Tutto dipenderà dal petrolio. Quindi controllatelo attentamente.
Valore da non perdere 48,70, se va sotto ritorna a testare quota 41,50 e forse anche 35.
Settore finanziario debole strutturalmente, ci sarà da appurare se già è stata completata la rotazione settoriale, da finanziari a energetici, o se invece si aspetta l'affondo per l'accumulazione.
Dai volumi, se parlare di volumi in un contesto di mercati finanziari drogati e del tutto autoreferenziali ha ancora senso, sembra che la fase di accumulazione non ci sia ancora stata.
Ma siamo alle porte di un mondo nuovo, con il vecchio che con la sua patologica fame di rapina ha prosciugato quasi del tutto la fonte dell'accumulo: il risparmio diffuso. La sempre crescente divaricazione nella distribuzione della ricchezza ha ormai accentrato il capitale in talmente poche mani che ormai se la cantano e se la suonano da soli, lasciando le masse a languire nel debito. Cannibali senza più cacciagione.
I giannizzeri monetaristi, con l'uniforme da parata, sono ormai quasi fantocci, improbabili soldati da schierare sul fronte. In queste condizioni la politica potrebbe tornare a primeggiare e travolgere e sfondare la rocca dei ricchi.
Molto se non tutto dipenderà dalla coscienza di essere nelle condizioni migliori per sferrare l'attacco. Il numero non è mai stato così sovrastante, ma la consapevolezza non è mai stata così scarsa.
L'esito dello scontro è del tutto incerto.