Ora bisognerebbe porsi alcune domande.
Vale la pena cercare di stare in un mercato siffatto?
Questo è un mercato delle macchinette. Solo pochissimi ed estremamente grossi riescono a farci lauti guadagni.
Gli algoritmi e la prepotenza dell'hi frequency trading hanno determinato una asimmetria nelle posizioni degli attori del mercato che non ha precedenti.
Inoltre l'enorme, pantagruelica, quasi infinita massa di liquidità fornita dalle banche centrali, con pietose scuse monetaristiche volte ad infinocchiare il mondo sulla necessità della tutela della stabilità del sistema finanziario, moltiplicata n ed n volte dall'ingegneria estrema dei derivati, fornisce ulteriore vantaggio a chi già domina con norme, cavilli, teorie, servi, professori e pennivendoli tutte disegnate e proni ai loro interessi.
Mi ricordo che una volta treno disse che i risultati di chi si applica con discplina non ne avrebbero risentito, ma la volatilità scatenata in questi due mesi penso che abbia messo a rischio o abbia annientato qualsiasi metodologia di trading o di investimento e qualsiasi tecnica di analisi.
Questo è un mercato tipico del mondo in cui viviamo, un mondo sempre più pieno di schiavi inconsapevoli dominati da sempre meno padroni sempre più sfacciatamente potenti ed impuniti.
L'asimmetria estrema, giustificata, normata e giubilata fa di loro i nuovi dei.
Con la loro incommensurabile cupidigia e protervia toglieranno all'universo modo non solo le braghe di tela ma anche le mutande.