L'OTTIMISTA PENSA CHE QUESTO SiA IL MIGLIORE DEI MONDI POSSIBILI; IL PESSIMISTA SA

ziomaiale devo resistere
 

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Matteo Ponzano, cadenza da speaker di Radio Padania, lessico da scuola Radio Elettra, è il vero protagonista del raduno del Movimento 5 Stelle.
C’è una diretta nella diretta. Da una parte la riunione di condominio, in diretta web dall’hotel romano. Dall’altra il conduttore, personaggio emblematico dello spessore grillino. In diretta, dallo studio di Milano, modera lo streaming, ricorda che questo movimento e la radio de M5S è «contro il sistema Siae perché qui si passa solo musica creative commons».

A proposito di coerenza sarebbe interessante sapere se Beppe Grillo e la Casaleggio che distribuisce il suo materiale rinuncia alla Siae dei suoi spettacoli, ma questa è un’altra questione.

Il vero mattatore è Matteo: legge i messaggi e fornisce insegnamenti di vita.
Il nostro conduttore, pizzetto alla Jovanotti e maglietta gialla, legge in diretta i messaggi degli ascoltatori.

Quando sono positivi gongola, come quando legge il messaggio di un tizio che si firma “Corsi Olistici” e scrive: «Ragazzi, nessuna fiducia».

La prende meno bene quando un altro gli scrive: «Si portano a casa undicimila euro al mese e pensano di risolvere le cose andando in Parlamento in bicicletta». , non ci sta e inizia la sua filippica: «Sei un troll (termine informatico per indicare un infiltrato). Vediamo sei i vari Scilipoti, Razzi e Rauti hanno paura di andare in bicicletta».

Sì, proprio Rauti. Ce l’aveva con Isabella Rauti, mai eletta in Parlamento, che è stata consigliere regionale del Lazio e che non si è ripresentata alle elezioni? O si riferiva a Pino Rauti, morto il 2 novembre 2012 e che è stato in Parlamento fino al 1992? Nel dubbio qualcuno chiami l’help desk: il cervello di Matteo è andato in “bomba”.
 
Carnevale è finito da un po' ........

Lui, il governatore Rosario Crocetta, ci crede. E ha annunciato che domani la Regione Siciliana approverà una proposta di legge così che "la Sicilia sarà la prima regione a tagliare gli enti dando spazio ai liberi consorzi di Comuni".
Non l'ha presa bene Giovanni Avanti, presidente della Provincia regionale di Palermo e dell'Unione regionale delle Province siciliane.
"Il presidente della Regione prosegue nel suoi proclami quotidiani, cambiando posizione in continuazione.
Crocetta è davvero un campione di coerenza: prima l'annuncio del mantenimento, e anzi, del potenziamento delle Province.
Poi l'anticipo del voto ad aprile e quindi successivamente a maggio.
Poi il rinvio del voto per procedere alla riforma e adesso l'abolizione.
Molte idee ma confuse, anche perchè vorrei ricordare a Crocetta che i liberi consorzi dei comuni ai quali lui fa riferimento già esistono e non sono altro che le attuali Province regionali così come definite dalla legge 9 del 1986 e alle quali i comuni siciliani hanno aderito con delibera dei rispettivi consigli comunali", ha dichiarato Avanti, citato dal Giornale di Sicilia.
 
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Non si può dire che abbia un pensiero univoco.......probabilmente si sposta al cambio del vento.
Che Grillo non ami i giornalisti, soprattutto quelli italiani, è cosa nota. L’esclusione, temporanea grazie ai carabinieri, dei giornalisti dal palco del comizio di San Giovanni è cronaca recente. Così come fresca nella memoria è la cacciata del cameraman Rai dal palco di un altro comizio.
Un’antipatia antica ma non antichissima, dichiarava tempo fa anche Grillo, e concedeva anche lui le sue interviste.
Tutto prima di scoprire il web che è diventato il suo veicolo principe di comunicazione, più globale, più diretto ma anche senza contraddittorio.
Veicolo insomma ma anche nascondiglio.
Ricorda non a caso Pierluigi Battista sul Corriere della Sera una serie di ‘grillinate’ da Grillo sparate e dal mondo dell’informazione rilanciate.

“Un florilegio che non può non cominciare con una nefandezza che oggi si dimentica con troppo facilità e cioè con la ‘vecchia puttana’ con cui il sempre elegante Grillo insultò Rita Levi Montalcini, accusata di aver ottenuto il Nobel ‘grazie a una ditta farmaceutica amica che le aveva comprato il Nobel’ (condannato per diffamazione).

Si passa alla negazione dell’esistenza dell’Aids, considerata una creatura delle case farmaceutiche interessate a fare dell’allarmismo per incrementare i loro profitti.

Si continua con il ‘Cancronesi’ con cui Grillo, paladino della cosiddetta ‘cura Di Bella’, bollò con disprezzo Umberto Veronesi, accusato di boicottare non meglio precisate cure alternative nella guerra contro i tumori.

Ci si inoltra poi nei meandri di uno spettacolo in cui Grillo esorta a trattare con ‘due schiaffetti’ in caserma, lontano da occhi indiscreti ‘i marocchini che rompono i coglioni’ (…)

Radio Radicale ha appena mandato in onda un’intervista dei primi anni Novanta in cui Grillo demonizzava le bottiglie di vetro per magnificare quelle in plastica: tutto il contrario di ciò che si dice oggi.

In uno spettacolo propose di distruggere i computer.

In Sicilia esorta il suo movimento a scatenare la guerra santa contro il latte di mucca per favorire con apposite politiche il latte d’asina. Naturalmente è contro il latte pastorizzato, e chissà quale nomignolo Grillo vorrebbe affibbiare a quel bugiardo di Pasteur.

E le donne saranno contente di sapere (ha scritto Serena Sileoni dell’istituto Bruno Leoni) che nell’ideologia grillina gli assorbenti femminili sono il demonio che inquina il mondo mentre si dovrebbe imporre l’uso della ‘mooncup’ da lavare ogni volta e prestare alle amiche per risparmiare.

Grillo ha anche detto che la stampa mondiale è controllata da una ‘lobby ebraica’ e che tifa per Ahmadinejad”.
 
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