L'Italia è una Repubblica democratica fondata sul vaccino anti Covid (art 1 Costituzione)

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direi che in questa frase è condensata tutta la follia che stiamo vivendo.
E' il risultato della propaganda martellante, è ovvio che il volgo ci casca a piè pari. L'ultima frontiera era quella di dividere (a livello globale) le popolazioni in vaccinati ed appestati (arriveremo a questa etichettatura) e certe affermazioni sono ovvie tra le menti più semplici che non si rendono conto della gravità di quello che dicono.....ma vabè.....
 
mica vero.. guarda bene.. solo ristoranti con posti al coperto dentro.. fuori possono stare..
la bar al bancone no.. nemmeno se ti siedi fuori.. dentro ai tavoli si..
mica possono chiudere adesso con la stagione estiva.. ma la variante non si blocca.. gli altri stanno messi peggio di noi e sono a rischio chiusura totale
chi immaginava che la variante non si sarebbe fermata con il caldo??
meglio poco che stare chiusi tutti.. come guardare il bicchiere.. mezzo pieno o mezzo vuoto

e in montagna ? ceni fuori ? col piumino ?
 
io ho contratto il covid nella primavera 2020 in forma di media gravità

confidavo nella cd immunità cellulare , senza dovermi iniettare roba strana insomma

adesso per nn essere tagliato fuori da ogni forma di socialità dovrò pensarci bene e magari piegare la testa e offrire il braccio , ma nn mi pare nè giusto nè sensato nemmeno da un punto di vista strettam. scientifico , almeno a leggere certi studi sui malati di Covid che l'hanno sfangata come il sottoscritto

ma vivo purtroppo in un Paese di m. , sotto molteplici profili ( e anche le tristi ricorrenze di Falcone e Borsellino me lo ricordano sempre in questo periodo )
 
Parole dure, gravissime.
Draghi ci dice che nemmeno si può sperare di guarire dal covid e che i non vaccinati sono degli assassini o, se va bene, malattia su due gambe.
Lo Stato rinuncia a curare. Un'ammissione di resa che fa incavolare non poco.
Il prossimo che dice che il paragone che mi viene in mente offende, lo invito a riflettere su questi brani, tratti dall'enciclopedia dell'olocausto.

"Una delle sequenze più famose del film antisemita L'Ebreo Errante (omonimo della mostra) paragona gli Ebrei a ratti portatori di malattie che invadono il continente e divorano le sue risorse."

"Il regime nazista non si limitò a disseminare solo in Germania la propaganda che associava gli Ebrei ai parassiti e alle malattie. Nella Polonia occupata, la macchina propagandistica nazista affiancò la creazione dei ghetti e l'isolamento degli Ebrei dipingendo questi ultimi come una minaccia per la salute pubblica che richiedeva misure di quarantena (...)"
 

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