Lo Zerotrading nell'era Meloni, anno primo (2.023)

Costi sostenuti in questo primo trimestre 2.023 :

- imposta sul deposito titoli

- due operazioni, una vendita ed un riacquisto ai fini di annullamento minusvalenze; 2*19= 38€

- le sottoscrizioni dei titoli di Stato, essendo effettuate alle emissioni, non hanno avuto costo


Totale spese, esclusa imposta sul deposito titoli = 38€

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Costi sostenuti in questo primo trimestre 2.023 :
- imposta sul deposito titoli
- due operazioni, una vendita ed un riacquisto ai fini di annullamento minusvalenze; 2*19= 38€
- le sottoscrizioni dei titoli di Stato, essendo effettuate alle emissioni, non hanno avuto costo
Totale spese, esclusa imposta sul deposito titoli = 38€
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Prevista epidemia di suicidi di massa tra promotori, consulenti, venditori di segnali, di corsi di trading, di unguenti per l'erezione del membro, di unguenti per le emorroidi, di corsi di astrologia, sciamani, ... venditori di paccottiglia varia ed eventuale

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La mamma mi diceva sempre :

"Spegni la luce che la corrente costa !" ... ed ho comprato Enel;
"I soldini, portali alla posta !" ... ed ho comprato Poste Italiane.

Bisogna sempre starla a sentire, la mamma :-o

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Non c'è nulla di eterno, noi non siamo eterni, io non sono eterno, io sono vecchio, ...
Tra le mie ultime incombenze c'è quella di un graduale passaggio di consegne, ............


Dialoghi :

Vedi l'allegato 706601

Vedi l'allegato 706602

La radio trasmetterà la canzone che ho pensato per te
Forse attraverserà l'oceano lontano da noi
L'ascolteranno gli americani, che proprio ieri sono andati via
E con le loro camicie a fiori colorano le nostre vie
E i nostri giorni di primavera che profumano dei tuoi capelli
E dei tuoi occhi così belli spalancati sul futuro e chiusi su di me
Nel novecentocinquanta
Nel novecentocinquanta

 
Alle ore 11:00

Secondo le stime preliminari, nel mese di marzo 2023 l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, registra una diminuzione dello 0,3% su base mensile e un aumento del 7,7% su base annua, da +9,1% del mese precedente.

Il rallentamento del tasso di inflazione si deve, in prima battuta, alla decelerazione su base annua dei prezzi dei Beni energetici non regolamentati (da +40,8% a +18,9%) e alla flessione più marcata di quelli degli Energetici regolamentati (da -16,4% a -20,4%) e, in misura minore, dalla contrazione dei prezzi degli Alimentari lavorati (da +15,5% a +15,3%), dei Beni non durevoli (da +7,0% a +6,8%) e dei Servizi relativi ai trasporti (da +6,4% a +6,3%). Tali effetti sono stati solo in parte compensati dall’accelerazione dei prezzi degli Alimentari non lavorati (da +8,7% a +9,3%), dei Tabacchi (da +1,8% a +2,5%) e dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +6,1% a +6,3%).

L’“inflazione di fondo”, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, registra ancora una moderata accelerazione (da +6,3% a +6,4%), così come quella al netto dei soli beni energetici (da +6,4% a +6,5%).

Si attenua la crescita su base annua dei prezzi dei beni (da +12,4% a +9,8%), mentre si accentua lievemente quella relativa ai servizi (da +4,4% a +4,5%), portando il differenziale inflazionistico tra il comparto dei servizi e quello dei beni a -5,3 punti percentuali, da -8,0 di febbraio.

I prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona restano stabili in termini tendenziali (al +12,7%), mentre quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto rallentano la loro crescita (da +9,0% a +7,7%).

La diminuzione congiunturale dell’indice generale si deve al calo dei prezzi degli Energetici, sia non regolamentati (-9,6%) sia regolamentati (-4,8%), solo in parte compensato dall’aumento dei prezzi degli Alimentari non lavorati (+1,2%), dei Servizi relativi ai trasporti (+0,9%), degli Alimentari lavorati e dei Tabacchi (+0,7% entrambi), dei Beni durevoli e semidurevoli (+0,5% entrambi), dei Beni non durevoli e dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (+0,3% entrambi).

L’inflazione acquisita per il 2023 è pari a +5,1% per l’indice generale e a +4,1% per la componente di fondo.

In base alle stime preliminari, l’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) aumenta dello 0,8% su base mensile, per la fine dei saldi stagionali di cui il NIC non tiene conto, e del 8,2% su base annua (in netto rallentamento da +9,8% di gennaio).

Il commento

A marzo, secondo le stime preliminari, prosegue la fase di rapido rientro dell’inflazione (scesa a +7,7%), guidata dalla dinamica dei prezzi dei Beni Energetici, sia della componente regolamentata sia di quella non regolamentata (entrambe in netto calo su base congiunturale). Continuano, di contro, le tensioni al rialzo dei prezzi nel comparto dei Beni alimentari non lavorati, dei Tabacchi e dei Servizi, che portano a una nuova accelerazione dell’inflazione di fondo (salita a +6,4%), la cui dinamica tuttavia sembra perdere lo slancio che aveva contraddistinto i mesi precedenti. Infine, i prezzi del “carrello della spesa” rimangono stabili su base tendenziale a +12,7%.

 
A fine mese avremo il dato preliminare dell'inflazione di marzo

Potrebbe trattarsi di inflazione mese su mese negativa

Cioè di deflazione

Il dato preliminare indica, appunto, una inflazione mese su mese negativa, quindi deflazione.

Se il FOIxT definitivo confermasse lo stesso dato, queste le cedole che sarebbero staccate a maggio :

- Btp Italia 22nov28 : 4,46% semestrale netto
- Btp Italia 26 mag25 : 4,30% semestrale netto

(ammesso e non concesso che i miei calcoli siano corretti, ci si sbaglia molto facilmente)
 
Pil, Prometeia: +0,7% in 2023, possibile inflazione a 2% nel 2024
di Redazione Economia

Prometeia prospetta per l’anno una crescita del Pil dello 0,7% e nel 2024 dello 0,6%. Gli indicatori congiunturali relativi ai primi mesi del 2023 - sottolinea Prometeia -segnalano la possibilità di un primo semestre con crescita molto bassa, ma non negativa, per l’economia italiana. Clima mite e risparmi di gas - spiega la società di ricerca - hanno evitato il razionamento e calmierato i prezzi dell’energia, scongiurando il rischio di una vera e propria recessione; dall’altro lato, però, inflazione, rialzo dei tassi di interesse e, più di recente, rischi finanziari, si stanno diffondendo nell’economia.

Senza dubbio è in atto un rallentamento del ciclo economico: il quesito è quanto intenso e quanto duraturo. Tuttavia, se in passato il rientro dalle fiammate inflazionistiche e dal conseguente rialzo dei tassi di interesse aveva comportato una recessione, o quantomeno un rallentamento di attività economica più marcato di quello attuale, questa volta potrebbe andare in un altro modo. L’inflazione - spiega - potrebbe rientrare senza sperimentare una vera recessione - a livello europeo ed italiano - con tassi di interesse di policy che, nello scenario Prometeia, nell’area euro arriveranno al 4% a giugno (con due ulteriori rialzi da 25 punti base ciascuno) per poi ridiscendere già a inizio 2024, subito dopo l’avvio dei tagli da parte della Federal Reserve, che invece si ferma all’intervallo target di 4,75-5%. La corsa dei prezzi alla fine si arresterà - prosegue Prometeia - anche se l’incremento dei tassi di interesse attuato fino ad ora dalla Bce in realtà potrebbe avere effetti contenuti (pochi decimi) in termini di minore inflazione per l’Italia, riducendo l’attività economica di circa un punto percentuale nell’orizzonte fino al 2025. Risultato non sorprendente, dato che si tratta di inflazione da costi: la politica monetaria, da sola, difficilmente potrà sconfiggerla, se non al prezzo di maggiori costi reali.

A livello europeo - stima Prometeia - gli effetti della persistente alta inflazione, della restrizione monetaria, dell’incertezza prospettica e del rallentamento del ciclo mondiale freneranno la crescita media annua del Pil dell’Eurozona nel 2023, in linea con il livello italiano: +0,7%, pur con una forte eterogeneità tra Paesi. La Germania, ad esempio, è prevista chiudere in negativo (-0,1%).

Lo scenario Prometeia prevede un rientro dell’inflazione verso il 2% dal prossimo anno (per qualche mese alla fine del 2023 si potrebbe andare anche sotto questa soglia) e un rallentamento al +0,6%-0,7% di crescita del Pil nel biennio 2023-2024. Questo - avverte - sarà possibile al verificarsi comunque di alcune condizioni: se il prezzo dell’energia rimarrà su livelli molto inferiori ai massimi e in linea con quelli ora prevalenti sui mercati, l’inflazione potrà scendere nel corso del 2023, togliendo pressione ai costi e al potere d’acquisto, e frenando la discesa dei consumi.

L’assenza di shock internazionali permetterà al ciclo industriale di ripartire, mentre gli investimenti finanziati dal PNRR contribuiranno a colmare il vuoto creato dal venire meno del bonus edilizio del 110%, in un contesto nel quale la politica di bilancio dovrà occuparsi di rientrare dagli elevati livelli di indebitamento, una volta che dal 2024 sarà di nuovo operativo il Patto di Stabilità e Crescita, per quanto riformato. Se verranno rispettati gli obiettivi del PNRR, nonostante le molte difficoltà di attuazione che stanno emergendo mese dopo mese. Nello scenario Prometeia il PNRR attiverà investimenti, pubblici e privati, per circa 40 miliardi di euro quest’anno e il prossimo: un pilastro fondamentale, quindi, a sostegno della crescita. infine, se il risparmio accumulato da famiglie e imprese, specialmente durante la pandemia, fungerà effettivamente da «cuscinetto» per superare gli aumenti di prezzi e costi.

Il risparmio accumulato dalle famiglie nel corso del 2020-2022 sarebbe una riserva, anche psicologica, che consente di aumentare la propensione al consumo per fronteggiare il taglio al potere d’acquisto. Per le imprese, anche le più colpite dall’aumento dei costi e con minori possibilità di traslarli a valle, il minore indebitamento e l’accumulo di riserve liquide consentirà un «sacrificio» temporaneo sui margini. Fondamentali lo stimolo fiscale e, soprattutto, gli investimenti trainati dal PNRR, che sosterranno la domanda interna permettendo di compensare con la tenuta del fatturato l’eventuale restringimento dei margini unitari.

Pil, Prometeia: +0,7% in 2023, possibile inflazione a 2% nel 2024- Corriere.it
 
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Con giorni lunghi al sonno dedicati il dolce Aprile viene
Quali segreti scoprì in te il poeta che ti chiamò crudele, che ti chiamò crudele...
Ma nei tuoi giorni è bello addormentarsi dopo fatto l'amore
Come la terra dorme nella notte dopo un giorno di sole, dopo un giorno di sole, ...

...

O giorni, o mesi che andate sempre via, sempre simile a voi è questa vita mia
Diverso tutti gli anni, ma tutti gli anni uguale
La mano di tarocchi che non sai mai giocare, che non sai mai giocare
Che non sai mai giocare, che non sai mai giocare
Che non sai mai giocare, che non sai mai giocare...

 

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