Lo Zerotrading nell'era Meloni :

Mooolto interessante
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Il BTP autarchico: la Lega rilancia la proposta
di Laura Naka Antonelli, 9 Dicembre 2022 11:18

E la Lega di Giancarlo Giorgetti punta ora sul BTP autarchico, un BTP speciale: come si legge in un articolo del quotidiano La Repubblica, “un po’ Btp Italia e un po’ Btp futura; in più, con i vantaggi fiscali dei Pir, i piani individuali di risparmio che non fanno pagare capital gain e altri balzelli per chi li tiene in portafoglio almeno cinque anni”.

Perché autarchico?

Perché il nuovo BTP sarebbe destinato soltanto alle persone fisiche che risiedono in Italia. Obiettivo: un BTP che riesca a incentivare, come ha detto lo stesso ministro dell’economia Giancarlo Giorgetti, il “coinvolgimento diretto dei risparmiatori italiani”.

Dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, ha riportato La Repubblica, per ora si fa riferimento a un “intento politico”, che è praticamente quello manifestato più volte da diversi esponenti del mondo politico e non, relativo alla necessità di portare gli italiani a sostenere il debito pubblico monstre che assilla e condiziona l’Italia da troppi anni.

Una sorta di chiamata alle armi, di cui ha parlato anche recentemente lo stesso numero uno di Intesa SanPaolo Carlo Messina, e che in precedenza era stata lanciata anche dal presidente della Consob ed ex ministro Paolo Savona.

Giorgetti: aumentare coinvolgimento diretto risparmiatori
Nell’audizione sulle linee programmatiche del Ministero da lui guidato, il ministro Giancarlo Giorgetti ha affrontato chiaramente il tema del debito pubblico italiano:

“Teniamo molto alla partecipazione dei risparmiatori italiani all’acquisto del debito pubblico del Paese”, ha detto Giorgetti nel discorso tenuto due giorni fa.

“Fino alla fine degli anni ’80, inizio degli anni ’90, gli alti tassi di inflazione e i conseguenti elevati rendimenti offerti dai titoli di Stato, uniti all’ancora poco sviluppato mercato finanziario domestico, facevano sì che la percentuale di debito pubblico detenuto dai risparmiatori domestici fosse superiore al 20% del totale”, ha ricordato il numero uno di Via XX Settembre.

“Tuttavia – ha continuato Giorgetti – la discesa dei rendimenti (e del costo per il servizio del debito per l’emittente) conseguente al controllo della dinamica dei prezzi e alla convergenza nell’area della moneta unica, accompagnata alla continua crescita del debito pubblico nel suo complesso, ha prodotto una continua e marcata discesa di tale percentuale di partecipazione, fino a scendere al 6,4% nel 2021″.

“L’introduzione, nel 2012, del primo titolo di Stato pensato per i risparmiatori retail, seppure non esclusivamente per loro, il BTP Italia, e l’innovazione nel 2020 con il BTP Futura, invece esclusivamente riservato ai risparmiatori al dettaglio, ha dapprima rallentato il ritmo di decrescita per poi portare, nell’anno in corso, a un primo segnale di inversione di tendenza”.

“Negli ultimi mesi, inoltre, accanto ai successi nei collocamenti degli strumenti espressamente realizzati per loro, si è notata una rinnovata partecipazione dei risparmiatori individuali anche nel collocamento dei tradizionali titoli di Stato nelle aste periodiche di BOT, BTP e CCT, in massima parte grazie all’aumento dei rendimenti nominali delle emissioni”.

“In questo contesto, sarà importante proseguire l’impegno per aumentare il coinvolgimento diretto dei risparmiatori italiani, attraverso nuovi strumenti finanziari appositamente disegnati, che uniscano la semplicità e solidità rappresentata dai titoli di Stato a una remunerazione che sia in grado di preservare il valore reale dei risparmi”.

Ancora il ministro dell’Economia del governo Meloni:

“Dal punto di vista della gestione del debito pubblico, l’incremento della quota di debito detenuta direttamente dai risparmiatori italiani costituirebbe un importante fattore di riduzione della volatilità dei rendimenti, agendo da stabilizzatore delle fluttuazioni tipiche nei momenti di maggiore stress finanziario. Per questo, il design di prodotti specifici per il retail che abbiano anche forme di premialità e fidelizzazione per i risparmiatori che hanno già acquistato in emissione titoli di Stato e che detengano gli stessi fino a scadenza, è un elemento centrale nella complessiva strategia di gestione del debito pubblico”.

BTP autarchico: l’iniziativa di Giulio Centemero (Lega)
Torniamo all’ipotesi di BTP autarchico di cui ha parlato il quotidiano La Repubblica, rimarcando che “la suggestione del Btp ‘particolare’ alla Lega piace”.

Una spiegazione del perché e della forma che avrebbe il BTP autarchico l’ha data al quotidiano lo stesso Giulio Centemero, promotore dell’idea, che aveva presentato già durante la scorsa legislatura una proposta di legge vicina all’idea che la Lega sta tornando ad accarezzare: quella, per l’appunto, dei buoni del Tesoro speciali.

Tanto che, appena iniziata la nuova legislatura, Centemero ha proposto come primo firmatario la “Disciplina dell’emissione di Buoni del Tesoro poliennali speciali”, assegnata il 10 novembre scorso in sede referente alle Commissione Bilancio della Camera.

“Lo scopo è portare i cittadini a investire – ha detto Centemero a La Repubblica- basti pensare che sui conti correnti il contante è pari a sette volte il Pnrr: se si riuscisse a convogliarne anche la metà sull’economia reale l’effetto sarebbe enorme”.

BTP per soli italiani: il maxi sconto fiscale
A parlare dell’iniziativa di Centemero è stata nelle ultime ore anche La Stampa, che ha dedicato un articolo ai BTP per soli italiani.

“Secondo le prime indicazioni, l’iniziativa che porta la firma del deputato leghista Giulio Centemero prevede un tetto a 30mila euro per l’agevolazione. Centemero aveva presentato la proposta già nella scorsa legislatura. Il titolo dovrà essere mantenuto fino a scadenza in portafoglio. L’ipotesi è di durate a cinque e dieci anni”.

Ancora il quotidiano:

“L’agevolazione sulle tasse non è l’unico incentivo pensato dalla Lega. Il meccanismo prevede anche una doppia cedola per gli investitori che manterranno il Btp fino alla scadenza. L’importo sarà determinato esclusivamente in relazione all’andamento positivo del Pil italiano”.

La Stampa conferma la natura del BTP autarchico: si tratterebbe di uno strumento che potrebbe essere sottoscritto “soltanto da persone fisiche residenti in Italia” e il prodotto non potrebbe essere shortato, dunque non potrebbe essere “oggetto di vendite allo scoperto”.

“In questo modo il nuovo Btp riservato agli italiani farebbe da barriera a eventuali ondate speculative sul debito del nostro Paese“.

D’altronde proprio in questo momento, aggiungiamo noi, il rischio di una speculazione sui BTP è destinato sicuramente ad aumentare, visto che il baluardo della Bce, che con il suo Quantitative easing faceva incetta dei nostri titoli di stato, così come di quelli di altri paesi dell’area euro, non solo non c’è più, ma è destinato a essere soppiantato ben presto dal suo opposto, ovvero dal QT-Quantitative Tightening: la nuova minaccia soprattutto per l’Italia ‘promossa’ e aupiscata in particolare dalla Germania e dall’Olanda.

A tal proposito il presidente della Bundesbank, banca centrale della Germania, Joachim Nagel, ha sottolineato l’urgenza che il QT parta all’inizio del 2023: in questo modo, secondo il banchiere tedesco – falco come il collega olandese – la Bce confermerebbe “la forte determinazione” a far scendere l’inflazione, continuando al contempo a lanciare “mosse decisive” sui tassi di interesse.

Nagel è andato anche più in là, chiedendo lo stop dei reinvestimenti: “Dovremmo iniziare a ridurre la dimensione delle partecipazioni nei bond all’inizio dell’anno prossimo, senza effettuare più neanche i reinvestimenti pieni di tutti i bond che arrivano a scadenza”.

Inclusi i 3,3 trilioni di euro di bond che detiene con il programma APP, la Bce ha in mano un totale di 5 trilioni di euro di BTP & Co.

Il BTP autarchico: la Lega rilancia la proposta - Borse.it
 
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Il BTP autarchico: la Lega rilancia la proposta
di Laura Naka Antonelli, 9 Dicembre 2022 11:18

E la Lega di Giancarlo Giorgetti punta ora sul BTP autarchico, un BTP speciale: come si legge in un articolo del quotidiano La Repubblica, “un po’ Btp Italia e un po’ Btp futura; in più, con i vantaggi fiscali dei Pir, i piani individuali di risparmio che non fanno pagare capital gain e altri balzelli per chi li tiene in portafoglio almeno cinque anni”.

Perché autarchico?

Perché il nuovo BTP sarebbe destinato soltanto alle persone fisiche che risiedono in Italia. Obiettivo: un BTP che riesca a incentivare, come ha detto lo stesso ministro dell’economia Giancarlo Giorgetti, il “coinvolgimento diretto dei risparmiatori italiani”.

Dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, ha riportato La Repubblica, per ora si fa riferimento a un “intento politico”, che è praticamente quello manifestato più volte da diversi esponenti del mondo politico e non, relativo alla necessità di portare gli italiani a sostenere il debito pubblico monstre che assilla e condiziona l’Italia da troppi anni.

Una sorta di chiamata alle armi, di cui ha parlato anche recentemente lo stesso numero uno di Intesa SanPaolo Carlo Messina, e che in precedenza era stata lanciata anche dal presidente della Consob ed ex ministro Paolo Savona.

Giorgetti: aumentare coinvolgimento diretto risparmiatori
Nell’audizione sulle linee programmatiche del Ministero da lui guidato, il ministro Giancarlo Giorgetti ha affrontato chiaramente il tema del debito pubblico italiano:

“Teniamo molto alla partecipazione dei risparmiatori italiani all’acquisto del debito pubblico del Paese”, ha detto Giorgetti nel discorso tenuto due giorni fa.

“Fino alla fine degli anni ’80, inizio degli anni ’90, gli alti tassi di inflazione e i conseguenti elevati rendimenti offerti dai titoli di Stato, uniti all’ancora poco sviluppato mercato finanziario domestico, facevano sì che la percentuale di debito pubblico detenuto dai risparmiatori domestici fosse superiore al 20% del totale”, ha ricordato il numero uno di Via XX Settembre.

“Tuttavia – ha continuato Giorgetti – la discesa dei rendimenti (e del costo per il servizio del debito per l’emittente) conseguente al controllo della dinamica dei prezzi e alla convergenza nell’area della moneta unica, accompagnata alla continua crescita del debito pubblico nel suo complesso, ha prodotto una continua e marcata discesa di tale percentuale di partecipazione, fino a scendere al 6,4% nel 2021″.

“L’introduzione, nel 2012, del primo titolo di Stato pensato per i risparmiatori retail, seppure non esclusivamente per loro, il BTP Italia, e l’innovazione nel 2020 con il BTP Futura, invece esclusivamente riservato ai risparmiatori al dettaglio, ha dapprima rallentato il ritmo di decrescita per poi portare, nell’anno in corso, a un primo segnale di inversione di tendenza”.

“Negli ultimi mesi, inoltre, accanto ai successi nei collocamenti degli strumenti espressamente realizzati per loro, si è notata una rinnovata partecipazione dei risparmiatori individuali anche nel collocamento dei tradizionali titoli di Stato nelle aste periodiche di BOT, BTP e CCT, in massima parte grazie all’aumento dei rendimenti nominali delle emissioni”.

“In questo contesto, sarà importante proseguire l’impegno per aumentare il coinvolgimento diretto dei risparmiatori italiani, attraverso nuovi strumenti finanziari appositamente disegnati, che uniscano la semplicità e solidità rappresentata dai titoli di Stato a una remunerazione che sia in grado di preservare il valore reale dei risparmi”.

Ancora il ministro dell’Economia del governo Meloni:

“Dal punto di vista della gestione del debito pubblico, l’incremento della quota di debito detenuta direttamente dai risparmiatori italiani costituirebbe un importante fattore di riduzione della volatilità dei rendimenti, agendo da stabilizzatore delle fluttuazioni tipiche nei momenti di maggiore stress finanziario. Per questo, il design di prodotti specifici per il retail che abbiano anche forme di premialità e fidelizzazione per i risparmiatori che hanno già acquistato in emissione titoli di Stato e che detengano gli stessi fino a scadenza, è un elemento centrale nella complessiva strategia di gestione del debito pubblico”.

BTP autarchico: l’iniziativa di Giulio Centemero (Lega)
Torniamo all’ipotesi di BTP autarchico di cui ha parlato il quotidiano La Repubblica, rimarcando che “la suggestione del Btp ‘particolare’ alla Lega piace”.

Una spiegazione del perché e della forma che avrebbe il BTP autarchico l’ha data al quotidiano lo stesso Giulio Centemero, promotore dell’idea, che aveva presentato già durante la scorsa legislatura una proposta di legge vicina all’idea che la Lega sta tornando ad accarezzare: quella, per l’appunto, dei buoni del Tesoro speciali.

Tanto che, appena iniziata la nuova legislatura, Centemero ha proposto come primo firmatario la “Disciplina dell’emissione di Buoni del Tesoro poliennali speciali”, assegnata il 10 novembre scorso in sede referente alle Commissione Bilancio della Camera.

“Lo scopo è portare i cittadini a investire – ha detto Centemero a La Repubblica- basti pensare che sui conti correnti il contante è pari a sette volte il Pnrr: se si riuscisse a convogliarne anche la metà sull’economia reale l’effetto sarebbe enorme”.

BTP per soli italiani: il maxi sconto fiscale
A parlare dell’iniziativa di Centemero è stata nelle ultime ore anche La Stampa, che ha dedicato un articolo ai BTP per soli italiani.

“Secondo le prime indicazioni, l’iniziativa che porta la firma del deputato leghista Giulio Centemero prevede un tetto a 30mila euro per l’agevolazione. Centemero aveva presentato la proposta già nella scorsa legislatura. Il titolo dovrà essere mantenuto fino a scadenza in portafoglio. L’ipotesi è di durate a cinque e dieci anni”.

Ancora il quotidiano:

“L’agevolazione sulle tasse non è l’unico incentivo pensato dalla Lega. Il meccanismo prevede anche una doppia cedola per gli investitori che manterranno il Btp fino alla scadenza. L’importo sarà determinato esclusivamente in relazione all’andamento positivo del Pil italiano”.

La Stampa conferma la natura del BTP autarchico: si tratterebbe di uno strumento che potrebbe essere sottoscritto “soltanto da persone fisiche residenti in Italia” e il prodotto non potrebbe essere shortato, dunque non potrebbe essere “oggetto di vendite allo scoperto”.

“In questo modo il nuovo Btp riservato agli italiani farebbe da barriera a eventuali ondate speculative sul debito del nostro Paese“.

D’altronde proprio in questo momento, aggiungiamo noi, il rischio di una speculazione sui BTP è destinato sicuramente ad aumentare, visto che il baluardo della Bce, che con il suo Quantitative easing faceva incetta dei nostri titoli di stato, così come di quelli di altri paesi dell’area euro, non solo non c’è più, ma è destinato a essere soppiantato ben presto dal suo opposto, ovvero dal QT-Quantitative Tightening: la nuova minaccia soprattutto per l’Italia ‘promossa’ e aupiscata in particolare dalla Germania e dall’Olanda.

A tal proposito il presidente della Bundesbank, banca centrale della Germania, Joachim Nagel, ha sottolineato l’urgenza che il QT parta all’inizio del 2023: in questo modo, secondo il banchiere tedesco – falco come il collega olandese – la Bce confermerebbe “la forte determinazione” a far scendere l’inflazione, continuando al contempo a lanciare “mosse decisive” sui tassi di interesse.

Nagel è andato anche più in là, chiedendo lo stop dei reinvestimenti: “Dovremmo iniziare a ridurre la dimensione delle partecipazioni nei bond all’inizio dell’anno prossimo, senza effettuare più neanche i reinvestimenti pieni di tutti i bond che arrivano a scadenza”.

Inclusi i 3,3 trilioni di euro di bond che detiene con il programma APP, la Bce ha in mano un totale di 5 trilioni di euro di BTP & Co.

Il BTP autarchico: la Lega rilancia la proposta - Borse.it

Vedremo che topolino partorisce la montagna

Io mi accontenterei di molto meno, secondo me basterebbe che per le persone fisiche residenti in Italia togliessero la tassazione alle cedole ed ai premi fedeltà dei titoli indicizzati all'inflazione come i Btp Italia se presi in emissione e portati a scadenza

Oppure
, meglio ancora, per le persone fisiche residenti in Italia, la restituzione a scadenza delle tasse, rivalutate, pagate sulle cedole, dell'imposta sul deposito titoli, rivalutata, e la detassazione dei premi fedeltà, sempre per i Btp Italia presi in emissione e portati a scadenza

Li prenderebbero tutti e tutti tenterebbero di portarli alla scadenza

Sarebbe già così un successone

Un prodotto perfetto, per il risparmiatore
 
Ultima modifica:
..., per le persone fisiche residenti in Italia, la restituzione a scadenza delle tasse, rivalutate, pagate sulle cedole, dell'imposta sul deposito titoli, rivalutata, e la detassazione dei premi fedeltà, sempre per i Btp Italia presi in emissione e portati a scadenza

...

Un prodotto perfetto, per il risparmiatore

Avrebbe un'unica controindicazione : la corte dei miracoli del circo barnum della promozione finanziaria si morirebbe di fame

Tutti a chiedere il reddito di cittadinanza :DD:
 
C'è la luna sui tetti e c'è la notte per strada
le ragazze ritornano in tram
ci scommetto che nevica, tra due giorni Natale
ci scommetto dal freddo che fa.

E da dietro la porta sento uno che sale
ma si ferma due piani più giù
un peccato davvero ma io già lo sapevo
che comunque non potevi esser tu

E tu scrivimi, scrivimi
se ti viene la voglia
e raccontami quello che fai
se cammini nel mattino e ti addormenti di sera
e se dormi, che dormi e che sogni che fai.

E tu scrivimi, scrivimi per il bene che conti
per i conti che non tornano mai
se ti scappa un sorriso e ti si ferma sul viso
quell'allegra tristezza che ci hai

Qui la gente va veloce ed il tempo corre piano
come un treno dentro a una galleria
tra due giorni è Natale e non va bene e non va male
buonanotte torna presto e così sia.

E tu scrivimi, scrivimi
se ti viene la voglia
e raccontami quello che fai
se cammini nel mattino e ti addormenti di sera
e se dormi, che dormi e che sogni che fai.

 
Già incassati i 1.012 di novembre, attendo il 28 dicembre per incassare i 3.797 della prima cedola del Btp Italia 28giu30
Ho reinvestito, dei 1.012 incassati, 897 nel Btp 01ago26 con cedola zero, quantità 1.000

Piccolo cabotaggio, manutenzione, del mare aperto potrebbe non esserci più necessità

Potrei aprire un nuovo thread per l'anno 2023, sarebbe l'anno 1 di Zerotrading e proseguire poi di anno in anno
Questo 2.022 posso considerarlo l'anno zero, l'anno in cui è stato impostato

Della performance ai prezzi di borsa, l'elemento meno significativo, inutile parlarne, chi volesse potrebbe farsi i conti da solo

I dati necessari li ha tutti

Vedremo

Di seguito invece l'elemento più significativo, cioè gli incassi netti attesi per il 2.023 :

Vedi l'allegato 693087


Piccolo cabotaggio : ho incrementato di 4.000 nominali il Btp 01ago26 al prezzo di 89,61

Siamo a 5.000 nominali, ho speso in tutto 4.482
Le commissioni mi saranno restituite, altrimenti con le commissioni esose di 19€ ad operazione di Fineco, non lo avrei fatto
Per fortuna c'è una promozione che prevede che le commissioni per l'acquisto di titoli di Stato, se mantenuti almeno un anno, saranno restituite

Quindi speso 4.482, il primo di agosto del '26 saranno 5.000, cui togliere il 12,50% di tasse sulla differenza di 518 tra valore a scadenza ed valore di acquisto

Rendimento reinvestimento 3% netto circa

Piccolo cabotaggio

A gennaio avrò altri 3.670€ netti del dividendo Enel da reinvestire

Non ho investito nuovo capitale, si tratta del reinvestimento di parte del dividendo di Poste di novembre e della cedola che incasserò il 28 dicembre di un Btp Italia, mi avanzano 327€

Quindi si tratta di rendimento ulteriore sul capitale già investito

Piccolo cabotaggio : il mare aperto non interessa più, ora si fa lavorare l'interesse composto
 
Situazione :

Situazione al 20221214.jpg
 
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Vedremo che topolino partorisce la montagna

Io mi accontenterei di molto meno, secondo me basterebbe che per le persone fisiche residenti in Italia togliessero la tassazione alle cedole ed ai premi fedeltà dei titoli indicizzati all'inflazione come i Btp Italia se presi in emissione e portati a scadenza

Oppure
, meglio ancora, per le persone fisiche residenti in Italia, la restituzione a scadenza delle tasse, rivalutate, pagate sulle cedole, dell'imposta sul deposito titoli, rivalutata, e la detassazione dei premi fedeltà, sempre per i Btp Italia presi in emissione e portati a scadenza

Li prenderebbero tutti e tutti tenterebbero di portarli alla scadenza

Sarebbe già così un successone

Un prodotto perfetto, per il risparmiatore
l'idea è giusta ...
 
PIAZZA AFFARI CHIUDE L'ANNO PEGGIORE DAL 2018: -13%
Oggi 17:37 - WS

A Wall Street i tre indici principali procedono all'insegna della debolezza nell'ultima seduta di quello che sarà senza dubbio l'anno peggiore dal 2008: Nasdaq (NASDAQ) -1%, S&P500 (SP500) -0,8%, Dow Jones (DJ30) -0,8%.


L'indice dei Tech ha perso circa un terzo del suo valore quest'anno (-33,7% il bilancio provvisorio), poiché i titoli tecnologici si sono scoperti i più vulnerabili all'aumento dei tassi di interesse. L'S&P500, indice benchmark per la borsa USA, ha accumulato una perdita del -20%, il Dow Jones si ferma a -9%, grazie al sostegno dei colossi del petrolio e della farmaceutica.


Bilancio 2022 dei principali titoli quotati a Wall Street:


Lucid Group (LCID.O) Il gruppo che produce veicoli elettrici di lusso è il peggior titolo del NASDAQ 100: -86%.


Tesla (TSLA.O) La società dell'ex uomo più ricco del mondo, Elon Musk, è il peggior titolo dell'indice FANG Plus, che raccoglie le prime dieci grandezze del mondo tech/social media Usa: -65%.


Intel (INTC.O) Il colosso dei chip è la peggior blue chip del Dow Jones: -50%.


Occidental Petroleum (OXY.N) Il gruppo che produce greggio e gas naturale è il miglior titolo dell'S&P500 del 2022: +115%.


Chevron (CVX.N) La compagnia petrolifera è la miglior blue chip del Dow Jones: +52%.


Le borse europee peggiorano nel finale sulla scia di Wall Street, con volumi sottili. Eurostoxx 50 (ESTOXX50) -1,4%, Dax tedesco (DAX) -1,1%. Il FtseMib (FTSEMIB) perde l'1,30%. Il bilancio del 2022 vede rispettivamente: -11,5%, -12,4%, -13%, è il peggior risultato dal 2018.


Ancor più negativa la performance degli indici che raggruppano le azioni di seconda linea di Piazza Affari: Ftse It. Mid Cap -21%, Ftse It. STAR -28%, Ftse It. Small Cap -15%.



Tenaris (TEN.MI) è la miglior blue chip del 2022 con un +78%, Saipem (SPM.MI) è la peggiore con un -76%.


Bilancio 2022 delle macrovariabili


Mercato obbligazionario debole nel finale. Bund tedesco (FGBL) a 2,56% di rendimento. BTP decennale (FBTP) a 4,67%. Il Treasury Note a dieci anni (ZN) è a 3,87%. Il future sul BTP decennale ha accumulato una perdita del -25% nel 2022, non ci sono precedenti di queste dimensioni nel recente passato.


Cross euro dollaro (EURUSD) in lieve ascesa a 1,0685. Il dollaro USA è sulla buona strada per portare a termine la sua migliore performance annuale in sette anni: l'indice del dollaro, che misura il biglietto verde rispetto alle sei principali valute del globo ha guadagnato quasi il +9% nel corso dell'anno.


Petrolio Brent e WTI (CL) oggi +0,7%. Sebbene lontano dai picchi visti all'inizio di quest'anno, il Brent è destinato a chiudere il 2022 con un aumento del 6,0% circa, dopo essere cresciuto del +50% nel 2021, mentre il West Texas Intermediate (WTI) si avvia a completare il 2022 con un aumento del +4,5%, dopo un +55% nel 2021.


Gas Naturale USA
(NG) -3%, con la quotazione sui minimi da marzo. Nel corso del 2022 è salito del +20%.


Il Gas Naturale sul circuito europeo
accelera in ribasso del -16%, segnando nuovi minimi da febbraio a 72 euro per mwh. Grazie all'accordo sul price cap e alla diversificazione delle fonti di approvvigionamento, nel solo mese di Dicembre il prezzo si è dimezzato e il bilancio del 2022 si è ridimensionato a un modesto +3%. A fine agosto il prezzo risultava quadruplicato rispetto a inizio gennaio.


L'Oro (GC) è poco mosso a 1.820 dollari, a poca distanza dai massimi degli ultimi sei mesi. Da inizio 2022 bilancio invariato se espresso in dollari e +6,2% se espresso in euro.


Bitcoin
quasi piatto a 16.550 dollari. Il 2022 si sta per chiudere con un catastrofico -65%. Le autorità delle Bahamas hanno preso il controllo di 3,5 miliardi di dollari in risorse digitali presso FTX Digital Markets, dopo che la società ha presentato istanza di protezione dal fallimento tramite il Chapter 11. La Bahamian Securities Commission ha sequestrato asset digitali di FTX, valutate a oltre 3,5 miliardi di dollari al 12 novembre, adducendo un rischio di “dissipazione imminente” del patrimonio dovuto alle preoccupazioni segnalate da Bankman-Fried che includevano attacchi informatici, ha detto il regolatore nella dichiarazione. Poche ore dopo che FTX ha presentato istanza di fallimento l'11 novembre, circa 372 milioni di dollari di token sono stati rubati. FTX ha visto quasi 700 milioni di dollari di deflussi di token nell'arco di 24 ore, secondo la società di ricerca blockchain Nansen. La Bahamian Securities Commission ha detto che le risorse digitali sono sotto il suo “controllo esclusivo” su base temporanea fino a quando la Corte Suprema del paese lo consentirà.


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