L'iter per l'obbligo esiste qualora uno Stato, fermamente convinto di cio', si prenda la responsabilita' medica, penale, civile e morale di questo TSO all'intera popolazione, e magari non faccia piu' firmare un consenso informato che scarica tutti di tutto. Se sussistono queste condizioni, personalmente non ho alcun rilievo formale. Procediamo. Che problema c'e'. Se si verificano QUESTE – e non altre – condizioni, avete ragione: il vaccino e' obbligatorio come la patente per guidare la macchina, stessa cosa piu' o meno. A quel punto si potrebbe anche riflettere – magari serenamente - sul perche' Italia e Francia siano le uniche due nazioni europee che stanno procedendo senza farsi sfiorare e o mettere sul piatto un'ombra di dubbio sugli adolescenti, con una campagna spesso simile come modalita' a un ricatto, mentre le principali altre nazioni europee lo sconsigliano, o lo vietano tout court. Il sospetto, che diventa certezza leggendo il loro rapporti, e' che il rapporto rischi benefici sia, guarda un po', molto molto in bilico. Ad ogni modo: queste info qua da noi nemmeno si discutono. Non pubblicare foto di Carnera a terra. Ma torniamo a noi. Dicevamo: se si verificano QUELLE condizioni di cui sopra – e non altre – avete ragione: fare il vaccino e' necessario come qualsiasi altra cosa obbligatoria, stessa cosa piu' o meno. e se non si verificano? Infatti, questa e' la cosa su cui possiamo concordare, NON siamo a questo punto. Siamo al punto che lo Stato non si prende nessuna delle responsabilita' di cui sopra. Nessuna. Non garantisce il rapporto costi-benefici universali se non tramite i suoi megafoni media, ma non con documenti ufficiali firmati. Continua a farti firmare un foglio in cui scarichi tutti di qualsiasi cosa succeda. Non passa per iter formali ma sempre per escamotage e pressioni media e spaccatura del corpo sociale, uomini contro. E alla fine crea una rete ipocrita, e infame, di ricatto indiretto, il Green Pass, per cui tu vieni escluso da alcuni diritti civili e costituzionali se scegli, con piena legittimita', di non fare un trattamento che non e' obbligatorio. Anche tralasciando il tiro morale dei cecchini da ogni finestra mediatica, facciamo finta che sia normale. Anche tralasciando il branco di sfigati che per una volta credono di salvare il mondo e girano col dito puntato, lasciamo stare. Il punto e' che tu fai quello che lo Stato ti concede di fare, non vaccinarti, e tuttavia vieni punito e relegato a un livello inferiore di diritti.
 

franky1

Forumer storico
Il costituzionalista Cassese

UOMINI DI BUONA VOLONTA'
Credo ci siano un paio di punti, almeno, su cui si potrebbe concordare, fra uomini di buona volonta'. Personalmente, ad esempio, non ho problemi con chiunque sostenga l'obbligo vaccinale. Non e' la mia posizione, ma questo importa poco. Essere per l'obbligo significa, almeno, sostenere un iter chiaro, che equipara il vaccino in questione ad altri TSO presenti nel nostro ordinamento. E' un pensiero chiaro, coerente, rettilineo. Dissento, ma ne vedo la struttura. L'iter per arrivare a quel punto (l'obbligo vaccinale, un TSO) esiste, lo ha detto anche Sabino Cassese ieri. Certo: esiste a determinate condizioni. Esiste qualora si dimostri, per esempio - non con pareri individuali o con articoli di regime di Repubblica, ma con dati certi - che vaccinare le classi non a rischio abbia un effetto positivo sull'intera societa'. Che il beneficio in esame sia, inoltre, incomparabilmente superiore al rischio che si fa correre. L'iter per l'obbligo esiste qualora uno Stato, fermamente convinto di cio', si prenda la responsabilita' medica, penale, civile e morale di questo TSO all'intera popolazione, e magari non faccia piu' firmare un consenso informato che scarica tutti di tutto. Se sussistono queste condizioni, personalmente non ho alcun rilievo formale. Procediamo. Che problema c'e'. Se si verificano QUESTE – e non altre – condizioni, avete ragione: il vaccino e' obbligatorio come la patente per guidare la macchina, stessa cosa piu' o meno. A quel punto si potrebbe anche riflettere – magari serenamente - sul perche' Italia e Francia siano le uniche due nazioni europee che stanno procedendo senza farsi sfiorare e o mettere sul piatto un'ombra di dubbio sugli adolescenti, con una campagna spesso simile come modalita' a un ricatto, mentre le principali altre nazioni europee lo sconsigliano, o lo vietano tout court. Il sospetto, che diventa certezza leggendo il loro rapporti, e' che il rapporto rischi benefici sia, guarda un po', molto molto in bilico. Ad ogni modo: queste info qua da noi nemmeno si discutono. Non pubblicare foto di Carnera a terra. Ma torniamo a noi. Dicevamo: se si verificano QUELLE condizioni di cui sopra – e non altre – avete ragione: fare il vaccino e' necessario come qualsiasi altra cosa obbligatoria, stessa cosa piu' o meno. e se non si verificano? Infatti, questa e' la cosa su cui possiamo concordare, NON siamo a questo punto. Siamo al punto che lo Stato non si prende nessuna delle responsabilita' di cui sopra. Nessuna. Non garantisce il rapporto costi-benefici universali se non tramite i suoi megafoni media, ma non con documenti ufficiali firmati. Continua a farti firmare un foglio in cui scarichi tutti di qualsiasi cosa succeda. Non passa per iter formali ma sempre per escamotage e pressioni media e spaccatura del corpo sociale, uomini contro. E alla fine crea una rete ipocrita, e infame, di ricatto indiretto, il Green Pass, per cui tu vieni escluso da alcuni diritti civili e costituzionali se scegli, con piena legittimita', di non fare un trattamento che non e' obbligatorio. Anche tralasciando il tiro morale dei cecchini da ogni finestra mediatica, facciamo finta che sia normale. Anche tralasciando il branco di sfigati che per una volta credono di salvare il mondo e girano col dito puntato, lasciamo stare. Il punto e' che tu fai quello che lo Stato ti concede di fare, non vaccinarti, e tuttavia vieni punito e relegato a un livello inferiore di diritti.
Infatti le cose stanno così. Ottima disamina sulla questione.
 

lincoln

Forumer storico
Allora un conto è un giudizio su un'affermazione , un conto un giudizio personale sul fatto.che scriverei male e quindi capirei nulla, ci son differenze profonde
quindi se affermo con risata sgangherata che dici un cumulo di cagate non la prendi sul personale, giusto?
 
Stato
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