Era permessa l'acqua minerale (ricordo ancora la marca: Fonti San Moderanno) e di solito acqua del sindaco in caraffa di vetro (che puntualmente ingialliva perchè ricca di ferro)
Al cinema era permessa la Gazzosa (ma con moderazione)
Cocacola, aranciata a nche per me non esisteva a tavola. Salvo quando si andava a prendere la pizza da asporto e salvo durante le vacanze estive (ovviamente non tutti i giorni)
Mio padre (du cojones in quanto aveva studiato in una nota scuola di enologia trentina) beveva le sue bottiglie: guardare, ma non toccare (a parte un assaggio permesso a piccole dosi la domenica o per le feste con amici e parenti)
Poi, una volta cresciuto, mi ha insegnato un bel po' di cose su come bere bene, riconoscere i buoni vini ecc. ecc.
Penso che Biavo nostro avrebbe molto apprezzato
![Sono un dritto :d: :d:](/images/smilies/073.gif)
A propò, per tutti quelli che dicono che il vino e la grappa fan male (ovviamente si parla di moderazione, non di etilismo), il mi babbo ha spento a gennaio 95 candeline e per festeggiare, oltre la sua torta, oltre al suo bicchiere di vino (rigorosamente rosso), si è pure bevuto un "bicerin de sgnapa".
Che dire: la vita ruspante paga. Peccato che, rispetto a lui, io sia più da allevamento
![Sono un dritto :d: :d:](/images/smilies/073.gif)
Per la cronaca (spezzo una lancia stratos nei confronti di Stradivari), il mi babbo ha smesso di fumare a 90 anni... eh beh... l'ha fatto solo per prevenire la salute