Ciao Gianni, solo questo e poi me ne vado.
Cinquantanovenne, milanese, Casaleggio è perito informatico (iscritto a Fisica, ha dato una manciata di esami prima di rinunciare), con lunga esperienza di manager nel settore. Ha lavorato nella Olivetti di Colaninno, poi in joint venture con Telecom, diventando ad di Webegg, azienda di marketing internettiano. Ottimo tecnico ma amministratore faraonico, ridusse i bilanci un colabrodo. Nei locali della società, fece costruire costose stanze a forma di uovo (l'egg della sigla aziendale) in cui riunirsi per percepire il futuro. Organizzava, inoltre, per dipendenti, amici e parenti voli al seguito delle coppe europee di calcio. Per tacere, come si racconta, delle trasferte al Castello di Belgioioso (Pavia) per convenire attorno a una tavola rotonda, in omaggio a Re Artù di cui si sentiva emulo.
In effetti, le contraddizioni di Casaleggio sono legione. Si va dai rapporti economici della sua azienda con le multinazionali Usa - JP Morgan, PepsiCo, Marriot, eccetera - che a parole denuncia come peggio del peggio, all'utilizzo del Frecciarossa Roma-Milano (lo ha beccato Paolo Bracalini che ne ha scritto su questo giornale) quando invece si dichiara nemico dell'Alta velocità. Insomma, tira anche lui a campare: santone sì, santo no.
Chissà se un Giudice aprirà un procedimento a suo carico per cinconvenzione di incapaci