Iran: esplosione in sito nucleare di Fordo? AEOI smentisce
Pare che lunedì scorso ci sia stata una grande esplosione nel sito nucleare di Fordo, in Iran. Cresce l'ipotesi del sabotaggio e dell'inizio di quelle operazioni "mirate ad alcune strutture chiave iraniane", come rivelava un anno fa il Ministero della Difesa britannico. L'Atomic Energy Organization of Iran smentisce.
Lunedì scorso (21 gennaio 2013), intorno alle 11:30 (ora di Teheran) ci sarebbe stata
una forte esplosione che ha distrutto gran parte del sito nucleare di Fordo, in Iran. A renderlo noto il
World News Daily (WND), spiegando che a causa dell'esplosione sarebbero rimaste intrappolate nel sito nucleare, situato a 300 metri di profondità sotto una montagna, circa 240 persone. La fonte del WND ha reso noto inoltre che le forze di sicurezza iraniane avrebbero imposto un divieto di traffico nel raggio di 15 miglia dal sito di Fordo, mentre l'autostrada Teheran - Qom sarebbe stata chiusa per diverse ore dopo l'esplosione. La WND scrive che mercoledì i soccorritori non erano riusciti a raggiungere le persone intrappolate, e che i due ascensori che raggiungono le profondità del sito nucleare di Fordo erano ancora fuori uso nella giornata di venerdì. L'
esplosione sarebbe avvenuta nelle camere delle centrifughe, e potrebbe aver coinvolto il magazzino dove si troverebbe l'esafluoruro di uranio (composto impiegato nei processi di arricchimento dell'uranio).
La WND sembra descrivere l'esposione, avvenuta un giorno prima delle elezioni in Israele, come un "sabotaggio", visto che nel sito nucleare iraniano di Fordo esistono 2.700 centrifughe che arricchiscono l'uranio al 20%, ma che potenzialmente, dicono gli esperti, potrebbe raggiungere l'arricchimento dell'uranio ad un livello utilizzabile per scopi militari, e non solo civili come sostiene voglia fare l'Iran. La WND spiega che la relazione sulla esplosione sarebbe stata trasmessa da
Hamidreza Zakeri, ex ministro dell'intelligence e della sicurezza del regime islamico. L'informazione sarebbe stata poi passata agli ufficiali USA ma la notizia non è stata né confermata né smentita (attualmente) dal regime o da altre fonti riconducibile al regime di Teheran.
Nel rapporto della WND viene inoltre ricordato come
in passato siano stati discussi dei piani che vorrebbero l'inizio di operazioni segrete contro gli impianti nucleari iraniani1 un anno prima di una possibile guerra contro l'Iran. Tali operazioni servirebbero proprio per evitare un conflitto su larga scala. Il presidente Mahmoud Ahmadinejad avrebbe chiamato una riunione urgente martedì scorso (il giorno dopo l'esplosione a Fordo) con il ministro dell'Interno, il capo dell'Iran's Atomic Energy Organization e gli altri ufficiali per discutere il caso. Dopo la diffusione della notizia dell'esplosione che sarebbe avvenuta nel sito nucleare di Fordo, il
The Times of Israel riporta un commento del
Ministro della Difesa israeliano Avi Dichter, che affermerebbe: "Ogni esplosione in Iran che non ferisce la gente ma colpisce le sue attività è la benvenuta". Anche il più diffuso giornale israeliano, Yedioth Ahronoth, riporterebbe la notizia dell'esplosione e scriverebbe che questo sarebbe "il più importante sabotaggio al programma nucleare iraniano".
Aggiornamento: Il 27 gennaio 2013 l'agenzia
IRNA (Islamic Republic News Agency) riferisce che il vice capo dell'Organizzazione iraniana
Atomic Energy Organization of Iran (AEOI), Seyyed Shamseddin Barbroudi, ha smentito che la scorsa settimana ci sarebbe stata un'esplosione nel sito nucleare di Fordo. L'IRNA ricorda inoltre che nonostante le disposizioni contenute nel Trattato di non proliferazione nucleare (TNP), che consente ad ogni Stato membro, compreso l'Iran, l'arricchimento dell'uranio (per scopi civili), il governo di Teheran è nuovamente colpito da sanzioni da parte degli Stati occidentali affinché rinunci a tale diritto.
Iginio Santi