Scritto da fabrizzz
Dall'alto, anzi dal basso della mia ricca ma inutile esperienza posso dirti che su Saeco fu fatta la due diligence, eccome se fu fatta prima dell'opa, salvo poi accorgersi che c'era qualche mina tra i derivati e un ebitda più basso delle previsioni che poteva far saltare la baracca e le performance annuali dell'avida Pai Partners. Poca cosa direi.
Qui invece abbiamo:
1) Un vicepresidente di nome Alberto Maffei, che da due anni, a fronte di una liquidità in continuo rialzo, vende anzi svende i suoi titoli sul mercato tappando le quotazioni, concludendo di svendere le sue ultime briciole del suo 10% a 2,4 euro, pochi mesi prima dell'opa (aveva forse paura che venisse fuori qualcosa pr vendere in questo modo?)
2) Un titolo che nel rapporto ev/ebitda è il più basso del listino. Infatti 53 milioni di liquidità +5 milioni di azioni proprie - 87 milioni di capitalizzazione = 30 milioni di enterprise value che su un ebitda di 6,5 milioni mi da un rapporto ev/ebitda sotto i 5
3) Un titolo che deve restare quotato e quindi sopra il prezzo dell'opa e che a fronte dei continui strappi al rialzo dei suoi fratellini Ciccolella e partners, sta fermo, anzi arretra giorno dopo giorno con 70.000 azioni consegnate il primo giorno (neanche su Banca Fideuram ci furono consegne così copiose il primo giorno).
No, io alla teoria dell'accumulo non ci credo. C'è sotto qualcosa che mi puzza.
Chiudo qui e me ne torno in letargo
Giuseppe che ne pensi di quello ke dice Fabrizz?